{"id":4992,"date":"2006-02-24T00:00:00","date_gmt":"2006-02-24T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4992"},"modified":"2006-02-24T00:00:00","modified_gmt":"2006-02-24T00:00:00","slug":"reciprocita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/reciprocita\/","title":{"rendered":"Reciprocit\u00e0"},"content":{"rendered":"
L’occasione della visita dell’ambasciatore del Marocco \u00e8 servita a Benedetto XVI per esprimere con chiarezza il suo pensiero sulle vicende di questi giorni caratterizzate dalle violenze nei Paesi a maggioranza musulmana causate dalle ormai famose vignette e rinfocolate dalla sciocca esibizione del ministro della Lega nord Calderoli, ora dimissionario. ‘Non si pu\u00f2 che deplorare le azioni di coloro che approfittano deliberatamente dell’offesa portata ai sentimenti religiosi per fomentare atti violenti, tanto pi\u00f9 che questo viene provocato per fini estranei alla religione’. Cos\u00ec si \u00e8 espresso, ricevendo le lettere credenziali del nuovo ambasciatore del Marocco presso la Santa Sede Ali Achour. ‘Nel contesto internazionale che conosciamo attualmente – ha detto il Papa – la Chiesa cattolica \u00e8 convinta che, per favorire la pace e la comprensione tra i popoli e gli uomini, \u00e8 necessario e urgente che le religioni e i loro simboli siano rispettati, e che i credenti non siano oggetto di provocazioni che feriscono il loro cammino e i loro sentimenti religiosi’. Ma ‘l’intolleranza e la violenza non possono mai essere giustificate come risposta alle offese, poich\u00e9 non sono risposte compatibili con i principi sacri della religione; quindi non si pu\u00f2 che deplorare le azioni di coloro che approfittano deliberatamente dell’offesa portata ai sentimenti religiosi per fomentare atti violenti, tanto pi\u00f9 che questo viene provocato per fini estranei alla religione’. Per i credenti e per tutti gli uomini di buona volont\u00e0, ha sottolineato, ‘la sola strada che pu\u00f2 condurre alla pace e alla fraternit\u00e0 \u00e8 quella del rispetto delle convinzioni e delle pratiche religiose degli altri, affinch\u00e9, in maniera reciproca in tutte le societ\u00e0, sia realmente assicurato a ciascuno l’esercizio della religione liberamente scelta’. Il Papa ha invitato a riconoscere il Mediterraneo come ‘luogo di incontro e dialogo tra le culture’ e a proposito del fenomeno migratorio in questi paesi ha esortato le istituzioni ‘dei paesi di accoglienza e di transito a non considerare’ gli immigrati ‘come merce o semplice forza lavoro, e a rispettare i loro diritti fondamentali e la loro dignit\u00e0 umana’. La frase che pi\u00f9 di altre ha interessato i commentatori politici \u00e8 stata quella relativa alla ‘reciprocit\u00e0’, dove dice che ‘in maniera reciproca in tutte le societ\u00e0, sia realmente assicurato a ciascuno l’esercizio della religione liberamente scelta’. Perch\u00e9 tale espressione non risulti equivoca, come \u00e8 sembrato in alcuni interventi, c’\u00e8 da chiarire che la richiesta di reciprocit\u00e0 non vuol dire che noi, i credenti, dovremo aspettare di vedere come si comportano i musulmani per agire di conseguenze, magari rispondendo ad armi pari anche con la violenza e la guerra. Non \u00e8 questo il concetto di reciprocit\u00e0. Questo \u00e8 semmai la legge del taglione: occhio per occhio, dente per dente. La reciprocit\u00e0 indicata dal Papa e che \u00e8 legittimo reclamare \u00e8 che vengano rispettati dai musulmani i diritti civili di tutti i cittadini e la libert\u00e0 di religione, fino alla facolt\u00e0 di cambiarla senza subirne conseguenze dannose. Ma non non c’\u00e8 da farsi illusioni. Questo sar\u00e0 difficile perch\u00e9 non rientra nella loro cultura. La libert\u00e0 non \u00e8 valore se non nel senso di diventare ed essere musulmani. Quando nel Corano si dice che ‘nella religione con c’\u00e8 costrizione’, vuol dire che nessuno deve essere costretto a divenire musulmano. Ma in una societ\u00e0 islamica chi non \u00e8 musulmano non \u00e8 un cittadino a pieno diritto e soprattutto non pu\u00f2 esercitare nessuna forma di rito o di missione o di critica religiosa. Per giungere ad una vera reciprocit\u00e0 ci vorrebbe una rivoluzione culturale radicale delle societ\u00e0 a maggioranza islamica.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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