La nostra piccola regione \u00e8 sempre pi\u00f9 in affanno sul fronte della speranza. Speranza di un futuro migliore, o semplicemente di un futuro, per padri e madri che si trovano d\u2019un tratto senza lavoro e per giovani che non lo trovano. Lo scenario \u00e8 vario, e per una multinazionale o una grande azienda che annuncia due o trecento \u201cesuberi\u201d ci sono altre realt\u00e0 produttive pi\u00f9 piccole che non fanno notizia ma, messe insieme fanno numero. I lavoratori con i sindacati portano avanti le loro battaglie chiedendo a tutti, a cominciare da amministratori e politici, e finanche ai Vescovi, di sostenerli in ogni modo possibile per convincere gli imprenditori a cambiare i loro piani.
\nIl problema \u00e8 che non si vedono all\u2019orizzonte alternative fatte di grandi imprese che assumono. Anche chi, e sono soprattutto i giovani, ma non solo loro, volesse mettersi in gioco per inventarsi un lavoro da una passione o da una intuizione trova grandi ostacoli a cominciare da un sistema creditizio che non \u00e8 aperto a quel \u201cmicrocredito\u201d che potrebbe rappresentare la svolta per chi vuole iniziare.<\/p>\n
GIOVANI LAUREATI.<\/strong> Siamo dunque una regione senza speranza? Verrebbe da dire s\u00ec se all\u2019elenco aggiungiamo il numero di coloro che lasciano la nostra regione per cercare all\u2019estero e in altre parti d\u2019Italia un lavoro, se pensiamo che tra questi nuovi emigranti ci sono molti giovani laureati che qui non trovano un\u2019occupazione o se la trovano spesso non corrisponde alle loro competenze e capacit\u00e0 perch\u00e9 il nostro sistema produttivo non \u00e8 spesso in grado neppure di \u201csfruttare\u201d le risorse umane che ha a disposizione. \u00c8 un dato che si registra un po\u2019 in tutta la penisola e non \u00e8 un segnale positivo considerando che ci dirigiamo in un\u2019economia digitale che richiede figure professionali alte. I dati contenuti nel rapporto Ocse su \u201cStrategie per le competenze\u201d mostrano che tra i 25 e i 35 anni il numero dei laureati in Italia \u00e8 inferiore alla media dei Paesi economicamente sviluppati: il 20% contro il 30%. Perci\u00f2 \u00e8 ancora pi\u00f9 grave costatare che il 18% degli occupati svolge attivit\u00e0 che richiedono un complesso di competenze inferiori a quelle che hanno e che nel 35% dei casi i laureati lavorano in settori non coerenti con quello che hanno studiato.<\/p>\n RISORSE E SOSTEGNO.<\/strong>\u00a0 Eppure queste oggettive e pesanti difficolt\u00e0 non riescono a soffocare la speranza di un futuro per chi ha dei sogni da realizzare. Dal giovane che appena diplomato mette a frutto la sua passione per la pasticceria alla giovane laureata in comunicazione, ai ragazzi che si uniscono in cooperativa per fornire servizi alla persona o alle aziende. Le loro energie non mancano. La nostra piccola regione \u00e8 sempre pi\u00f9 in affanno sul fronte della speranza. Speranza di un futuro migliore, o semplicemente di un futuro, per padri e madri che si trovano d\u2019un tratto senza lavoro e per giovani che non lo trovano. Lo scenario \u00e8 vario, e per una multinazionale o una grande azienda che annuncia […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":15275,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[3,6377],"tags":[1125,1076,1486,2266,3096],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/50262"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=50262"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/50262\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":50327,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/50262\/revisions\/50327"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/15275"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=50262"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=50262"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=50262"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}
\nCi\u00f2 di cui hanno bisogno \u00e8 il sostegno concreto a chi vuole fare impresa. Su questo dovrebbero concentrarsi gli sforzi di tutti, ciascuno per la sua parte, per rendere attrattiva questa terra che ha bisogno di migliori collegamenti geografici (strade, treni, aerei\u2026) e tecnologici (la fibra che arriver\u00e0 anche nei piccoli paesi montani dell\u2019Umbria potr\u00e0 cambiare la geografia del lavoro), di meno burocrazia e di maggiori aperture di credito per chi ha idee imprenditoriali nuove. Fare questo vorrebbe dire creare condizioni favorevoli anche a grandi imprese.
\n\u201cProgetto Policoro\u201d, \u201cCoopUp\u201d, \u201cArea di crisi complessa\u201d sono nomi di realt\u00e0 anche molto diverse tra loro (ne parliamo in queste pagine) che hanno in comune la possibilit\u00e0 di dare speranza insieme ad un lavoro.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"