{"id":4925,"date":"2006-01-27T00:00:00","date_gmt":"2006-01-27T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4925"},"modified":"2006-01-27T00:00:00","modified_gmt":"2006-01-27T00:00:00","slug":"leros-riabilitato","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/leros-riabilitato\/","title":{"rendered":"L”eros’ riabilitato"},"content":{"rendered":"

Abbiamo appena iniziato a leggere l’enciclica di Benedetto XVI e gi\u00e0 se ne parla e se ne discute con passione. Ci sar\u00e0 tempo e modo di riflettere sopra i vari aspetti e messaggi che il Papa invia ai cristiani e al mondo contemporaneo. Non \u00e8 infatti un documento legato a vicende particolari e dovuto per qualche motivo contingente. La prima enciclica di Ratzinger da papa \u00e8 un messaggio programmatico, diretto al cuore del mondo e scaturito dal cuore della Chiesa di oggi. \u00c8 ci\u00f2 che oggi la Chiesa vuol far sapere a tutti. In modo particolare a coloro che si allontanano da essa perch\u00e9 temono di perdere qualcosa della loro vita e della loro felicit\u00e0. Si pone anche in aperta sfida verso coloro che osano associare Dio ad atti e scelte di violenza sotto varie forme. Si rivolge a filosofi e psicologi che guardano con sospetto la Chiesa come colei che pone dei tab\u00f9 morali che frenano la libert\u00e0 degli uomini e delle donne di poter e potersi amare spontaneamente. Ratzinger a queste obiezioni non risponde appellandosi alla legge di Dio, e ricorrendo all’esaltazione dell’amore spirituale, sublimato, dei mistici. Egli fa invece un’operazione diversa, che possiamo considerare senz’altro storica: la riabilitazione dell’eros, dell’amore umano. Esso \u00e8 stato contrapposto all’amore cristiano, ‘agape’, e tra i due, tra ‘eros’ (da cui erotismo – erotico) e ‘agape’ (carit\u00e0, amore cristiano), si era strutturata una complessa divisione di sentimenti, ambiti di vita e comportamenti che rasentavano un insanabile dualismo: la ricerca del piacere effimero, della soddisfazione istintuale da una parte, e l’amore puro, disinteressato, pronto al sacrificio e alla donazione di s\u00e9 dall’altra. Ratzinger entra nell’argomento con un certo spirito di sfida e si pone in polemica con l’illuminismo vecchio e nuovo, tirando in ballo il filosofo suo connazionale, Nietzsche, che ancora fa testo in tante scuole. Dice testualmente un passo dell’enciclica: ‘Il cristianesimo, secondo Friedrich Nietzsche, avrebbe dato da bere del veleno all’eros che, pur non morendone, ne avrebbe tratto la spinta a degenerare in vizio. Con ci\u00f2 il filosofo tedesco esprimeva una percezione molto diffusa: la Chiesa con i suoi comandamenti e divieti non ci rende forse amara la cosa pi\u00f9 bella della vita? Non innalza forse cartelli di divieto proprio l\u00e0 dove la gioia, predisposta per noi dal Creatore, ci offre una felicit\u00e0 che ci fa pregustare qualcosa del Divino?’. La critica anticristiana non \u00e8 soltanto del filosofo di fine Ottocento, ma serpeggia a livello popolare. La risposta di Ratzinger, pur riecheggiando testi del Concilio Vaticano II, risulta nuova nella sua concisione ed appare decisiva e promettente per lo sviluppo del dialogo della Chiesa con il mondo. Essa dice che l’amore, tutto l’amore ha la sua radice in Dio che \u00e8, e qui cita Dante, ‘l’amor che muove il sole e l’altre stelle’. Nelle creature umane l’eros \u00e8 desiderio, ricerca di un incontro che dona uno dei piaceri pi\u00f9 grandi della vita. Ma esso va disciplinato perch\u00e9 non degeneri e si disperda e trovi la sua massima espressione nel matrimonio tra un uomo e una donna. Quando questo amore incontra la persona amata acquista un livello e una qualit\u00e0 nuova divenendo ‘agape’, cio\u00e8 interessa la sfera spirituale, dove la felicit\u00e0 dell’altro prevale sulla propria e si \u00e8 disposti a sacrificarsi per l’altro. Il Cristiano non \u00e8 colui che rinunzia all’eros, ma \u00e8 chiamato e invitato a farlo maturare in un sentimento profondo e duraturo che coinvolge tutta la persona, carne e spirito, in un rapporto esclusivo e ‘per sempre’, che fonda l’uni-dualit\u00e0 (‘I due saranno una sola carne’) della coppia sponsale umana. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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