{"id":47720,"date":"2016-10-22T19:07:29","date_gmt":"2016-10-22T17:07:29","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=47720"},"modified":"2017-05-24T18:07:29","modified_gmt":"2017-05-24T16:07:29","slug":"misericordia-e-dialogo-papa-francesco-detta-lo-stile-del-cristiano-che-puo-cambiare-le-relazioni-in-famiglia-nella-societa-nel-lavoro-nella-politica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/misericordia-e-dialogo-papa-francesco-detta-lo-stile-del-cristiano-che-puo-cambiare-le-relazioni-in-famiglia-nella-societa-nel-lavoro-nella-politica\/","title":{"rendered":"Misericordia e Dialogo. Papa Francesco \u2018detta\u2019 lo \u2018stile\u2019 del cristiano che pu\u00f2 cambiare le relazioni, in famiglia, nella societ\u00e0, nel lavoro, nella politica \u2026"},"content":{"rendered":"
\"Il<\/a>
Il Card. Bassetti celebra la messa per i pellgrini umbri in San Gregorio – Roma 22 ott. 2016<\/figcaption><\/figure>\n

I 6mila pellegrini umbri questa mattina erano come immersi in un mare di circa 100mila persone che hanno partecipato\u00a0 all’udienza giubilare in Piazza San Pietro, affollando anche via della Conciliazione. Un po’ di delusione per chi non \u00e8 riuscito a entrare in piazza, ma poi la giornata ha consentito agli umbri di ritrovarsi attorno ai loro vescovi per il passaggio della Porta Santa e nel pomeriggio per la celebrazione della messa in alcune chiese romane (i perugini con Gubbio, Assisi, Foligno, hanno celebrato in San Gregorio- la foto \u00e8 di Francesca Acito).<\/p>\n

Il Papa ha svolto la catechesi sul tema “Misericordia e dialogo” commentando il brano del Vangelo secondo Giovanni che racconta l’incontro di Ges\u00f9 con la samaritana. Dell’incontro tra Ges\u00f9 e la donna, alla quale l’ebreo Ges\u00f9 non avrebbe dovuto neppure rivolgere la parola, Papa Francesco ha sottolineato il dialogo che si instaura tra i due, un dialogo che va sempre pi\u00f9 in profondit\u00e0.<\/p>\n

I pellegrini italiani hanno potuto ascoltare dalla voce di Papa Francesco il commento, ma per i pellegrini provenienti dagli altri Paesi si sono sucedute prima le letture del brano evangelico,\u00a0 poi i saluti al Papa e la breve sintesi del commento, e infine i saluti del Papa ai pellegrini, il tutto ripetuto in\u00a0 francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo e polacco. Anche questo paziente ascolto \u00e8\u00a0 stato, ed ogni volta esperienza della cattolicit\u00e0 della Chiesa di Roma che si estende in tutti i Continenti.<\/p>\n

Il Papa ha ricordato i pellegrini umbri nei saluti finali in lingua italiana. \u201cSono lieto di accogliere i fedeli di numerose Diocesi italiane, con i rispettivi Pastori, specialmente quelli dell\u2019Umbria. Cari fratelli e sorelle, – ha aggiunto – il vostro pellegrinaggio giubilare sia vissuto nella fede come esperienza del perdono e della misericordia di Dio, e vi accompagni al ritorno nelle comunit\u00e0 di appartenenza per testimoniare il suo amore verso i fratelli, particolarmente agli esclusi e ai lontani\u201d.<\/p>\n

Un saluto particolare Papa Francesco lo ha rivolto ai pellegrini di lingua araba e \u201cin particolare\u201d a quelli provenienti dal Medio Oriente. \u201cCari fratelli e sorelle,\u00a0 – ha detto Francesco – imparate a convivere nella diversit\u00e0 e abbiate il coraggio, attraverso il dialogo, di costruire ponti per far crescere i segni della misericordia di Dio nel mondo\u201d.<\/p>\n

