{"id":48314,"date":"2017-01-22T13:42:23","date_gmt":"2017-01-22T11:42:23","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=48314"},"modified":"2017-01-22T14:11:57","modified_gmt":"2017-01-22T12:11:57","slug":"morto-bottaccioli-per-15-anni-vescovo-di-gubbio-martedi-i-funerali","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/morto-bottaccioli-per-15-anni-vescovo-di-gubbio-martedi-i-funerali\/","title":{"rendered":"Morto Bottaccioli, per 15 anni vescovo di Gubbio. Marted\u00ec i funerali"},"content":{"rendered":"
Si \u00e8 spento questa mattina, domenica 22 gennaio, intorno alle ore 7, il vescovo emerito di Gubbio, mons. Pietro Bottaccioli. Il decesso \u00e8 stato causato dall’aggravarsi di un quadro clinico gi\u00e0 complesso da qualche giorno. Il 15 febbraio prossimo, mons. Bottaccioli avrebbe compiuto 89 anni.<\/p>\n
Negli ultimi giorni, trascorsi presso il seminario diocesano di via Perugina, \u00e8 stato circondato dall’affetto e dal calore del vescovo, mons. Mario Ceccobelli, di sacerdoti, religiosi e fedeli. Venerd\u00ec scorso, nella Chiesa di San Giovanni, in tanti lo avevano accompagnato con la preghiera in questo suo ultimo viaggio verso la Luce.<\/p>\n
La camera ardente \u00e8 allestita nella Chiesa di San Giovanni e la celebrazione dei funerali \u00e8 fissata per marted\u00ec 24 gennaio, memoria liturgica di San Francesco di Sales, patrono e protettore degli operatori delle comunicazioni sociali. Un segno che si lega profondamente alla vita di mons. Pietro Bottaccioli, pubblicista e decano dei giornalisti cattolici umbri.<\/p>\n
Marted\u00ec 24, alle ore 14.30, \u00e8 prevista la partenza della processione che da San Giovanni condurr\u00e0 il feretro nella chiesa di San Domenico, che ospiter\u00e0 la celebrazione delle esequie.<\/p>\n
******<\/p>\n
LA VITA<\/strong><\/p>\n Mons. Pietro Bottaccioli, nasce a Umbertide il 15 febbraio 1928. Il vescovo Beniamino Ubaldi lo accoglie nel seminario diocesano regionale di Assisi nell’ottobre del 1938, compiuta la quarta elementare. Frequenta il corso ginnasiale e prosegue il liceo classico e la teologia presso il Seminario regionale di Assisi.<\/p>\n 1950: l’ordinazione presbiterale<\/strong><\/p>\n Sempre da mons. Ubaldi riceve l’ordine sacro del presbiterato a Gubbio il primo ottobre 1950. Inizia il ministero pastorale da assistente diocesano della Giac e da insegnante di religione nella scuola media inferiore “Ottaviano Nelli”. Dal 15 ottobre 1952 esercita l’ufficio di direttore spirituale nella seminario di Gubbio.<\/p>\n Negli anni 1962-1964 accompagna il Vescovo a Roma per il Concilio Ecumenico Vaticano II. Racconta il Concilio sulle colonne del settimanale delle diocesi umbre La Voce<\/em>: i lavori, i dibattiti, i retroscena. \u00c8 collaboratore del settimanale fin dai primi anni \u201950 formando con mons. Vittorio Peri il gruppo dei pi\u00f9 stretti collaboratori del direttore don Antonio Berardi.<\/p>\n Il primo novembre 1964 il vescovo Ubaldi lo nomina parroco di San Martino a Gubbio. Dal 1969 \u00e8 membro della Commissione presbiterale regionale umbra. Negli anni 1971-1979 insegna religione presso l’Istituto tecnico commerciale di Gubbio. Nel 1972 si laurea in diritto canonico alla Pontificia Universit\u00e0 Lateranense e ricopre l’ufficio di difensore del vincolo presso il Tribunale ecclesiastico regionale. \fIl primo ottobre 1975 il vescovo Cesare Pagani lo trasferisce a Umbertide come parroco della nuova parrocchia di Cristo Risorto e come insegnante di religione presso il liceo scientifico “Leonardo da Vinci”. Dal 1976 al 1985 fa parte della Commissione presbiterale italiana.