{"id":46787,"date":"2016-07-20T13:10:28","date_gmt":"2016-07-20T11:10:28","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=46787"},"modified":"2022-09-08T19:39:54","modified_gmt":"2022-09-08T17:39:54","slug":"caritas-di-perugia-da-il-benvenuto-sia-potenziamento-del-welfare-locale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/caritas-di-perugia-da-il-benvenuto-sia-potenziamento-del-welfare-locale\/","title":{"rendered":"Caritas di Perugia d\u00e0 il benvenuto \u201cSIA\u201d: potenziamento del \u201cwelfare locale\u201d."},"content":{"rendered":"

Il \u201cSIA\u201d a potenziamento del \u201cwelfare locale\u201d: la Caritas impegnata a farlo conoscere.<\/strong><\/p>\n

Un\u2019importante misura di potenziamento del \u201cwelfare locale\u201d, ricorda la Caritas diocesana di Perugia, sar\u00e0 introdotta a partire dalla seconda met\u00e0 2016 con l\u2019avvio del \u201cSIA\u201d, il \u201cSostegno per l\u2019Inclusione Attiva\u201d, previsto dal Governo con l\u2019ultima legge di stabilit\u00e0, la cui governance dell\u2019intervento compete alle Regioni (l\u2019Umbria ha stanziato al riguardo 12 milioni di euro con delibera di Giunta presentata alla stampa a fine marzo). A Comuni e Zone sociali spetta la titolarit\u00e0 della gestione \u201cSIA\u201d, predisponendo un progetto personalizzato per ogni famiglia beneficiaria dell\u2019intervento, mentre l\u2019INPS \u00e8 il soggetto attuatore e Poste Italiane Spa quello erogatore del contributo. E\u2019 importante, secondo la Caritas diocesana, che \u00absi faccia conoscere il pi\u00f9 possibile il \u201cSIA\u201d, perch\u00e9 \u00e8 la prima misura pubblica su scala nazionale che parte da quest\u2019anno, gi\u00e0 in via sperimentale nelle citt\u00e0 metropolitane, e che nella nostra Regione riguarder\u00e0 6.363 famiglie in difficolt\u00e0 (dato fornito dall\u2019INPS regionale). Si tratta di nuclei familiari con figli minori ed un ISEE pari o inferiore a 3.000 euro nell\u2019anno 2015. Nel nostro Paese non c’\u00e8 mai stato un istituto unico nazionale a carattere universale per sostenere le persone in condizione di povert\u00e0. Di fatto si va ad introdurre anche in Italia, che insieme alla Grecia \u00e8 l’unico Paese in Europa a non averlo, il \u201creddito minimo\u201d\u00bb.<\/p>\n

Il \u201cSIA\u201d, che sar\u00e0 presentato il 1\u00b0 agosto presso \u201cVilla Umbra\u201d in Pila (Pg) da Regione Umbria e Comune di Perugia, prevede, ribadisce la Caritas, l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie con minori in condizioni di povert\u00e0 con un indicatore ISEE pari o inferiore a 3.000 euro. Il contributo economico, erogato attraverso un\u2019attivit\u00e0 di profilazione effettuata dall\u2019INPS, \u00e8 calcolato in base una serie di indicatori economici e patrimoniali riferiti al nucleo famigliare. Il contributo, erogato per 12 mesi, viene quantificato su base di 80 euro mensili a componente del nucleo familiare e va da un minimo di 160 euro per un nucleo familiare formato da due componenti, fino a raggiungere un massimo di 400 euro mensili per un nucleo familiare formato da cinque o pi\u00f9 membri. L’erogazione del sussidio economico \u00e8 subordinato all’adesione, da parte del richiedente, ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa. Per accedere al \u201cSIA\u201d \u00e8 quindi necessaria una valutazione multidimensionale dei bisogni e la costruzione di un patto con i servizi territoriali, finalizzato al miglioramento del benessere della famiglia e quindi alla graduale riconquista dell’autonomia. La presa in carico del nucleo familiare eligibile al \u201cSIA\u201d, richiede interventi personalizzati di valutazione, consulenza, orientamento, monitoraggio, attivazione di prestazioni sociali e di interventi in rete con altri servizi pubblici e privati del territorio. La Caritas far\u00e0 la sua parte per \u00abdiffondere la conoscenza di questo strumento per contribuire a sostenere la rete del \u201cwelfare locale\u201d, che in questi ha potuto contare sul prezioso strumento del \u201cFondo di Solidariet\u00e0 delle Chiese dell\u2019Umbria\u201d a favore delle famiglie in gravi difficolt\u00e0 per la perdita del lavoro\u00bb.<\/p>\n

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Il \u201cFondo di Solidariet\u00e0 delle Chiese umbre\u201d: un aiuto a 2.815 famiglie in gravi difficolt\u00e0.<\/strong><\/p>\n

