{"id":4748,"date":"2005-10-14T00:00:00","date_gmt":"2005-10-14T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4748"},"modified":"2021-03-26T16:52:29","modified_gmt":"2021-03-26T14:52:29","slug":"senza-dio-non-e-domenica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/senza-dio-non-e-domenica\/","title":{"rendered":"Senza Dio non \u00e8 domenica"},"content":{"rendered":"
Parrocchia e giorno del Signore: questo il tema attorno al quale, ormai quasi alla fine dell’anno che la Chiesa ha dedicato all’eucaristia, il Vescovo ha convocato la Chiesa di Citt\u00e0 di Castello per l’annuale assemblea diocesana nei giorni 11 e 12 ottobre scorsi. E’ stato il vescovo, mons. Pellegrino Tomaso Ronchi, ad aprire l’annuale assemblea diocesana, ormai da tempo ospitata dalla comunit\u00e0 parrocchiale della Madonna del Latte. Un momento, quello dell’assemblea, che riunisce ogni anno centinaia di persone, tra laici, preti, diaconi e religiosi. Rivolgendosi ai presenti il vescovo ha ricordato: ‘Siamo qui riuniti per confermarci nell’amore e nella sequela di Ges\u00f9, lasciandoci guidare dallo Spirito e dialogando reciprocamente. Cos\u00ec, anche quel poco che potremo fare nell’unit\u00e0, nella concordia e nell’amore, sar\u00e0 molto’. Prendendo la parola, il vicario generale, mons. Franco Sgoluppi, ha ricordato come l’assemblea di quest’anno si inserisca nella riflessione sull’Eucaristia che tutta la Chiesa sta conducendo, ma si ponga anche in continuit\u00e0 con le precedenti riflessioni sulla parrocchia delle assemblee del 2003 (‘Parrocchia, Chiesa tra la gente’) e del 2004 (‘Parrocchia, casa e scuola di comunione’). Quest’anno l’assemblea diocesana vuole riscoprire tutta la valenza che la domenica ha per una comunit\u00e0 parrocchiale. Il tema \u00e8 stato affrontato secondo le linee date da don Angelo Lameri, vicedirettore dell’Ufficio liturgico nazionale. Presentando la sua riflessione, don Angelo \u00e8 partito da una frase di Enzo Bianchi che, alcuni anni fa, scriveva: ‘Il tema del giorno del Signore, della domenica, \u00e8 un tema centrale che dovrebbe far parte dell’elementare catechesi e iniziazione alla fede, ma che troppo sovente resta evaso’. Un tema, questo, sul quale negli ultimi decenni si sono interrogati molti episcopati europei, producendo molti documenti (in Italia, Spagna, Austria, Belgio; in Germania, tra 1985 e 1999, sono usciti ben tre documenti congiunti della Conferenza episcopale e della Chiesa evangelica). La riflessione sul giorno del Signore \u00e8, dunque, avviata da tempo. Gi\u00e0 nel 1984 la Conferenza episcopale italiana metteva in evidenza il profondo mutamento che, negli ultimi decenni, si \u00e8 verificato nel modo di vivere la domenica. La domenica dell’uomo secolarizzato, infatti, non \u00e8 la domenica del cristiano: la cultura secolarizzata ha svuotato la domenica del suo significato originario, trasformando il ‘primo giorno della settimana’ nel ‘fine settimana’. Don Lameri ha evidenziato come oggi, nel vivere la domenica, entrino in gioco molti fattori, a cominciare da quello economico. La concorrenza delle economie dei Paesi orientali, ad esempio, spinge a lavorare anche la domenica, con un riflesso anche sul rapporto lavoro-festa, lavoro-riposo, perch\u00e9 la festa viene letta esclusivamente in funzione del riposo. A un mondo imperniato sul lavoro interessa solo il riposo, inteso come un intervallo tra due periodi di attivit\u00e0, un ‘affare privato’ che non ha rapporto con le esigenze della socializzazione. Secondo questa concezione, il tempo libero pu\u00f2 diventare un tempo mobile, senza pi\u00f9 riferimento a un giorno particolare. Anche sul versante della legislazione troviamo conferma di ci\u00f2, come nel caso della recente Costituzione dell’Unione europea, che lascia a ciascuno Stato la decisione se e in quale misura la domenica debba essere compresa tra i giorni festivi. Ci troviamo di fronte alla relativizzazione della valenza simbolica della domenica. Ovviamente, tutto ci\u00f2 ha ripercussioni anche in ambito familiare, tanto che oggi la domenica \u00e8 vissuta pi\u00f9 come un tempo individuale che comunitario, dal momento che i diversi stili di vita dei vari componenti (giovani, adulti, anziani) spesso rende difficile, se non impossibile, il trascorrere insieme una parte significativa del giorno del Signore. Da queste osservazioni alcuni deducono che ci si trovi di fronte al rischio di ‘morte della festa’. Don Angelo ha riposto a tutto ci\u00f2 partendo dal fatto che oggi si vive una dissonanza tra il ‘tempo interiore’ (cio\u00e8 quello dedicato a se stessi, alla propria ‘vita interiore’) e il ‘tempo esteriore’ (dedicato alla cura di ci\u00f2 che di noi appare all’esterno). Siamo, dunque, davanti a un modo nuovo di ‘vivere il tempo’, e da questo nasce la necessit\u00e0 che la Parola di Dio, proclamata in forma solenne la domenica, trovi sempre pi\u00f9 spazio. Il riposo domenicale, ha ricordato don Angelo, \u00e8 ci\u00f2 che d\u00e0 valore a tutto il resto del tempo, indicando che il lavoro non \u00e8 tutto nella vita dell’uomo e soprattutto celebrando il primato di Dio, che \u00e8 ci\u00f2 che d\u00e0 senso alla vita dell’uomo. La risposta, ha concluso don Lameri, sta proprio nella Parola di Dio: \u00e8 il Salmo 127 che ci ricorda come ‘se il Signore non costruisce la citt\u00e0’ \u00e8 vano il lavoro dell’uomo, e ci\u00f2 ci dice il primato di Dio. Celebrare la domenica vuol dire proprio questo: dare tempo a Dio e riconoscere il suo primato. Don Angelo ha indicato alcune piste di lavoro, sulle quali riflettere anche dopo la conclusione dell’assemblea: educare al buon uso del tempo, rimettere al centro la Parola di Dio e salvaguardare la qualit\u00e0 del tempo festivo. Nella seconda parte dell’assemblea i partecipanti hanno preso parte ai quattro gruppi di studio, per approfondire alcuni aspetti particolari del tema generale: ‘La domenica, celebrazione di Cristo e della Chiesa’ (coordinato da don Francesco Mariucci), ‘Giorno e carit\u00e0’ (coordinato da don Paolino Trani), ‘La dimensione antropologica del ‘Giorno del Signore” (coordinato da don Achille Rossi), ‘Giovani e domenica’ (coordinato da don Samuele Biondini).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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