<\/p>\n 1983: la nomina a direttore del Seminario regionale umbro<\/strong><\/p>\n Nel dicembre 1983 lascia la parrocchia, chiamato dalla fiducia dell’episcopato umbro a guidare il Pontificio seminario regionale di Assisi in qualit\u00e0 di direttore. Sul piano educativo-formativo ha elaborato il progetto educativo del Pontificio seminario regionale che \u00e8 stato approvato nel novembre 1988 dalla Conferenza episcopale umbra. Dal 1986 \u00e8 docente di diritto canonico all’Istituto teologico di Assisi e all’Istituto superiore di Scienze religiose di Assisi.<\/p>\n 1989: l’elezione a vescovo di Gubbio<\/strong><\/p>\n Il 26 aprile 1989 \u00e8 stato nominato da papa Giovanni Paolo II vescovo di Gubbio e il 16 maggio dello stesso anno ne ha ricevuto l’ordinazione dal cardinale Bernardino Gantin, prefetto della Congregazione per i Vescovi. Mons. Bottaccioli \u00e8 anche pubblicista e decano dei giornalisti cattolici dell’Umbria. Dopo aver retto la diocesi per 15 anni, date le dimissioni per limiti di et\u00e0, \u00e8 vescovo emerito di Gubbio e vive fraternamente con il vescovo titolare, monsignor Mario Ceccobelli.<\/p>\n I due centenari del patrono sant’Ubaldo<\/strong><\/p>\n Tra i suoi impegni episcopali, fin dal giorno della sua consacrazione, c\u2019\u00e8 la volont\u00e0 di approfondire il culto degli eugubini per il loro patrono Sant\u2019Ubaldo. Cos\u00ec, nell\u2019arco degli ultimi quindici anni, Bottaccioli vuol ricordare con solennit\u00e0 le festivit\u00e0 ubaldiane: la ricorrenza liturgica del 16 maggio, la canonizzazione di Sant\u2019Ubaldo del 5 marzo e la traslazione delle sue spoglie, l\u201911 settembre. In particolare, durante l\u2019episcopato di mons. Bottaccioli vengono celebrati solennemente i due centenari ubaldiani. Nel 1992 quello della canonizzazione, avvenuta 800 anni prima con una bolla pontificia di Papa Celestino III, e nel 1994 quello della traslazione, in ricordo del giorno in cui, nel 1194, le spoglie di Sant\u2019Ubaldo furono trasportate sulla cima del monte Ingino. In occasione dell\u2019apertura dei due centenari, nel settembre 1991 viene pubblicata anche la lettera pastorale di mons. Pietro Bottaccioli, dal titolo \u201cI centenari ubaldiani, appuntamenti di riconciliazione\u201d, mentre due anni pi\u00f9 tardi arriva l\u2019altra lettera pastorale intitolata \u201cSopra un alto monte\u201d.<\/p>\n Giovani, Caritas, immigrati<\/strong><\/p>\n Insieme alle attivit\u00e0 per i giovani (ai quali affida anche l\u2019oratorio cittadino \u201cDon Bosco\u201d, nel palazzo che ha ospitato a lungo le suore salesiane), l\u2019opzione preferenziale per gli ultimi \u00e8 una delle scelte pastorali pi\u00f9 rilevanti per il 58esimo successore di Sant\u2019Ubaldo. Per questo l\u2019attivit\u00e0 della Caritas ha un ruolo di primo piano nell\u2019azione della Chiesa eugubina. Fra il 1991 e il 1994 vengono inaugurati due centri di prima accoglienza per gli immigrati a Umbertide e la nuova sede della Caritas diocesana e del Centro di prima accoglienza e servizi di Gubbio, ospitati presso la Casa della misericordia in via Baldassini, mentre si fa promotore della progettazione della \u201cCasa della Caritas\u201d. Tra le iniziative pi\u00f9 rilevanti della Caritas diocesana ci sono anche le attivit\u00e0 di solidariet\u00e0 promosse i favore dei Balcani, prima in Croazia e in Kosovo negli ultimi anni, dell\u2019America latina \u2013 grazie ai legami con l\u2019Operazione Mato Grosso \u2013 e dell\u2019Africa, attraverso il lavoro del Gruppo missionario umbertidese.<\/p>\n Con i parroci nella benedizione delle famiglie<\/strong><\/p>\n Nella prima met\u00e0 degli anni Novanta comincia a farsi pi\u00f9 pressante anche il problema del calo dei sacerdoti in attivit\u00e0. Nel marzo del 1993, sono due le notizie che incuriosiscono la stampa locale. Le parrocchie di San Pietro e San Giovanni si aggregano in unit\u00e0 pastorale, dopo il congedo di don Enrico Dossi. Sempre di quei giorni il fatto che lo stesso mons. Bottaccioli, durante la Quaresima, lasci mitria e pastorale per dare una mano ai suoi parroci nella benedizione pasquale delle famiglie.