‘La domenica, giorno del Signore, della Chiesa e dell’eucaristia, fa vivere la Chiesa. \u00c8 necessario e urgente riscoprire e vivere cristianamente questo giorno: non c’\u00e8 vita cristiana senza domenica’. \u00c8 un passaggio del documento che il vescovo, mons. Pellegrino Tomaso Ronchi, consegna alla diocesi in occasione della festa dei santi patroni, Florido e Amanzio. La lettera – come di consueto – vuole trarre alcune conclusioni e formalizza alcune proposte operative che abbiamo schematicamente riportato a fondo pagina. Quest’anno l’assemblea diocesana ad ottobre ha riflettuto sul tema ‘parrocchia e giorno del Signore’. La Chiesa tifernate da anni sta svolgendo una riflessione sull’identit\u00e0 delle proprie parrocchie: i temi trattati gli anni scorsi (Parrocchia, Chiesa tra la gente, Casa della Comunione, Scuola di missione’ ) indicano il cammino fatto per stimolare il rinnovamento delle parrocchie affinch\u00e9 siano sempre pi\u00f9 comunit\u00e0 vive che possano rendere presente oggi il Signore Ges\u00f9 con l’annuncio del Vangelo, la celebrazione della liturgia e la testimonianza della vita. Con la sua lettera mons. Ronchi intende ‘richiamare alcune delle molteplici caratteristiche della domenica e dare alcune indicazioni pastorali perch\u00e9 possiamo vivere pi\u00f9 intensamente la domenica nelle nostre parrocchie’. L’agile documento presenta quattro piste di riflessione: la prima presenta la domenica come il giorno della Chiesa e del Signore. ‘La domenica – scrive mons. Ronchi – \u00e8 il giorno della creazione, della Risurrezione, della Pentecoste. \u00c8 il giorno nel quale il Risorto d\u00e0 appuntamento ai suoi apostoli nel cenacolo. Da allora la Chiesa non ha pi\u00f9 cessato di riunirsi in questo giorno perch\u00e9 \u00e8 la comunit\u00e0 del Risorto e celebra la sua risurrezione ogni domenica, sua Pasqua settimanale. La domenica \u00e8 anche il giorno dell’eucaristia (‘la celebrazione dell’eucaristia \u00e8 il cuore della domenica e la parrocchia \u00e8 chiamata a dare ad essa la massima attenzione e cura’) ed il ‘giorno della carit\u00e0’ (‘nell’eucaristia ci nutriamo di Cristo per conformarci a Lui nel fare della nostra vita un dono agli altri. Spezzare il pane \u00e8 condividere’). La domenica \u00e8 anche il ‘giorno di festa e giorno per l’uomo’. Scrive il Vescovo: ‘\u00e8 festa perch\u00e9 Cristo \u00e8 risorto, perch\u00e9 rinasce la speranza, perch\u00e9 ci \u00e8 data la possibilit\u00e0 di un mondo nuovo. Non \u00e8 festa perch\u00e9 si evade, ci si stordisce, o semplicemente perch\u00e9 si cambiano attivit\u00e0’. A tutti \u00e8 affidato il compito di ‘trovare la strada perch\u00e9 in un mondo secolarizzato il cristiano viva la domenica nella sua vera sostanza’. Le indicazioni pastoraliDOMENICA: GIORNO DEL SIGNORE E DELLA CHIESA’Tra le numerose attivit\u00e0 che una parrocchia svolge, nessuna \u00e8 tanto vitale e formativa della comunit\u00e0 quanto la celebrazione domenicale del giorno del Signore e della sua eucaristia’. – Nella catechesi per tutte le et\u00e0 sia richiamata la centralit\u00e0 della domenica nella vita cristiana. – La parrocchia \u00e8 il luogo primo e da privilegiare per la celebrazione della domenica. – Non frantumare troppo la comunit\u00e0. Rivedere, dove \u00e8 necessario, orari, numero e distribuzione delle messe. – Le parrocchie curino l’accoglienza cordiale per creare tra le persone relazioni vere e profonde. Offrire occasioni d’incontro, in amicizia e fraternit\u00e0, oltre la messa. DOMENICA: GIORNO DELL’EUCARISTIA’Fin dalla sua prima origine, la Chiesa solennizz\u00f2 il giorno del Signore con la celebrazione della ‘frazione del pane’, con la proclamazione della Parola di Dio e con opere di carit\u00e0 e di assistenza’. – Preparare con cura la celebrazione dell’eucaristia con il gruppo liturgico. – La celebrazione sia gioiosa e solenne. Dare importanza ai segni. Si metta attenzione nella scelta dei canti. – La partecipazione sia comunitaria (canti, gesti, ministeri…). – Ci sia equilibrio tra parola, canto, silenzio. – Dignit\u00e0 e decoro dell’altare, delle suppellettili, dei paramenti. DOMENICA: GIORNO DELLA CARITA”Una visita, un dono, una telefonata, ma anche un impegno pi\u00f9 serio e pi\u00f9 perseverante l\u00e0 dove ce n’\u00e8 bisogno, possono portare luce in una giornata altrimenti triste e grigia’. – Visita a malati, persone sole, case di riposo. – Collette per i poveri o situazioni particolari. – Servizio alla ‘Mensa Caritas’ che apre anche di domenica. Dare la disponibilit\u00e0 come parrocchie e gruppi alla Caritas diocesana. DOMENICA: GIORNO DI FESTA E GIORNO PER L’UOMO’Se sapremo vivere la domenica come vero giorno di festa, di incontro con Dio e con gli altri, di autentico riposo, essa si riveler\u00e0, come \u00e8 nel disegno di Dio, il vero giorno per l’uomo, per la sua libert\u00e0 e felicit\u00e0’. – Recuperare il senso del tempo, da vivere e non da consumare, con occasioni di incontro, di godimento della natura, di vero riposo. – Recuperare la dimensione contemplativa della vita. – Custodire gelosamente la domenica cristiana. – Non cedere alla mentalit\u00e0 corrente che spinge all’evasione, al consumismo, allo stordimento.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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