{"id":47469,"date":"2016-09-22T10:00:53","date_gmt":"2016-09-22T08:00:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=47469"},"modified":"2017-10-12T18:47:56","modified_gmt":"2017-10-12T16:47:56","slug":"il-giudizio-capovolge-tutto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-giudizio-capovolge-tutto\/","title":{"rendered":"Il Giudizio capovolge tutto"},"content":{"rendered":"

\"MESSALE<\/a>La parabola del ricco \u201cepulone\u201d (mangione) e del povero Lazzaro sembra voler illustrare, con molta drammaticit\u00e0, quanto affermato nelle Beatitudini: \u201cMa guai a voi, ricchi, perch\u00e9 avete gi\u00e0 la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perch\u00e9 avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perch\u00e9 sarete afflitti e piangerete. Guai ai ricchi che ora ridono nella loro saziet\u00e0, beati i poveri che ora piangono e hanno fame\u201d (Lc 6,24-25). Ges\u00f9 ha polemizzato con i farisei sull\u2019uso delle ricchezze dicendo loro: \u201cNon potete servire Dio e il denaro\u201d (Lc 16,13). Dunque, racconta la parabola del ricco e Lazzaro per illustrare come il giudizio di Dio possa capovolgere i nostri piani e le nostre scelte e mettere in crisi le nostre convinzioni. Il ricco del racconto \u00e8 gaudente, la sua principale preoccupazione \u00e8 quella di godere; nuota nell\u2019abbondanza e nei piaceri, veste elegantemente e fa festa ogni giorno, conduce una vita spensierata nel lusso. Invece il povero Lazzaro \u00e8 nell\u2019indigenza; giace debole e ammalato alla porta del ricco. Il contrasto, qui, non \u00e8 tanto tra la ricchezza e povert\u00e0: ci\u00f2 che sorprende \u00e8 che il povero e il ricco sono vicini, ma il ricco non si accorge del povero. La loro vicinanza non crea nessun legame di solidariet\u00e0, anzi, il ricco ignora completamente Lazzaro che non riesce a sfamarsi neppure con le briciole che cadono dalla sua tavola. Lazzaro \u00e8 cos\u00ec mal ridotto che perfino i cani gli leccano le ferite. Un uomo abbandonato al suo destino, un destino amaro e crudele. Il ricco non si \u00e8 mai degnato di volgere il suo sguardo al povero, non si \u00e8 mai lasciato commuovere da quell\u2019uomo ricoperto di piaghe, affamato e sofferente. Per lui, Lazzaro semplicemente non esiste. Illustrando questa storia, Ges\u00f9 introduce una nota polemica contro la mentalit\u00e0 del tempo. Molti pensavano che ognuno avesse la vita che si meritava: il ricco la ricchezza, il povero la povert\u00e0. Si pensava che la ricchezza fosse il segno della benedizione divina. Ges\u00f9 contesta anche questa opinione, smentisce e capovolge le convinzioni degli uomini.<\/p>\n

Il giudizio di Dio capovolge tutto! Il ricco e Lazzaro muoiono. Lazzaro viene portato dagli angeli \u201caccanto ad Abramo\u201d, in paradiso mentre il ricco finisce negli inferi. Che cosa \u00e8 successo? \u00c8 successo che la condizione dei due uomini si \u00e8 ora ribaltata, Dio ha invertito il destino dei due uomini. Il ricco non \u00e8 condannato per partito preso, non in quanto possedeva ricchezze, bens\u00ec per il fatto che non ha saputo o voluto condividere i suoi beni con il povero Lazzaro. Il suo egoismo lo ha portato a chiudere gli occhi e il cuore dinanzi alle necessit\u00e0 e alla sofferenza di Lazzaro. Il ricco, come i farisei, ha pensato alla sua ricchezza come a un segno del favore di Dio, e alla povert\u00e0 di Lazzaro come a una maledizione. Non solo. Sicuro di s\u00e9, il ricco ostenta la sua ricchezza. Con l\u2019avvento del regno di Dio, Ges\u00f9 annuncia che i poveri e diseredati sono invece al centro dell\u2019amore di Dio, di un Dio che dichiara \u201cbeati i poveri\u201d (Lc 6,20) e che \u201cinnalza gli umili\u201d (Lc 1,56). \u00c8 soprattutto l\u2019evangelista Luca a comprendere che la prosperit\u00e0 getta un\u2019ombra sulla vita umana, \u201cL\u2019uomo nella prosperit\u00e0 non comprende, \u00e8 simile alle bestie che muoiono\u201d, recita il Salmo 48, e sono i poveri a essere oggetto della particolare cura di Dio. In nessun altro luogo questa convinzione \u00e8 pi\u00f9 evidente che nella parabola del ricco e Lazzaro. Il ricco \u00e8 condannato per la sua mancanza di amore nei confronti del povero. \u00c8 il suo egoismo a essere messo sotto accusa. Ges\u00f9 ci aiuta a comprendere che i destini cambiano, che ora il Vangelo \u00e8 \u201cannunciato ai poveri\u201d (Lc 4,18-19). Dio viene a cercare tutti coloro che in questo mondo sono disprezzati e che non hanno pi\u00f9 voce per gridare la loro sofferenza. I farisei, dal canto loro, sono scandalizzati proprio dal fatto che Ges\u00f9 proclami la buona novella ai poveri, agli ammalati, agli indemoniati, ai ciechi, agli zoppi, a coloro che soffrono e che sono considerati peccatori. Ges\u00f9, attraverso questa parabola, ci invita a vivere con concretezza e seriet\u00e0 il comandamento dell\u2019amore per il prossimo. Alla richiesta di aiuto cerchiamo di non restare indifferenti. Il ricco della parabola, infatti, non osteggia Dio e non opprime il povero, semplicemente non lo vede. Non possiamo fare altrettanto. I due erano cos\u00ec vicini ma cos\u00ec distanti. \u201cA che serve – scrive san Giacomo – se uno dice di aver fede ma non ha le opere?\u201d (Gc 2,14). Il ricco \u00e8 \u201ccondannato\u201d non per la sua ricchezza, ma per il fatto che nella sua abbondanza non ha voluto dividere il suo pane con il povero Lazzaro. Ges\u00f9 ci invita a guardare al prossimo vicino a noi, a colui o colei che ci siede accanto e che spesso non conosciamo. Questo invito di Ges\u00f9 ad amare il nostro prossimo \u00e8 cos\u00ec serio e fondamentale che, alla fine della nostra vita, saremo giudicati degni dell\u2019inferno o del paradiso proprio sulla base dell\u2019amore. La parabola ci ricorda una verit\u00e0 di fede spesso trascurata o addirittura non creduta anche da molti cristiani: il paradiso \u00e8 eterno e l\u2019inferno \u00e8 eterno. Quindi coraggio, perch\u00e9 Ges\u00f9 in Matteo 25,40 ci ricorda che \u201cogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli pi\u00f9 piccoli, l\u2019avete fatto a me\u201d.<\/p>\n

Paola Portoricco<\/strong><\/p>\n

Flaviano Casagrande Moretti<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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