<\/p>\n Sono anni, prima e dopo il terremoto del 1997, di intensi lavori di ristrutturazione e recupero del patrimonio architettonico ecclesiastico. Nel marzo del 1994, dopo due anni di restauri, riapre al culto la chiesa Cattedrale. Seguiranno negli anni il palazzo del Capitolo della Cattedrale (nel quale viene ospitato il Museo diocesano, uno dei primi e pi\u00f9 visitati della regione ecclesiastica umbra), la Chiesetta della Vittorina nel 2000, la nuova e artistica chiesa di Cristo Risorto a Umbertide nel 2001, San Domenico, Sant\u2019Agostino, Sant\u2019Ambrogio e San Donato negli ultimi due anni del suo episcopato.<\/p>\n Nel novembre 1994, Bottaccioli promuove la nascita del Centro studi ubaldiani \u201cPadre Emidio Selvaggi\u201d, per far conoscere la figura di Ubaldo Baldassini e riesaminare, anche storicamente, alcuni aspetti della sua azione riformatrice civica e pastorale.<\/p>\n Nel dicembre dello stesso anno, il Vescovo presenta il libro\u00a0Le costituzioni sinodali eugubine<\/em>, per ripercorrere \u2013 attraverso i sinodi dal 1300 al 1900 \u2013 lo sviluppo storico della diocesi di Gubbio. Ma Bottaccioli pensa anche al presente e al futuro, e comincia la preparazione di un nuovo sinodo diocesano.<\/p>\n Il 1995 \u00e8 un anno molto \u201cdenso\u201d dal punto di vista sociale. In aprile il Vescovo invita i cattolici eugubini impegnati in politica \u201ca non porre interessi di parte al di sopra del bene comune e a non farsi scudo di presunte preferenze da parte del vescovo, il quale come Sant\u2019Ubaldo \u00e8 pastore non di una porzione ma di tutto il gregge\u201d. Tra giugno e luglio scoppia la protesta degli operai della \u201cNuova Sirci\u201d, contro le ipotesi di chiusura dell\u2019azienda. Bottaccioli \u00e8 vicino ai lavoratori, li sostiene anche con l\u2019aiuto materiale e per loro celebra una messa nello stabilimento, che il 21 agosto riprende la produzione.<\/p>\n In ottobre, il Vescovo propone l\u2019istituzione di una commissione paritetica fra mondo laico e religioso che, in vista del Giubileo, \u201crappresenti le diverse esigenze della comunit\u00e0 civile ed ecclesiale umbra, nel rispetto delle reciproche competenze, per un raccordo forte ed efficace\u201d. E\u2019 l\u2019inizio di un percorso che vedr\u00e0 mons. Bottaccioli, in rappresentanza della Conferenza episcopale umbra (Ceu), tra i protagonisti delle decisioni prese in Umbria in merito all\u2019anno giubilare del 2000.<\/p>\n Il Sinodo diocesano<\/strong><\/p>\n Il 1996 \u00e8 l\u2019anno del sinodo diocesano, il terzo celebrato nel XX secolo dopo quelli del 1911 e 1952. Il Vescovo \u00e8 convinto che la fondamentale risposta della Chiesa alle sfide di oggi sia stata data dal Concilio Vaticano II, ma \u00e8 pure convinto che il Vaticano II debba passare ancora pi\u00f9 profondamente nelle coscienze e nelle istituzioni. Il sinodo viene annunciato con una lettera pastorale dal titolo Nella luce del suo volto<\/em>. Dopo due anni di preparazione, Bottaccioli spiega il sinodo nei dettagli anche nei consigli comunali dei cinque comuni della diocesi. Dal 22 settembre l\u2019assemblea sinodale si riunisce due volte alla settimana fino a novembre per dibattere sul tema Per una chiesa che annuncia, celebra e testimonia il Vangelo della carit\u00e0<\/em>. Sono 170 sinodali impegnati, tra i quali per la prima volta 115 sono i laici appartenenti a tutti i settori della societ\u00e0 civile. Articolato in sei sezioni il sinodo affronta i temi pi\u00f9 attuali del rapporto e della missione della Chiesa nella societ\u00e0 per una nuova evangelizzazione. Il testo approvato e votato dai sinodali, redatto dal Vescovo in forma definitiva, viene promulgato in occasione della Pasqua 1997.