{"id":47700,"date":"2016-10-18T18:11:29","date_gmt":"2016-10-18T16:11:29","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=47700"},"modified":"2016-10-18T18:11:29","modified_gmt":"2016-10-18T16:11:29","slug":"abat-jour-uno-shock-esperienziale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/abat-jour-uno-shock-esperienziale\/","title":{"rendered":"Abat jour – Uno shock esperienziale"},"content":{"rendered":"
\"Don<\/a>
Don Angelo Fanucci<\/figcaption><\/figure>\n

“La chiesa di tutti e soprattutto la Chiesa dei poveri\u201d: \u201cNella mia vita ho sempre cercato pi\u00f9 quello che unisce che quello che divide\u201d. Chiaro! Le barriere vanno abbattute, tutte!, per condividere con tutti tutto quanto quanto siamo e tutto quanto possediamo. Fino a quando ero Assistente Ecclesiastico del Movimento Studenti Eugubino potevo, s\u00ec, dire di \u201dcondividere tutto\u201d con i \u201cmiei\u201d ragazzi. Con loro mi incontravo puntualmente quasi tutti i giorni pi\u00f9 volte: la mattina a scuola, nel primo pomeriggio nel Bar Moderno, dalle 17,30 all\u2019ora di cena nella sede del Movimento Studenti, la sera dopo cena a casa mia. Dei miei ragazzi condividevo tutto, ma entro quegli schemi che, per quanto fitti, finivano sempre con un \u201cCi vediamo domattina! Poi \u2026 Capodarco, fisicamente: Casa Papa Giovanni, ex Villa Picolomini, sotto il paesino che porta quel nome, a 200 mt dalla strada che scende da Fermo a Porto S. Giorgio. C\u2019ero arrivato la mattina del 30 giugno 1970, in un momento assai particolare, quando nel nostro mondo giovanile studentesco pi\u00f9 vivo era dilagato il desiderio (e la moda!) del campo di lavoro.<\/p>\n

I \u201cmiei\u201d pupi muovevano da una constatazione tanto ovvia quanto sottaciuta: perch\u00e9 mai i nostri coetanei che gi\u00e0 lavorano godono di un mese di ferie, e noi studenti, tra vacanze (estive, natalizie, pasquali), giorni di sciopero (qualcosa contro cui scioperare la si trova sempre), feste nazionali, giornate internazionali, assemblee generali e consigli d\u2019istituto e di classe, ne godiamo, di ferie, per pi\u00f9 di quattro mesi? Ed era diventato \u00e0 la page, in estate, partire, a gruppi, per un paio di settimane, ad aggregarsi agli Scout di Mirandola per raccogliere frutta per i bambini del Burkina Faso, o ai Soci Costruttori che rendevano abitabile per i non autosufficienti un casolare abbandonato. Poi Capodarco, fisicamente.<\/p>\n

Un centinaio di handicappati, anche gravissimi, appoggiati al bastone, o pi\u00f9 spesso in carrozzina, o in barella; e una ventina di normodotati che vivevano con loro,e pi\u00f9 di 200 \u201ccampisti\u201d volontari che sfacchinavano con loro, pi\u00f9 che per loro. Un shock. CON: una preposizione a Capodarco aleggiava nell\u2019aria, la si respirava, la si toccava con mano. Le piccole spie rettangolari di vetro, murate in ordine sparso sui punti critici della facciata, dicevano che la vecchia villa rischiava grosso; eppure accanto all\u2019ingresso principale un cartello cantava: Questa \u00e8 la casa di tutti, entrate pure!<\/em> E non era affatto una figura retorica. Condivisione totale. Qualche tempo dopo, la sera di una delle mie tante giornate passate Capodarco, stavo per coricarmi sulla mia brandina in una stanza dove, su di un letto a due piazze, stavano sistemandosi due disabili, un distrofico e un poliomielitico: \u201cVi aiuto a mettervi il pigiama?\u201d \u201c Grazie, facciamo da soli\u201d. Si posizionarono (a fatica!), uno con la testa l\u2019altro con i piedi verso la testiera del letto, e fu un gioco da ragazzi sfilarsi reciprocamente i calzoni e infilarsi il pigiama. Un\u2019icona che fa sorridere. E fa pensare.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

“La chiesa di tutti e soprattutto la Chiesa dei poveri\u201d: \u201cNella mia vita ho sempre cercato pi\u00f9 quello che unisce che quello che divide\u201d. Chiaro! Le barriere vanno abbattute, tutte!, per condividere con tutti tutto quanto quanto siamo e tutto quanto possediamo. Fino a quando ero Assistente Ecclesiastico del Movimento Studenti Eugubino potevo, s\u00ec, dire […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[12],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/47700"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=47700"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/47700\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":47701,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/47700\/revisions\/47701"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=47700"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=47700"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=47700"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}