{"id":4866,"date":"2005-12-16T00:00:00","date_gmt":"2005-12-16T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4866"},"modified":"2005-12-16T00:00:00","modified_gmt":"2005-12-16T00:00:00","slug":"nella-verita-la-pace","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/nella-verita-la-pace\/","title":{"rendered":"Nella verit\u00e0 la pace"},"content":{"rendered":"

\u00c8 una prospettiva molto esigente, quella indicata da Benedetto XVI nel suo primo messaggio per la Giornata mondiale della pace che si celebra il primo gennaio di ogni anno: ‘Nella verit\u00e0, la pace’.’La pace – afferma il Papa – si configura come dono celeste e grazia divina, che richiede, a tutti i livelli, l’esercizio della responsabilit\u00e0 pi\u00f9 grande, quella di conformare – nella verit\u00e0, nella giustizia, nella libert\u00e0 e nell’amore – la storia umana all’ordine divino’. Ritorna insomma e si approfondisce il richiamo, che Giovanni Paolo II ha fatto nel suo secondo discorso alle Nazioni Unite, alla grammatica della legge morale universale. La Chiesa insomma non si stanca di richiamare a fondamenti di principi che possano rappresentare basi condivise per costruire una ‘civilizzazione pacificatrice’. Questo significa fare chiarezza sulle ideologie: ‘Basti pensare – sintetizza il Papa – a quanto \u00e8 successo nel secolo scorso, quando aberranti sistemi ideologici e politici hanno mistificato in modo programmato la verit\u00e0 ed hanno condotto allo sfruttamento ed alla soppressione di un numero impressionante di uomini e di donne e di popoli interi, sterminando addirittura intere famiglie e comunit\u00e0. Come non restare fortemente preoccupati di fronte alle menzogne del nostro tempo, che fanno da cornice a minacciosi scenari di morte in non poche regioni del mondo?’. Non sono domande retoriche. Ci sta sotto la questione dei totalitarismi del XX secolo e quella del terrorismo internazionale odierno. Alla radice queste aberranti degenerazioni sono il frutto della sfida culturale e pratica del nichilismo da un lato e del fondamentalismo dall’altro. Sono opposti che si incontrano e generano terrore, morte, disprezzo per la vita, determinati dal disprezzo per la verit\u00e0. ‘Alla base di questo comune esito tragico, sta, in definitiva, lo stravolgimento della piena verit\u00e0 di Dio: il nichilismo ne nega l’esistenza e la provvidente presenza nella storia umana; il fondamentalismo ne sfigura il volto amorevole e misericordioso’. Ecco, allora, che in questo impegnativo messaggio il Papa pone alla comunit\u00e0 dei popoli e delle nazioni, pone al cuore dell’anelito alla pace, la questione di Dio. \u00c8 esattamente l’opposto del fondamentalismo, ravviva la democrazia e permette di radicare il discorso sui diritti umani. C’\u00e8 la memoria e c’\u00e8 il futuro nelle parole del Papa, in questo suo primo, organico e forte messaggio per la pace: ‘La storia ha ampiamente dimostrato che fare guerra a Dio ed estirparlo dal cuore degli uomini porta l’umanit\u00e0, impaurita e impoverita, verso scelte che non hanno futuro’. Ecco, allora, il collegamento stringente e forte tra la verit\u00e0 e la giustizia. Il Papa, infatti, parla esplicitamente di un diritto alla pace e di un diritto allo sviluppo, degli uomini e dei popoli. Diritti fondamentali da costruire sulla roccia della verit\u00e0. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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