{"id":48047,"date":"2016-12-08T01:11:52","date_gmt":"2016-12-07T23:11:52","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=48047"},"modified":"2016-12-08T01:11:53","modified_gmt":"2016-12-07T23:11:53","slug":"come-ti-presenti-al-colloquio-di-lavoro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/come-ti-presenti-al-colloquio-di-lavoro\/","title":{"rendered":"Come ti presenti al colloquio di lavoro?"},"content":{"rendered":"

Quale direzione prendere dopo la fine del percorso di studi? In che modo e attraverso quali canali i giovani entrano nel mondo del lavoro, e con quali competenze? Sono stati alcuni dei temi affrontati nel corso degli \u201cStati generali dei giovani\u201d che si sono svolti a Perugia, in sala dei Notari di palazzo dei Priori, gioved\u00ec 1\u00b0 dicembre. Per l\u2019int\"colloquio-di-lavoro-CMYK\"era giornata si sono succeduti dibattiti e riflessioni su tre temi-chiave quali istruzione, formazione e lavoro, per tracciare con esperti del mondo del lavoro e rappresentanti di aziende italiane, nonch\u00e9 del terzo settore e i responsabili della pastorale giovanile perugina, possibili scenari, prospettive e investimenti per il futuro dei giovani.<\/p>\n

L\u2019iniziativa era organizzata dall\u2019Aidp (Associazione italiana direzione personale) e promossa, tra gli altri, da Comune di Perugia, Universit\u00e0 di Perugia, Regione dell\u2019Umbria e Rai Umbria. \u201cMotivo di questo evento – ha detto in apertura la presidente di Aidp Umbria, Adriana Velasquez – \u00e8 la necessit\u00e0 di concentrarsi sulle possibilit\u00e0 che il mercato del lavoro offre, piuttosto che sulle difficolt\u00e0\u201d, dando un segnale di speranza ai giovani presenti. L\u2019intento dell\u2019iniziativa era infatti quello di far conoscere le aziende ai giovani e i giovani alle aziende. \u201cIl mercato del lavoro \u00e8 cambiato in modo velocissimo, e questo potrebbe dare delle nuove opportunit\u00e0 ai giovani, provenienti soprattutto dalla Rete\u201d \u00e8 stato ribadito da pi\u00f9 parti.<\/p>\n

\u00c8 stata inoltre ricordata l\u2019importanza dell\u2019alternanza scuola\/lavoro, che dovrebbe offrire allo studente maggiori opportunit\u00e0 di fare esperienza in azienda, luogo di lavoro dove \u00e8 necessario avere soprattutto \u201ccapacit\u00e0 di relazione, talento e competenza\u201d. Per questo \u00e8 necessario che il giovane \u201cabbia coscienza di quello che sa fare e quello che vuole fare\u201d. Conta in realt\u00e0 poco il curriculum, mentre \u201c\u00e8 molto importante conoscere l\u2019inglese e aver fatto esperienza all\u2019estero, saper usare il computer e saper lavorare in gruppo, sapersi presentare e valorizzare, saper risolvere i problemi\u201d.<\/p>\n

Ma le aziende come scelgono i candidati da assumere? Che cosa cercano in un giovane? Lo abbiamo chiesto a Mario Amendola<\/strong>, referente Aipd giovani Umbria, che da pi\u00f9 di trent\u2019anni – spiega – si occupa di selezione di personale per le aziende.<\/p>\n

\u201cQuello che le aziende cercano in un candidato \u00e8 soprattutto l\u2019energia, la positivit\u00e0, l\u2019approccio costruttivo e la fantasia. Ogni persona ha dentro di s\u00e9 un talento nascosto: bisogna che questi ragazzi lo scoprano, facendo in primo luogo un\u2019analisi precisa di loro stessi, di quali siano le loro passioni, i loro ideali, e sulla base di questo capire quale pu\u00f2 essere la tipologia di lavoro che meglio si compenetra con questi\u201d.<\/p>\n

E le competenze?<\/p>\n

\u201cSicuramente sono importanti, ma non bastano. \u00c8 necessario dimostrare di essere reattivi al colloquio, di avere voglia di realizzarsi e soprattutto di avere capacit\u00e0 di resilienza, cio\u00e8 la capacit\u00e0 di riprendersi dopo un evento negativo, di adattarsi alle diverse situazioni. E poi dimostrare disponibilit\u00e0, fantasia unita alla ragione, capacit\u00e0 di relazione, di ascolto della parola altrui. I ragazzi sono abituati a parlare su se stessi, devono invece dimostrare di saper ascoltare anche le idee degli altri. E poi \u00e8 importante il percorso dell\u2019alternanza scuola\/lavoro promosso dalla \u2018Buona scuola\u2019, che noi come Aidp avevamo gi\u00e0 portato avanti prima della riforma della scuola attraverso lezioni rivolte agli ultimi due anni del percorso di studi superiore, su temi quali la differenza tra il mondo della scuola e quello del lavoro, le problematiche relative al mondo del lavoro, i mestieri che non ci saranno pi\u00f9 e quelli che verranno. E ancora: come costruire un curriculum, come si affronta un colloquio di lavoro, come ci si prepara a un esame. E soprattutto, diciamo loro di non aver paura di esprimere i propri pensieri e di sbagliare\u201d.<\/p>\n

Qual \u00e8 l\u2019errore che il ragazzo deve evitare durante un colloquio?<\/p>\n

\u201cA volte i giovani non sono naturali. Al contrario, bisogna essere sinceri e presentarsi con un curriculum il pi\u00f9 chiaro e semplice possibile: cosa si \u00e8 studiato, cosa ti piace o non ti piace, quali sono gli hobby, gli sport, che competenze si hanno sul computer, le lingue straniere conosciute; e soprattutto non devono mai bleffare, raccontando di s\u00e9 cose non vere. Accade anche questo. E poi non chiedere mai qual \u00e8 l\u2019importo dello stipendio o quante ore si dovr\u00e0 lavorare, ma per esempio in che cosa consiste il lavoro che dovr\u00e0 eseguire chi superer\u00e0 il colloquio, qual \u00e8 l\u2019obiettivo che dovr\u00e0 raggiungere chi andr\u00e0 ad occupare quella mansione. \u00c8 importante inoltre presentarsi preparati, cio\u00e8 studiare e conoscere bene l\u2019azienda presso la quale si va a sostenere il colloquio\u201d. Conclude con un consiglio: \u201cLa sera prima del colloquio non sarebbe male fare una piccola presentazione di s\u00e9 davanti allo specchio\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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