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\n<\/strong><\/p>\nsull\u2019equa riparazione – delle migliaia di procedimenti che, per competenza territoriale, sono arrivati dal Lazio.<\/p>\n
Ne abbiamo parlato con un magistrato \u201cdi lungo corso\u201d, Wladimiro De Nunzio, il cui ultimo prestigioso incarico \u00e8 stato quello di presidente della corte d\u2019Appello di Perugia, ricoperto dal 2010 al 2015. Una carriera in magistratura che lo ha visto impegnato con vari ruoli e in diverse sedi, con esperienze anche a livello internazionale. Cominciata nel 1969 da pretore a Rovereto, tra le montagne del Trentino, e proseguita a Perugia come sostituto procuratore (dal 1977) e poi come giudice. Prima di diventare presidente della corte d\u2019Appello \u00e8 stato per\u00f2 anche magistrato in Cassazione con vari incarichi, compreso quello di sostituto procuratore generale. \u00c8 stato inoltre membro del Consiglio superiore della magistratura e segretario dell\u2019Associazione nazionale magistrati. Lo incontriamo nello studio della sua abitazione perugina tra scaffali pieni di libri, fascicoli e cartelline.<\/p>\n
Parla con passione di \u201cindipendenza e imparzialit\u00e0 della magistratura\u201d e di \u201cdivisione e equilibrio dei poteri alla base della democrazia\u201d. Princ\u00ecpi sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell\u2019uomo e dalla Costituzione italiana, \u201cstella polare\u201d per i giudici chiamati comunque a decidere anche in presenza di \u201cvuoti normativi e lacune talvolta volute dal legislatore\u201d. La societ\u00e0 per\u00f2 – spiega – \u201cnon pu\u00f2 vivere senza una tutela normativa\u201d e la \u201csupplenza\u201d richiesta in tanti casi a chi giudica \u201c\u00e8 un rischio\u201d. Non solo carenze legislative, ma anche tempi di decisione troppo lunghi.<\/p>\n
\u00a0<\/strong><\/p>\nL\u2019organizzazione del sistema giustizia, con \u201criti\u201d e procedure ipergarantiste, \u201cnon \u00e8 pi\u00f9 compatibile con la velocit\u00e0 della nostra vita quotidiana\u201d. Di questo – secondo De Nunzio – \u201cc\u2019\u00e8 consapevolezza\u201d anche nella classe politica, che per\u00f2 interviene con singoli provvedimenti, pi\u00f9 o meno efficaci, ma senza una visione complessiva dei problemi. Come nel caso della carenza del personale amministrativo, cancellieri in primo luogo, che rallenta o addirittura blocca la definizione dei processi penali e civili. In Italia mancano 9.000 assistenti giudiziari. Ebbene – spiega il magistrato – \u00e8 stato bandito un concorso nazionale per soli 800 posti. \u201cSiamo intervenuti, anch\u2019io nel mio ruolo di presidente della corte d\u2019Appello di Perugia, con protocolli e intese per ottenere personale di altri enti pubblici\u201d. Nel luglio scorso, ad esempio, ne \u00e8 stato firmato uno con la Regione. Si tratta per\u00f2 – continua – di \u201cpiccoli sostegni, con personale non preparato e non sempre adeguato per i compiti che dovrebbe svolgere\u201d.<\/p>\n
Negli uffici giudiziari umbri ci sono \u201cvuoti\u201d anche negli organici dei magistrati, comunque non adeguati all\u2019attuale domanda di giustizia, tanto che in alcuni recenti casi \u00e8 stato difficile formare, dopo il trasferimento di magistrati, Collegi giudicanti per processi importanti, come quello a Perugia con 58 imputati accusati di fare parte di un ramo della \u2019ndrangheta calabrese operante in Umbria. Su questo fronte per\u00f2 – secondo De Nunzio – la situazione sta migliorando, con concorsi annuali che stanno reclutando \u201cgiovani preparati, ben formati e molto motivati\u201d. Giovani magistrati che hanno familiarit\u00e0 con internet, e in grado quindi di adeguarsi alle esigenze di un \u201cprocesso telematico\u201d che stenta a decollare; e che comunque – sempre per De Nunzio – non sar\u00e0 in grado, da solo, di ridurre i tempi della giustizia.<\/p>\n
Il carico dei processi per equa riparazione<\/strong><\/p>\nA proposito di tempi della giustizia, la legge Pinto prevede che i processi devono essere definiti entro 6 anni: 3 per la sentenza di primo grado, altri due per quella d\u2019appello e un altro anno per la definitiva in Cassazione. \u00c8 una legge che prevede e disciplina il diritto di richiedere un\u2019equa riparazione per il danno, patrimoniale o non patrimoniale, sub\u00ecto per l\u2019irragionevole durata di un processo. Perugia aveva la competenza territoriale per tutti i procedimenti del Lazio. Nel 2012 – ricorda De Nunzio – erano 17.000. Un lavoro immenso per cancellieri e magistrati, gi\u00e0 in difficolt\u00e0 per smaltire il lavoro ordinario. Con per\u00f2 un primo segnale positivo: alla corte d\u2019Appello di Perugia sono arrivati 8 \u201cgiudici ausiliari\u201d (non magistrati, ma esperti di Diritto) che si occupano soprattutto dei procedimenti sull\u2019equa riparazione, restituendo in parte i \u201cmagistrati togati\u201d al loro lavoro ordinario. Il che ha comportato la riduzione della pendenza a circa 7.000 ricorsi. Il numero di procedimenti arretrati anche in Umbria – ha detto De Nunzio – negli ultimi anni \u00e8 in graduale e costante diminuzione. Continuano per\u00f2 a essere uno dei problemi pi\u00f9 grandi e non ancora risolti del sistema giudiziario. L\u2019obiettivo per una giustizia efficiente dovrebbe essere quello di azzerare questi arretrati, nel penale e nel civile, adeguando allo scopo gli organici. \u201cCon la legge Pinto – osserva – lo Stato sborsa ogni anno milioni di euro per risarcire chi ha sub\u00ecto danni per processi troppo lunghi. Ma perch\u00e9 non investire invece questi soldi per una giustizia pi\u00f9 veloce ed efficiente, rispondendo cos\u00ec alle legittime attese dei cittadini?\u201d.<\/p>\n