Infine, il saluto pi\u00f9 lungo lo ha rivolto ai pellegrini polacchi giunti a Roma \u201cin pellegrinaggio nazionale per ringraziare Dio del Battesimo che il vostro popolo ha ricevuto 1050 anni fa, nonch\u00e9 per ogni bene che \u00e8 nato nei cuori dei giovani di tutto il mondo durante l\u2019indimenticabile incontro a Cracovia. Mi unisco a voi in questo ringraziamento\u201d ha detto il Papa, ricordando poi Giovanni Paolo II, \u201cPapa di profonda spiritualit\u00e0, plasmata dalla millenaria eredit\u00e0 della storia e della cultura polacca trasmessa nello spirito di fede, di generazione in generazione\u201d del quale il 22 ottobre si celebra la memoria liturgica.<\/p>\n

M. R. V.<\/strong><\/p>\n

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(Di seguito\u00a0 il testo della catechesi publicato da Radio Vaticana<\/a> con la trascrizione delle aggiunte a braccio)<\/em><\/strong><\/p>\n

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Il brano del Vangelo di Giovanni che abbiamo ascoltato (cfr 4,6-15) narra l\u2019incontro di Ges\u00f9 con una donna samaritana. Ci\u00f2 che colpisce di questo incontro \u00e8 il dialogo molto serrato tra la donna e Ges\u00f9. Questo oggi ci permette di sottolineare un aspetto molto importante della misericordia, che \u00e8 proprio il dialogo.<\/p>\n

Il dialogo permette alle persone di conoscersi e di comprendere le esigenze gli uni degli altri. Anzitutto, esso \u00e8 un segno di grande rispetto, perch\u00e9 pone le persone in atteggiamento di ascolto e nella condizione di recepire gli aspetti migliori dell\u2019interlocutore. In secondo luogo, il dialogo \u00e8 espressione di carit\u00e0, perch\u00e9, pur non ignorando le differenze, pu\u00f2 aiutare a ricercare e condividere il bene comune. Inoltre, il dialogo ci invita a porci dinanzi all\u2019altro vedendolo come un dono di Dio, che ci interpella e ci chiede di essere riconosciuto.<\/p>\n

Molte volte noi non incontriamo i fratelli, pur vivendo loro accanto, soprattutto quando facciamo prevalere la nostra posizione su quella dell\u2019altro. Non dialoghiamo quando non ascoltiamo abbastanza oppure tendiamo a interrompere l\u2019altro per dimostrare di avere ragione.<\/p>\n

(A braccio) Ma quante volte, quante volte stiamo ascoltando una persona, la fermiamo [e diciamo]: \u201cNo! No! Non \u00e8 cos\u00ec!\u201c e non lasciamo che la persona finisca di spiegare quello che vuole dire. E questo impedisce il dialogo: questa \u00e8 aggressione.<\/em><\/p>\n

Il vero dialogo, invece, necessita di momenti di silenzio, in cui cogliere il dono straordinario della presenza di Dio nel fratello.<\/p>\n

Cari fratelli e sorelle, dialogare aiuta le persone a umanizzare i rapporti e a superare le incomprensioni. C\u2019\u00e8 tanto bisogno di dialogo nelle nostre famiglie, e come si risolverebbero pi\u00f9 facilmente le questioni se si imparasse ad ascoltarsi vicendevolmente! \u00c8 cos\u00ec nel rapporto tra marito e moglie, e tra genitori e figli. Quanto aiuto pu\u00f2 venire anche dal dialogo tra gli insegnanti e i loro alunni; oppure tra dirigenti e operai, per scoprire le esigenze migliori del lavoro.<\/p>\n

Di dialogo vive anche la Chiesa con gli uomini e le donne di ogni tempo, per comprendere le necessit\u00e0 che sono nel cuore di ogni persona e per contribuire alla realizzazione del bene comune. Pensiamo al grande dono del creato e alla responsabilit\u00e0 che tutti abbiamo di salvaguardare la nostra casa comune: il dialogo su un tema cos\u00ec centrale \u00e8 un\u2019esigenza ineludibile. Pensiamo al dialogo tra le religioni, per scoprire la verit\u00e0 profonda della loro missione in mezzo agli uomini, e per contribuire alla costruzione della pace e di una rete di rispetto e di fraternit\u00e0 (cfr Enc. Laudato si\u2019<\/em>, 201).<\/p>\n

