{"id":47737,"date":"2016-10-28T11:00:01","date_gmt":"2016-10-28T09:00:01","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=47737"},"modified":"2022-09-08T19:15:41","modified_gmt":"2022-09-08T17:15:41","slug":"un-momento-che-era-atteso-da-500-anni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-momento-che-era-atteso-da-500-anni\/","title":{"rendered":"Cattolici e Luterani. Dialogo a 500 anni dall’inzio della Riforma, oltre i pregiudizi"},"content":{"rendered":"
\"Papa<\/a>
Papa Francesco e il pastore Jens-Martin Kruse
in occasione della visita alla Chiesa luterana di Roma
il 15 novembre 2015<\/figcaption><\/figure>\n

Un bel segno di novit\u00e0 in campo ecumenico sar\u00e0 la commemorazione del quinto centenario della Riforma di Lutero. Per la prima volta cattolici e luterani si ritroveranno in modo solenne a Lund, in Svezia, per fare memoria insieme.<\/p>\n

Sar\u00e0 Papa Francesco a suggellare con la sua presenza l\u2019eccezionalit\u00e0 dell\u2019evento, insieme al vescovo Munib Younan e al rev. Martin Junge, in rappresentanza delle 145 Chiese che fanno parte della Federazione luterana mondiale.<\/p>\n

\u00c8 stata scelta la cattedrale di Lund come luogo della commemorazione perch\u00e9 \u00e8 proprio qui che la Federazione mondiale luterana \u00e8 nata 69 anni fa, nel 1947.<\/p>\n

Sono invece passati 500 anni da quando, nel 1517, Lutero affisse sul portone della cattedrale di Wittenberg le 95 Tesi in cui pubblicamente contestava la diffusa pratica della vendita delle indulgenze. Sebbene sia da tempo accertato dagli storici che Lutero non aveva intenzione di fondare una \u201cnuova\u201d Chiesa, di fatto l\u2019evolversi degli eventi port\u00f2 a una divisione del cristianesimo d\u2019Occidente, generando conflitti, violenze e guerre, con conseguenze sentite ancora oggi.<\/p>\n

Per questo motivo gli anniversari dei centenari della Riforma sono stati fino a oggi fonte di polemica e confronto tra le due Confessioni.<\/p>\n

Quest\u2019anno per\u00f2 sar\u00e0 diverso: il 31 ottobre Papa Bergoglio voler\u00e0 in Svezia, dove la Chiesa cattolica e la Federazione luterana mondiale hanno organizzato insieme una celebrazione commemorativa che comprende una funzione ecumenica nel duomo di Lund e una manifestazione aperta a tutti nella stadio di Malm\u00f6.<\/p>\n

\u00c8 don Angelo Maffeis, docente di Teologia sistematica e membro della Commissione internazionale del dialogo cattolico-luterano, a spiegare l\u2019originalit\u00e0 storica di questa commemorazione comune.<\/p>\n

\u201cMi pare \u2013 dice \u2013 che sia un segno che nasce da una coincidenza singolare, quella tra i 500 anni della Riforma, legati alla pubblicazioni delle tesi sulle indulgenze da parte di Lutero, e i 50 anni del dialogo cattolico-luterano, cominciato nella stagione successiva al Concilio ed ufficializzato nel 1967\u201d.<\/p>\n

Insomma, le novit\u00e0 che irrompono nella Storia non sono mai casuali ma sempre frutto di un paziente cammino di dialogo durato nel tempo, e costellato di incontri che hanno portato anche ad accordi importanti, vere e proprie pietre miliari del movimento ecumenico, come la Dichiarazione congiunta – tra cattolici e luterani – sulla dottrina della giustificazione (1999).<\/p>\n

In questo tempo \u00e8 cambiata profondamente anche la lettura dei fenomeni storici legati alla Riforma. \u201cCi siamo lasciati alle spalle una prospettiva inevitabilmente condizionata dalla controversia confessionale\u201d, spiega Maffeis, per cui, da parte protestante, Lutero veniva \u201criconosciuto come il \u2018padre\u2019 della Chiesa, colui che ha rinnovato l\u2019annuncio del Vangelo in una condizione in cui era oscurato e deformato\u201d, mentre da parte cattolica \u201clo si accusava di essere colui che aveva distrutto l\u2019unit\u00e0 della Chiesa, trascinando tante persone nell\u2019errore e nell\u2019eresia. La lettura oggi \u00e8 pi\u00f9 complessa e sfumata\u201d.<\/p>\n

Chi era allora Lutero, e a cosa mirava la sua Riforma? \u201cEra un monaco che ha dedicato la sua vita alla studio della Scrittura, e attraverso questo studio ha maturato la convinzione che in quel tempo l\u2019annuncio centrale del Vangelo era stato oscurato. Oggi la ricerca mette in luce che Lutero non intendeva iniziare un progetto di riforma per fondare una nuova Chiesa ma sottolineare la necessit\u00e0 di rinnovare la Chiesa esistente\u201d.<\/p>\n

Quello che forse non \u00e8 avvenuto \u00e8 il passaggio successivo: le ricerche degli specialisti non sono riuscite a tradursi in termini di coscienza condivisa. \u201cLa mia impressione \u2013 afferma Maffeis \u2013 \u00e8 che soprattutto nella vulgata comune persistano ancora molti i pregiudizi, per cui l\u2019auspicio \u00e8 che questo quinto centenario della Riforma possa servire a compiere questo passo\u201d.<\/p>\n

Lo stesso termine \u201criforma\u201d – prosegue l\u2019esperto – \u201cper secoli \u00e8 stato visto con sospetto perch\u00e9 evocava la divisione ecclesiale. Fu il Concilio vaticano II a recuperare questo tema e a restituirgli legittimit\u00e0\u201d.<\/p>\n

Si era agli inizi del movimento ecumenico, quando si percep\u00ec chiaramente che i cristiani non potevano annunciare con credibilit\u00e0 il Vangelo se erano divisi. Oggi il tema si fa ancora pi\u00f9 \u201ccaldo\u201d in una Europa secolarizzata e post-cristiana dove \u201cpi\u00f9 che le differenze confessionali, ad emergere come essenziale e urgente \u00e8 il problema dell\u2019annuncio della fede cristiana\u201d.<\/p>\n

L\u2019arrivo a Roma di Papa Francesco ha accelerato i tempi, proponendo come centrale questo sforzo di annuncio del Vangelo. Papa Francesco \u2013 osserva il teologo \u2013 \u00e8 \u201cforse meno sensibile alle questioni classiche della teologia e della controversia, di cui si sono occupati anche i dialoghi [della Commissione], ma credo che il suo documento programmatico da questo punto di vista sia la Evangelii guadium, con l\u2019appello alla Chiesa perch\u00e9 ritrovi la freschezza dell\u2019annuncio del Vangelo.<\/p>\n

Un compito condiviso da tutti i cristiani perch\u00e9, attraverso la loro testimonianza, le persone possano incontrare il Signore anche in un mondo secolarizzato come il nostro. Un compito primario, che riporta il movimento ecumenico al suo centro\u201d.<\/p>\n

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