Processi pi\u00f9 rapidi o prescrizione<\/strong><\/p>\nProcessi pi\u00f9 rapidi senza dovere ricorrere a \u201criti abbreviati, con sconti di pena inaccettabili per la credibilit\u00e0 della giustizia italiana\u201d, e per bloccare chi con la prescrizione e altri strumenti permessi dal nostro sistema giudiziario \u201csfrutta questa lentezza\u201d per rimandare ed evitare pene e sanzioni. \u201cAbbiamo – sottolinea l\u2019ex magistrato – un sistema estremo di garanzie formali\u201d. Con la prescrizione, ci sono processi \u201cmorti\u201d in partenza, vanificando anni di lavoro di magistrati, poliziotti, carabinieri. Per i reati economici \u201cabbiamo un sistema normativo talmente complesso, con regole che cambiano continuamente\u201d, con il risultato che le condanne sono pochissime. Per questo tipo di reati, secondo dati riferiti da giornalisti del Corriere della Sera, in Germania ci sono 7.000 persone in carcere, mentre in Italia sono appena 200. Tuttavia – osserva De Nunzio – a livello internazionale la giustizia italiana \u201c\u00e8 invidiata per il sistema di garanzie\u201d, per \u201cl\u2019alta produttivit\u00e0 dei magistrati\u201d e per gli strumenti di lotta a criminalit\u00e0 organizzata e mafia. Con una sottolineatura finale: ci sono problemi, ma tutti insieme possiamo risolverli. Intanto, gli arretrati negli ultimi anni stanno diminuendo; e poi la speranza sono quei giovani magistrati che stanno portando aria nuova nelle aule di giustizia.<\/p>\n
Nuova \u201cgeografia giudiziaria\u201d e \u201ccittadella della giustizia\u201d<\/strong><\/p>\nCon la legge che negli anni scorsi ha ristrutturato la \u201cgeografia giudiziaria\u201d italiana, in Umbria sono stati accorpati e soppressi uffici giudiziari sparsi sul territorio anche in centri minori. Un provvedimento – spiega De Nunzio – basato sul principio che con la concentrazione si ottiene una maggiore efficienza. Con qualche disagio per cittadini che devono affrontare distanze maggiori per le loro pratiche. E anche con tanti problemi iniziali nella riorganizzazione di uffici e personale. Problemi – secondo De Nunzio – che potranno essere definitivamente superati soltanto quando gli uffici potranno contare su un numero adeguato di magistrati e di personale amministrativo. Preoccupa invece De Nunzio la nuova proposta di ridisegnare i Distretti giudiziari. Provvedimento che potrebbe cancellare la corte d\u2019Appello di Perugia, invece di allargare le sue competenze anche a territori di Lazio. \u201cSiamo ancora – osserva – in una fase di assestamento della nuova geografia giudiziaria dell\u2019Umbria, e rischiamo cos\u00ec di creare altra confusione\u201d. Non si dice invece contrario al progetto della \u201ccittadella giudiziaria\u201d da realizzare nell\u2019ex carcere di Perugia, ormai chiuso da una ventina di anni, ma senza abbandonare lo storico palazzo di giustizia di piazza Matteotti che – afferma – come palazzo dei Priori \u201c\u00e8 uno dei simboli della citt\u00e0\u201d. La dispersione degli uffici giudiziari di Perugia, la inadeguatezza di alcune sedi e anche delle aule di udienza del tribunale sono problemi da risolvere. Evitando per\u00f2 – conclude – di impoverire ulteriormente il centro storico della citt\u00e0, privandolo degli studi legali e di persone e attivit\u00e0 collegate all\u2019amministrazione della giustizia.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
I problemi della giustizia in Umbria sono gli stessi del sistema giudiziario italiano, aggravati per\u00f2 da una significativa carenza di personale amministrativo (con scopertura dal 20 al 35% su un organico comunque insufficiente) e di magistrati, e dal fatto di doversi occupare – per la legge Pinto sull\u2019equa riparazione – delle migliaia di procedimenti che, […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[5],"tags":[1253],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/48303"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=48303"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/48303\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":48306,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/48303\/revisions\/48306"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=48303"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=48303"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=48303"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}