<\/p>\n Ma il 1996 viene ricordato anche per le vicende legate all\u2019\u00abOasi della divina Provvidenza\u00bb, un\u2019associazione di culto mariano composta da due sacerdoti e vari laici. Il 31 maggio mons. Bottaccioli invia ai fedeli di tutta la diocesi una notificazione pastorale dal titolo\u00a0Non prestate fede ad ogni ispirazione<\/em>, con la quale invita anche sacerdoti e laici a non partecipare pi\u00f9 alle attivit\u00e0 del gruppo. Seguono dolorose contestazioni che si spengono con il passare del tempo, anche per la presa di posizione della Santa Sede in favore del Vescovo.<\/p>\n Ordina il primo sacerdote disabile in Italia<\/strong><\/p>\n Nel giugno 1997 a Gubbio vengono ordinati sacerdoti Roberto Briolotti, 41enne laureato in economia e in teologia, e Gerardo Balbi, 54 anni, insegnante di musica. Don Roberto \u00e8 un disabile, il primo a diventare prete in Italia dall\u2019introduzione del nuovo codice di diritto canonico del 1984, mentre don Gerardo \u00e8 un non-vedente.<\/p>\n Negli ultimi anni del secondo millennio, Bottaccioli \u00e8 molto impegnato con i progetti per il Giubileo in Umbria e a Gubbio. La citt\u00e0 dei Ceri, in particolare, \u00e8 legata ad Assisi grazie al Sentiero francescano della pace, l\u2019antico tracciato percorso dal \u201cPoverello\u201d in fuga dalla sua citt\u00e0 dopo la conversione. Ma la Chiesa eugubina guarda anche al mondo e nel giugno 1998 viene consacrata a Ibarra, in Ecuador, una cappella dedicata a Sant\u2019Ubaldo. E\u2019 il segno del legame profondo che unisce la Comunit\u00e0 di San Girolamo e l\u2019America latina.<\/p>\n Dal 2001, la diocesi di Gubbio ha un sacerdote in pi\u00f9, almeno sul piccolo schermo. Terence Hill, infatti, in un serial tv di Rai Uno \u2013 ambientato interamente a Gubbio \u2013 veste i panni di don Matteo, prete-detective che oltre al lavoro in parrocchia si diverte a dare una mano ai carabinieri. \u201cGuardo la serie tv anch\u2019io con piacere \u2013 afferma Bottaccioli \u2013 mi sembra un esempio buono di spettacolo, che intrattiene con modelli positivi ed \u00e8 attento ai valori cristiani\u201d.<\/p>\n Le visite pastorali<\/strong><\/p>\n Oltre ai vari interventi del suo magistero, monsignor Bottaccioli segue direttamente il cammino della diocesi con tre visite pastorali. Nella prima, indetta l\u201911 settembre 1989 e conclusa nell\u2019estate del 1991, il Vescovo passa di parrocchia in parrocchia, e anche di casa in casa dove ci sono i malati. Un contatto diretto con la situazione reale della diocesi. La seconda visita pastorale (dal 29 settembre 1997 al 19 novembre 1999) ha lo scopo di accompagnare lo studio e l\u2019attuazione delle costituzioni sinodali, facendo delle sei zone \u2013 in cui \u00e8 articolata la diocesi \u2013 il punto di sintesi e di raccordo della pastorale delle singole parrocchie. La terza visita inizia il 25 gennaio 2001 e si chiude il 14 giugno 2003.<\/p>\n Pronunciamenti<\/strong><\/p>\n Decisamente ferme e dure, negli ultimi tempi del suo episcopato, le posizioni del Vescovo di fronte alle questioni sociali. Nel febbraio 2002, Bottaccioli considera un \u201cgrave attentato ideologico alla famiglia fondata sul matrimonio\u201d la proposta di istituire un \u201cregistro delle convivenze\u201d. Di coppie di fatto e di procreazione assistita, mons. Bottaccioli torna a parlare anche nell\u2019agosto 2004, in riferimento anche allo Statuto regionale dell\u2019Umbria. \u201cL\u2019embrione \u00e8 vita e non un grumo di cellule \u2013 afferma il Vescovo parlando di fecondazione artificiale \u2013 e quindi scienza e ricerca non possono accendere la vita di un essere umano, lasciare che l\u2019embrione si sviluppi fino all\u2019annidamento, per poi prendersi le staminali e gettarlo via. E\u2019 un attentato alla vita umana e alla dignit\u00e0 dell\u2019uomo\u201d.