{"id":48330,"date":"2017-01-24T17:29:45","date_gmt":"2017-01-24T15:29:45","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=48330"},"modified":"2017-02-02T13:10:03","modified_gmt":"2017-02-02T11:10:03","slug":"la-realta-vista-capovolta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-realta-vista-capovolta\/","title":{"rendered":"La realt\u00e0 vista… capovolta"},"content":{"rendered":"
“Cercate il Signore, voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini\u201d: \u00e8 l\u2019invito che il profeta Sofonia rivolge a coloro che attendono dal Signore la salvezza, ed \u00e8 anche il primo brano con cui la Parola di Dio giunge a noi in questa IV domenica del Tempo ordinario. \u00c8 un\u2019espressione di grande consolazione perch\u00e9 gli israeliti, provati da diverse minacce naturali e politiche, sono spronati alla certezza che c\u2019\u00e8 per loro un\u2019opportunit\u00e0. Il messaggio riguarda una categoria specifica: i poveri. Secondo il linguaggio dei Profeti, i poveri (anawim) occupano un posto privilegiato nel cuore di Dio, ma va specificato che il termine non indica tanto una condizione di indigenza materiale quanto piuttosto lo stato del cuore. L\u2019oppressione, la mancanza di beni, l\u2019ingiustizia sono, s\u00ec, condizioni di povert\u00e0, e fanno alzare grida di dolore, ma i veri poveri sono coloro che, trovandosi in queste circostanze, confidano pienamente nel Signore per ottenere da Lui aiuto e luce per cambiare la propria condizione. A questo punto ci viene in aiuto il Vangelo che ci propone una tra le pi\u00f9 famose e anche pi\u00f9 sconvolgenti pagine: le Beatitudini. Inserite nel grande contesto del Discorso della montagna (Mt 5-8), non sono – come superficialmente potrebbe sembrare – l\u2019antitesi alle 10 Parole (Comandamenti), ma il loro approfondimento e compimento. \u201cLe beatitudini sono al centro della predicazione di Ges\u00f9. La loro proclamazione riprende le promesse fatte al popolo eletto a partire da Abramo. Le porta alla perfezione \u201cordinandole non pi\u00f9 al solo godimento di una terra, ma al regno dei cieli\u201d (NCCC 1716). Tra l\u2019altro, l\u2019autore si esprime con particolare precisione sia linguistica che numerica: 8 sono le beatitudini, 72 sono le parole che compongono il testo greco delle beatitudini. 8 \u00e8 il numero di David (tra i figli di Iesse), \u00e8 il giorno di Cristo che appare agli apostoli; 72 era il numero delle popolazioni secondo Genesi 10 e quello dei discepoli mandati da Ges\u00f9. In questa costruzione letteraria dove ogni singolo elemento \u00e8 ben calcolato e posizionato, sorprende il contenuto perch\u00e9 Ges\u00f9 afferma che \u00e8 beato chi si riconosce in una delle 8 condizioni di disagio che elenca. \u201cBeato\u201d (makarios) letteralmente \u00e8 colui che vive in una condizione di serenit\u00e0 perch\u00e9 non ha preoccupazioni. Per la letteratura classica era la condizione degli d\u00e8i; per l\u2019Antico Testamento era lo stato di felicit\u00e0 di colui che asseconda la Parola di Dio (Salmo 1); per la mentalit\u00e0 odierna la \u2018beatitudine\u2019 \u00e8 propria di chi vive nel lusso e nell\u2019agiatezza.<\/p>\n
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In questo Discorso Ges\u00f9 propone piuttosto un capovolgimento di vedute, perch\u00e9 la realt\u00e0 non \u00e8 osservata con sguardo mondano ma secondo l\u2019ottica della fede. Ges\u00f9 comprende tutte le situazioni deboli dell\u2019umanit\u00e0, che promette di colmare concedendo il regno dei cieli, la consolazione, la terra, la giustizia, la misericordia, la visione Dio, la figliolanza con Dio, e ancora una volta il dono del regno dei cieli. La dicitura \u201cregno dei cieli\u201d pu\u00f2 essere banalizzata se la si considera una sorta di \u2018ricompensa\u2019 dopo la morte. \u00c8 difficile spiegarla, ma \u00e8 una \u2018realt\u00e0\u2019 gi\u00e0 presente, e se ne pu\u00f2 percepire la grandezza esaminando tanti santi che l\u2019hanno sperimentata in vita, primo fra tutti, certamente, Francesco d\u2019Assisi. Proprio la prima beatitudine (povert\u00e0) e l\u2019ultima (persecuzione) hanno segnato in san Francesco il programma della sua vita finalizzato a ottenere il regno dei Cieli: \u201cSe, invitato da persone facoltose, prevedeva di essere onorato con mense piuttosto copiose, prima andava elemosinando alle case vicine tozzi di pane e poi, cos\u00ec ricco di povert\u00e0, correva a sedersi a tavola. A chi gli chiedeva perch\u00e9 facesse cos\u00ec, rispondeva che per un feudo di un\u2019ora, non voleva lasciare una eredit\u00e0 stabile. \u2018\u00c8 la povert\u00e0 \u2013 diceva \u2013 che ci fa eredi del regno dei cieli\u2019\u201d (FF, 660). Anche in occasione delle violente ostilit\u00e0 manifestategli dal padre, Francesco si ancorava di pi\u00f9 alla logica del regno dei Cieli: \u201cMesso da parte ogni sentimento di piet\u00e0, [il padre] lo trascina a casa e lo perseguita, prima con le parole e le percosse, poi mettendolo in catene. Per\u00f2 quest\u2019esperienza rendeva il giovane pi\u00f9 pronto e pi\u00f9 deciso nel mandare a compimento l\u2019impresa cominciata, perch\u00e9 gli richiamava quel detto: Beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perch\u00e9 di essi \u00e8 il regno dei cieli\u201d. La povert\u00e0 di spirito e la persecuzione sono le due beatitudini entro le quali sono comprese tutte le altre: la sofferenza, la mitezza, il desiderio della giustizia, la misericordia, la purezza, e la ricerca della pace. Nella pavimentazione esterna della chiesa delle Beatitudini in Terra Santa sono riprodotte le 8 beatitudini con evidenziati accanto personaggi biblici e della storia che si sono distinti per avere praticato eroicamente almeno una di esse. Se dovessimo aggiungere il nostro nome, quale delle beatitudini in particolare ci permetterebbe di realizzarci come cristiani e cittadini, contribuendo a diffondere la \u2018rivoluzione\u2019 dell\u2019amore?<\/p>\n
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