{"id":48060,"date":"2016-12-08T01:58:22","date_gmt":"2016-12-07T23:58:22","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=48060"},"modified":"2016-12-08T01:58:23","modified_gmt":"2016-12-07T23:58:23","slug":"il-lieto-annuncio-ai-poveri","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-lieto-annuncio-ai-poveri\/","title":{"rendered":"Il lieto annuncio ai poveri"},"content":{"rendered":"

La terza di Avvento \u00e8 la domenica della gioia ( Gaudete ) che si apre con l\u2019invito dell\u2019antifona d\u2019ingresso: \u201cRallegratevi semp\"AltareBibbia\"re nel Signore, ve lo ripeto, rallegratevi: il Signore \u00e8 vicino\u201d ( Fil 4,4-6). Su questo tono gioioso continua la liturgia della Parola proponendoci di ascoltare il profeta che accompagna il cammino verso il Natale: Isaia.<\/p>\n

In consequenzialit\u00e0 con le due precedenti domeniche, in cui il profeta ha annunciato un futuro prospero e pacifico inaugurato da un Germoglio, ecco ora che questo tempo sta per giungere a compimento. Infatti \u00e8 terminata l\u2019epoca dell\u2019esilio in cui si trovava il popolo dell\u2019antica Alleanza; torneranno i riscattati dal Signore ed entreranno con grida di gioia; e alla gioia del popolo fa eco la poetica descrizione dello splendore della terra di Dio in opposizione allo squallore della terra dei dominatori. A questo punto la Parola si pone come anticipo di quanto il brano evangelico propone. Se coloro che hanno creduto possibile il ritorno in patria assisteranno ai prodigi del Signore in favore del popolo, ora per mano di Ges\u00f9 questi prodigi si realizzano: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risorgono, ai poveri viene annunciata la buona novella.<\/p>\n

Non pi\u00f9 verbi al futuro, ma al presente. Tutto ci\u00f2 \u00e8 presentato nel brano evangelico, che vede protagonista anche questa domenica la figura del Battista in un susseguirsi di tre scene: 1) Giovanni invia i suoi discepoli a<\/p>\n

Abbiamo tutti bisogno di un \u2018battezzatore\u2019 che ci faccia scorgere la presenza di Ges\u00f9 nella concretezza della vita Ges\u00f9 per chiedergli la sua identit\u00e0, 2) Ges\u00f9 risponde ai discepoli e li rinvia a Giovanni, 3) Ges\u00f9 elogia Giovanni. In merito alla prima scena, sembra fuori luogo che Giovanni abbia bisogno di conferme in merito alla persona di Ges\u00f9, proprio lui che aveva annunciato l\u2019istaurarsi imminente del Regno. Giovanni Battista \u2013 come ha commentato Papa Francesco \u2013 \u201cha sofferto la prova del buio, della notte nella sua anima\u201d (omelia a Santa Marta, 06-02-2015).<\/p>\n

Consideriamo per\u00f2 a quale fase storica apparteneva Giovanni, una fase in cui dominava la corrente apocalittica e il Regno con la sua instaurazione avrebbe caratterizzato una fase di \u2018separazione\u2019 tra gli uomini (\u201craccoglier\u00e0 il suo frumento nel granaio, ma brucer\u00e0 la paglia nel fuoco inestinguibile\u201d, Mt 3,12).<\/p>\n

Ges\u00f9 corregge queste aspettative utilizzando proprio la Parola annunciata dai profeti, e confermando che quanto Isaia aveva predetto riguardava non castighi, punizioni e \u2018separazioni\u2019, ma benefici individuali e collettivi evidenziati ora in cinque categorie di miracolati: ciechi, zoppi, lebbrosi, sordi e morti. Ges\u00f9 non risponde in modo diretto a Giovanni \u2013 avrebbe potuto rispondere: \u201cS\u00ec, sono io colui che deve venire\u201d \u2013 ma lascia rispondere le opere che compie.<\/p>\n

A questo punto possiamo sentirci interpellati anche noi da Ges\u00f9: riconosciamo le opere che compie quotidianamente nella nostra vita oppure attendiamo fatti eclatanti? \u00c8 il Salvatore della nostra vita? Spesso cadiamo nella tentazione di pensare che siamo noi a dover dare qualcosa a Dio.<\/p>\n

Effettivamente, scriveva don Primo Mazzolari: \u201cUn Dio che ha bisogno \u00e8 un assurdo filosofico, ma per il mio cuore \u00e8 la tenerezza che mi lega invincibilmente a Lui\u201d. Se quindi il nostro relazionarci a Dio ci fa star bene, \u00e8 altrettanto vero che non siamo noi i primi a cercarlo o a donargli qualcosa, ma \u00e8 Lui che interviene per primo nella nostra vita, anche attraverso l\u2019incontro con persone significative come l\u2019incontro delle folle con il Battista. Come le folle del tempo di Ges\u00f9, anche noi necessitiamo di un \u2018battezzatore\u2019 che ci faccia scorgere la presenza di Ges\u00f9 nella concretezza della vita.<\/p>\n

Ges\u00f9 stesso ha confermato le folle che ascoltavano il Battista e ha tracciato un elogio del Precursore quale mai a nessuno era stato fatto. Giovanni non \u00e8 un vile (una canna scossa dal vento), non segue la vacuit\u00e0 della moda di \u2018palazzo\u2019 (abiti di lusso; in greco il termine proprio \u00e8 \u201cmorbide vesti\u201d, alludendo alla sola \u2018facciata\u2019). Giovanni \u00e8 un profeta, anzi pi\u00f9 che un profeta.<\/p>\n

Egli \u00e8 colui del quale sta scritto: \u201cEcco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparer\u00e0 la tua via\u201d. La missione di Giovanni \u00e8 quindi quella di indirizzare a Cristo. Lo faceva nel I secolo, ma lo continua a fare oggi nella Chiesa attraverso chi, con fedelt\u00e0 e coraggio, testimonia Cristo indicando lui come scopo ultimo della vita, senza secondi fini o compromessi. Sta quindi a noi cercare di rientrare nella categoria dei \u201cpoveri\u201d (filo rosso di tutta la liturgia della Parola della terza domenica di Avvento) a cui \u00e8 destinata la Buona Notizia. I personaggi come Abramo, Davide… abbondavano di ricchezze anche materiali perch\u00e9 erano poveri \u00e8 privi di presunzione interiore: il loro Tutto era il Signore. Nel Midrash Rabbah leggiamo: \u201cIl Tabor e il Carmelo… si esaltarono dicendo: \u2018Noi siamo alti e il Santo, benedetto Egli sia, dar\u00e0 la sua Legge sulle nostre cime\u2019. Il Sinai invece si umili\u00f2, confessando: \u2018Io sono basso\u2019. A queste parole il Signore fece posare la sua gloria su di esso e la Torah fu donata sulla sua sommit\u00e0\u201d. Facciamoci quindi \u2018poveri\u2019 e, sul modello di Maria Immacolata appena celebrata nell\u2019omonima solennit\u00e0, desideriamo di veder realizzato quanto il versetto alleluiatico ci invita cantare: \u201cLo Spirito del Signore \u00e8 sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio\u201d ( Is 61,1).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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