<\/p>\n In occasione della solennit\u00e0 ubaldiana del 16 maggio 2003, mons. Bottaccioli torna a parlare della Corsa dei Ceri, lanciando un appello per ricordare il carattere religioso della festa. \u201cIl pericolo incombente \u2013 afferma \u2013 \u00e8 la diffusa indifferenza religiosa. Non permettiamo che anche la festa di Sant\u2019Ubaldo sia travolta nel suo autentico significato da questo clima superficiale, che la bella Festa dei ceri in suo onore non perda il suo profondo carattere di vigilia, cio\u00e8 di veglia, di attesa di incontrarlo ancora una volta, di accoglierne gli insegnamenti e l\u2019esempio di fede e fraternit\u00e0\u201d.<\/p>\n Secondo il canone 401 del codice di Diritto canonico, il 15 febbraio 2003 \u2013 al compiere del 75esimo anno, monsignor Bottaccioli invia al Papa la lettera di dimissioni dall\u2019ufficio di Vescovo di Gubbio. Il 23 dicembre 2004 il Nunzio apostolico in Italia, Romeo, comunica l\u2019accoglienza delle dimissioni e la nomina da parte del Santo Padre del successore di Bottaccioli: il vicario generale dell\u2019arcidiocesi di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve, monsignor Mario Ceccobelli.<\/p>\n Il suo libro sulla sua diocesi<\/strong><\/p>\n Nel settembre 2010, mons. Pietro Bottaccioli presenta il volume che si intitola \u201cLa diocesi di Gubbio. Una storia ultramillenaria, un patrimonio culturale, morale, religioso ineludibile<\/em>\u201d (edito da TMM e da Citt\u00e0 Ideale). E’ frutto della sua lunga ricerca e si tratta della prima opera organica che ripercorre, in dieci capitoli e un totale di 622 pagine, la storia della chiesa eugubina dal 416 (lettera di papa Innocenzo I a Decenzio, vescovo di Gubbio) fino all\u2019anno giubilare del 2000, offrendo un quadro completo. Cinque anni di lavoro per monsignor Pietro Bottaccioli, che \u201cha avuto il coraggio di mettere mano a un\u2019opera cos\u00ec importante \u2013 afferma il vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli \u2013 scientifica e archivistica, facendo e rifacendo, giorno e notte, per dare vita a un lavoro che mancava nell\u2019archivio della nostra Diocesi\u201d.<\/p>\n ricerca a cura di Daniele Morini (responsabile Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Gubbio)<\/strong><\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Si \u00e8 spento questa mattina, domenica 22 gennaio, intorno alle ore 7, il vescovo emerito di Gubbio, mons. Pietro Bottaccioli. Il decesso \u00e8 stato causato dall’aggravarsi di un quadro clinico gi\u00e0 complesso da qualche giorno. Il 15 febbraio prossimo, mons. Bottaccioli avrebbe compiuto 89 anni. Negli ultimi giorni, trascorsi presso il seminario diocesano di via […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[9,21,499],"tags":[1703,2511],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/48314"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=48314"}],"version-history":[{"count":10,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/48314\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":48318,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/48314\/revisions\/48318"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=48314"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=48314"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=48314"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}