{"id":50121,"date":"2017-10-07T09:53:20","date_gmt":"2017-10-07T07:53:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=50121"},"modified":"2021-11-11T15:29:53","modified_gmt":"2021-11-11T13:29:53","slug":"banche-cittadini-quale-comunicazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/banche-cittadini-quale-comunicazione\/","title":{"rendered":"Banche e cittadini quale comunicazione?"},"content":{"rendered":"
Le difficolt\u00e0 di comunicazione tra le banche e i cittadini, l\u2019evoluzione del tessuto bancario nei prossimi anni anche in relazione ai progressi delle tecnologie informatiche, le difficolt\u00e0 legate alla crisi economica, la crescita dell\u2019usura in Umbria, l\u2019impegno della Chiesa umbra per sopperire all\u2019aumento delle povert\u00e0 e alla mancanza di lavoro. Questi alcuni dei temi affrontati nel corso di un convegno promosso dalla Uilca\u00a0 – Uil dell\u2019Umbria (Uil credito, assicurazioni e esattorie) che si \u00e8 svolto nell\u2019Aula magna del dipartimento di Economia e Scienze politiche dell\u2019Universit\u00e0 di Perugia. Obiettivo dell\u2019iniziativa, svoltasi in collaborazione con l\u2019Ordine dei giornalisti dell\u2019Umbria e con la trasmissione \u201cCiao Amici\u201d di Radio Vaticana, presentare il quadro della situazione del mondo finanziario legato alle banche, spesso poco conosciuto ai pi\u00f9 – come \u00e8 stato evidenziato dal moderatore Giuseppe Castellini<\/strong>, gi\u00e0 direttore del Giornale dell\u2019Umbria<\/em>.<\/p>\n Un mondo poco conosciuto anche dai giovani e per questo erano presenti anche gli alunni di alcune classi IV dell\u2019istituto professionale \u201cB. Pascal\u201d di Perugia ai quali \u00e8 stata data una Introduzione all\u2019educazione finanziaria curata dall\u2019Ufficio studi della Uil, utile per un successivo lavoro in classe. \u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Prestito della Speranza<\/strong><\/p>\n Obiettivo del Prestito della Speranza \u00e8 favorire una nuova modalit\u00e0 di sostegno a famiglie e piccole imprese che non hanno accesso al credito per le vie ordinarie. Il Progetto nasce nel 2009 per iniziativa della Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con l\u2019Associazione Bancaria Italiana. Nelle prime due edizioni sono stati erogati oltre 26 milioni di euro a supporto di 4.500 famiglie. In occasione della terza edizione la CEI ha costituito un Fondo di Garanzia di 25 milioni di euro che, a seguito del moltiplicatore 4 adottato da Intesa Sanpaolo, dovrebbe consentire di erogare finanziamenti fino ad un ammontare complessivo pari ad euro 100 milioni. Tutte le info su www.prestitodellasperanza.it<\/span><\/p>\n<\/div>\n Luca Ferrucci<\/strong>, economista, docente all\u2019Universit\u00e0 di Perugia, ha fatto un excursus sull\u2019evoluzione del tessuto bancario in Umbria, caratterizzato dall\u2019estinzione delle banche locali e dall\u2019arrivo dei grandi gruppi. In Umbria, ad esempio, la perdita di tutti i centri decisionali, con le banche umbre con sede legale in Umbria ridotte da 13 a 2, si \u00e8 dimostrato un fatto negativo, perch\u00e8 un ecosistema bancario efficace deve vedere modelli diversi convivere insieme, sviluppando cos\u00ec una maggiore concorrenza. Da questo punto di vista, anche il sistema bancario italiano, che \u00e8 stato superprivatizzato, ha mostrato e mostra le sue falle. Perch\u00e8, ha spiegato il professore, non si pu\u00f2 dire se sia migliore una banca pubblica o una privata, \u201cma a mio parere le cose funzionano quando nell\u2019ecosistema bancario convivono le diverse realt\u00e0\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Le difficolt\u00e0 di comunicazione tra le banche e i cittadini, l\u2019evoluzione del tessuto bancario nei prossimi anni anche in relazione ai progressi delle tecnologie informatiche, le difficolt\u00e0 legate alla crisi economica, la crescita dell\u2019usura in Umbria, l\u2019impegno della Chiesa umbra per sopperire all\u2019aumento delle povert\u00e0 e alla mancanza di lavoro. 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\nAd aprire i lavori Luciano Marini<\/strong>, segretario regionale dell\u2019Uilca – Uil, il quale si \u00e8 soffermato sulla necessit\u00e0 che il rapporto tra banche e cittadini sia sempre pi\u00f9 trasparente e caratterizzato da fiducia reciproca, un problema che i centri decisionali delle banche, i manager e i banchieri non sono ancora riusciti a risolvere.
\n\u00c8 seguito l\u2019intervento di Roberto Telatin<\/strong>, responsabile del Centro studi della Uilca nazionale, il quale ha spiegato come sta cambiando il lavoro nelle banche, soprattutto sotto la spinta delle innovazioni tecnologiche che porteranno – secondo gli esperti – ad una semplificazione, ma anche ad un superamento, del rapporto banca – utente. \u201cIl futuro non sar\u00e0 pi\u00f9 come \u00e8 oggi, cambier\u00e0\u00a0 – ha detto – il linguaggio con il quale affronteremo le esigenze finanziarie, e non baster\u00e0 conoscere le parole se non si conoscono le regole. Il sistema finanziario \u00e8 complesso ed \u00e8 questo il problema che si troveranno ad affrontare i giovani in futuro e non baster\u00e0 utilizzare smarthphone o altri device\u201d.
\nDi usura e delle difficolt\u00e0 che si incontrano nel tentare di arginare il fenomeno ha parlato Alberto Bellocchi<\/strong>, magistrato emerito, presidente della Fondazione umbra contro l\u2019usura. \u201cUn fenomeno \u2013 ha detto Bellocchi \u2013 che \u00e8 antico come il mondo\u201d e che a causa della crisi e con la stretta del credito portata avanti dalle banche, anche in Umbria, in questi ultimi anni \u00e8 molto cresciuto. E ha lanciato un nuovo allarme anche sulle infiltrazioni della criminalit\u00e0 organizzata nella regione che proprio per la sua tranquillit\u00e0 \u00e8 tra quelle dove \u201cripulire gli ingenti proventi delle attivit\u00e0 illecite\u201d.
\nMaria Rita Valli<\/strong>, direttrice del settimanale La Voce<\/em>, ha descritto \u201cl\u2019impegno della Chiesa umbra e della Chiesa italiana in difesa dei soggetti pi\u00f9 deboli illustrando le iniziative per il contrasto alla povert\u00e0, e quelle in favore del microcredito con l\u2019esperienza locale attivata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e quella nazionale del \u201cPrestito della Speranza\u201d. \u201cLa domanda che mi faccio – ha detto Valli – \u00e8 perch\u00e8 le banche non fanno microcredito quando \u00e8 dimostrato che la restituzione dei prestiti \u00e8 allo stesso livello, se non migliore, di quanto avvenga con il credito ordinario\u201d.<\/p>\n