{"id":50023,"date":"2017-09-27T01:51:22","date_gmt":"2017-09-26T23:51:22","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=50023"},"modified":"2018-01-26T20:44:23","modified_gmt":"2018-01-26T18:44:23","slug":"umbria-regione-sicura-rischio-mafie","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/umbria-regione-sicura-rischio-mafie\/","title":{"rendered":"Umbria regione sicura ma a rischio mafie"},"content":{"rendered":"<p>Meno furti e meno rapine, ma aumentano le denunce per usura e estorsione. Per il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, \u00e8 un \u201ccampanello di allarme\u201d sul rischio di infiltrazioni mafiose \u201cL\u2019Umbria era e rimane una regione sicura\u201d ha detto Paparelli illustrando il rapporto <em>Criminalit\u00e0 e sicurezza in Umbria<\/em> del dipartimento di Giurisprudenza dell\u2019Universit\u00e0 di Perugia. Il numero dei reati denunciati \u00e8 in costante diminuzione. Meno rapine, meno furti, meno reati legati al traffico di stupefacenti.<\/p>\n<p>Tutto bene dunque? No, perch\u00e9 aumentano segnali e preoccupazioni per l\u2019infiltrazione della criminalit\u00e0 organizzata nel tessuto economico e sociale di una regione che sicuramente rimane pi\u00f9 tranquilla di tante altre realt\u00e0 del nostro Paese. Tra il 2013 e il 2016 le denunce per estorsione e usura sono aumentate rispettivamente del 175 per cento e del 267 per cento. Una crescita &#8211; ha detto Paparelli &#8211; ben superiore alla media nazionale per reati che sono \u201cindice, diretto o indiretto dell\u2019azione di organizzazioni criminali che si muovono con l\u2019obiettivo principale del controllo del territorio. Un fenomeno inquietante &#8211; ha osservato ancora il vice presidente della Regione &#8211; che, oltre a evidenziare un legame con situazioni di difficolt\u00e0 ascrivibili, ad esempio, ai debiti di gioco o a sofferenze finanziarie o commerciali di alcune imprese, non pu\u00f2 che essere un campanello di allarme anche circa l\u2019ipotesi di infiltrazioni mafiose dedite a queste pratiche. Davanti a queste ipotesi \u2013 prosegue Paparelli \u2013 le istituzioni devono decisamente alzare il livello di guardia mettendo in campo azioni di prevenzione contrasto. Alla politica quindi spetta il compito di creare le condizioni perch\u00e9 si mettano in campo le azioni pi\u00f9 adeguate a consolidare i risultati positivi e che, allo stesso tempo, diano risposte a queste emergenze. In proposito la Giunta regionale sar\u00e0 pronta a fare la propria parte\u201d.<\/p>\n<p>Nell\u2019insieme per\u00f2 &#8211; \u00e8 bene sottolinearlo &#8211; il quadro della sicurezza in Umbria \u00e8 positivo. Questo almeno dicono i numeri, anche se non sempre coincidono con la percezione dei cittadini. I furti, uno dei reati che maggiormente preoccupano la gente comune, sono diminuti del 12,5 per cento rispetto al 2010, con un calo significativo proprio negli ultimi anni. Cos\u00ec come diminuiscono le rapine e i reati legati al mondo della droga. Anche per reati pi\u00f9 gravi, come gli omicidi, le denunce si sono quasi dimezzate: erano state 25 nel 2010, mentre sono stati 14 nel 2016. \u201cUn trend chiarissimo \u2013 ha sottolineato Paparelli &#8211; per un territorio che, grazie all\u2019attivit\u00e0 delle istituzioni inquirenti e delle forze dell\u2019ordine, ha saputo rispondere positivamente alle azioni di contrasto contro la criminalit\u00e0\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Meno furti e meno rapine, ma aumentano le denunce per usura e estorsione. 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