Per concludere, tutte le forme di dialogo sono espressione della grande esigenza di amore di Dio, che a tutti va incontro e in ognuno pone un seme della sua bont\u00e0, perch\u00e9 possa collaborare alla sua opera creatrice. Il dialogo abbatte i muri delle divisioni e delle incomprensioni; crea ponti di comunicazione e non consente che alcuno si isoli, rinchiudendosi nel proprio piccolo mondo.<\/p>\n

(A braccio) Non dimenticatevi: dialogare \u00e8 ascoltare quello che mi dice l\u2019altro e dire con mitezza quello che penso io. Se le cose vanno cos\u00ec, la famiglia, il quartiere, il posto di lavoro, saranno migliori. Ma se io non lascio che l\u2019altro dica tutto quello che ha nel cuore e incomincio ad urlare \u2013 oggi si urla tanto \u2013 non avr\u00e0 buon fine questo rapporto tra noi; non avr\u00e0 buon fine il rapporto fra marito e moglie, tra genitori e figli. Ascoltare, spiegare, mite, non abbaiare all\u2019altro, non urlare: cuore aperto.<\/em><\/p>\n

Ges\u00f9 ben conosceva quello che c\u2019era nel cuore della samaritana, una grande peccatrice; ciononostante non le ha negato di potersi esprimere, l\u2019ha lasciata parlare fino alla fine, ed \u00e8 entrato poco alla volta nel mistero della sua vita. Questo insegnamento vale anche per noi. Attraverso il dialogo, possiamo far crescere i segni della misericordia di Dio e renderli strumento di accoglienza e rispetto. Grazie.<\/p>\n

* * *<\/p>\n

I saluti finali in italiano<\/em><\/strong><\/p>\n

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i fedeli di numerose Diocesi italiane, con i rispettivi Pastori, specialmente quelli dell\u2019Umbria.<\/p>\n

Cari fratelli e sorelle, il vostro pellegrinaggio giubilare sia vissuto nella fede come esperienza del perdono e della misericordia di Dio, e vi accompagni al ritorno nelle comunit\u00e0 di appartenenza per testimoniare il suo amore verso i fratelli, particolarmente agli esclusi e ai lontani.<\/p>\n

Saluto l\u2019Associazione Medici Cattolici, con il Cardinale Edoardo Menichelli; l\u2019Associazione sottufficiali d\u2019Italia; i partecipanti al Giubileo delle Corali e degli animatori liturgici; i numerosi sbandieratori e il folto gruppo dei camperisti, che ringrazio per il dono di un camper a una famiglia romana con disabili. Alla vigilia della Giornata Missionaria Mondiale, tutti esorto ad accompagnare con la preghiera e con l\u2019aiuto concreto l\u2019azione evangelizzatrice della Chiesa nei territori di missione.<\/p>\n

Un pensiero speciale porgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi ricorre la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II. La sua coerente testimonianza di fede sia un insegnamento per voi, cari giovani, ad affrontare le sfide della vita; alla luce del suo insegnamento, cari ammalati, abbracciate con speranza la croce della malattia; invocate la sua celeste intercessione, cari sposi novelli, perch\u00e9 nella vostra nuova famiglia non manchi mai l\u2019amore.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

I 6mila pellegrini umbri questa mattina erano come immersi in un mare di circa 100mila persone che hanno partecipato\u00a0 all’udienza giubilare in Piazza San Pietro, affollando anche via della Conciliazione. Un po’ di delusione per chi non \u00e8 riuscito a entrare in piazza, ma poi la giornata ha consentito agli umbri di ritrovarsi attorno ai […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[517],"tags":[1287,2842,1282,2469,1420,1882],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/47720"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=47720"}],"version-history":[{"count":12,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/47720\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":47726,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/47720\/revisions\/47726"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=47720"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=47720"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=47720"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}