Questo \u201cFondo\u201d, attivo dall\u2019estate 2009 (inizio crisi economica), al 15 luglio 2016 ha sostenuto 2.815 famiglie, di cui 968 residenti nell\u2019Archidiocesi di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve, elargendo contribuiti dai 200 ai 500 euro mensili rinnovabili per un anno. Questo aiuto \u00e8 stato possibile grazie a 3.560.894,73 euro frutto delle cinque \u201craccolte di offerte\u201d promosse dal 2009 al 2015 nelle 600 e pi\u00f9 Parrocchie delle otto Diocesi della regione, di cui il 45% \u00e8 stato il contributo delle sei Fondazioni Casse di Risparmio dell\u2019Umbria. Il \u201cFondo\u201d si \u00e8 rivelata anche una proficua opera della \u201cpedagogia della carit\u00e0\u201d, perch\u00e9 103 famiglie, di cui 52 perugino-pievesi, hanno rinunciato all\u2019aiuto per aver risolto i loro problemi, cos\u00ec da permettere ad altre famiglie di essere aiutate.<\/p>\n

Questo \u201cFondo\u201d, che ha un po\u2019 \u201canticipato\u201d il sistema del \u201cSIA\u201d, dovrebbe cessare la sua attivit\u00e0 a fine 2016, ma l\u2019opera della Chiesa, attraverso la Caritas ed altre realt\u00e0 socio-caritative ecclesiali, prosegue nei Centri di Ascolto Caritas diocesani e parrocchiali e nelle nuove opere segno quali gli \u201cEmpori\u201d, che, insieme al \u201cFondo, si sono rivelati anche dei validi incentivi di solidariet\u00e0.<\/p>\n

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Gli \u201cEmpori\u201d realizzati a Perugia fruibili gi\u00e0 da 886 famiglie: realt\u00e0 contro lo spreco alimentare.<\/strong><\/p>\n

Gli \u201cEmpori\u201d, lo ricordiamo, sono simili a dei supermercati dove numerosi nuclei familiari si recano a fare la spesa gratuitamente, portando a casa i prodotti alimentari di prima necessit\u00e0 e per l\u2019igiene senza determinare sprechi. Non vengono distribuiti \u201cpacchi viveri\u201d, cos\u00ec da dare pi\u00f9 dignit\u00e0 alle persone nel metterle nella condizione di scegliere i prodotti necessari alla loro famiglia. Gli \u201cEmpori\u201d nascono grazie anche a gesti concreti di solidariet\u00e0, perch\u00e9 gran parte dei prodotti messi in distribuzione sono donati da aziende e acquistati con il contributo di fondazioni bancarie e di realt\u00e0 imprenditoriali sensibili al sociale, che hanno permesso alla Caritas diocesana di Perugia di attivare dal settembre 2014 al giugno 2016 ben quattro \u201cEmpori della Solidariet\u00e0\u201d. Il primo \u00e8 stato aperto presso il \u201cVillaggio della Carit\u00e0\u201d, nella zona di via Cortonese del capoluogo umbro, il secondo nell\u2019area industriale di San Sisto, il terzo presso la parrocchia di Schiavo in Marsciano e il quarto presso una struttura parrocchiale in Ponte San Giovanni. Questi \u201cEmpori\u201d, al 30 giugno 2016, hanno aiutato 886 nuclei familiari distribuendo loro 211,8 tonnellate di prodotti alimentari e per l\u2019igiene, oltre ad altre 35,8 tonnellate fornite ad alcune strutture caritative del territorio per un totale di 247,6 tonnellate gestite grazie alla presenza di numerosi volontari impegnati per oltre 10.000 ore.<\/p>\n

\u00abQuesti numeri testimoniano l\u2019importanza e la necessit\u00e0 del progetto \u201cEmporio\u201d \u2013 commenta Alfonso Dragone, responsabile dell\u2019\u201cEmporio\u201d presso il \u201cVillaggio della Carit\u00e0\u201d \u2013, che \u00e8 stato reso possibile grazie ai contributi dell\u20198xMille della Chiesa cattolica e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Ci troviamo di fronte ad una sorta di ossimoro, da un lato i dati della povert\u00e0 assoluta continuano a registrare valori preoccupanti, come recentemente ci ha indicato l\u2019Istat, dall\u2019altro registriamo livelli di spreco inaccettabili\u00bb.<\/p>\n

\u00abDobbiamo fare di pi\u00f9 ed \u00e8 importante che ciascuno di noi, nel suo piccolo \u2013 auspica il responsabile Caritas \u2013, partecipi in modo attivo facendo proprio il pay off della campagna lanciata da Caritas Internationalis \u201cUna sola famiglia umana, cibo per tutti: \u00e8 compito nostro\u201d. Un vecchio adagio recita \u201cda soli si va pi\u00f9 veloci, insieme si va pi\u00f9 lontano\u201d. Noi lo vediamo quotidianamente con i nostri volontari, il vero motore di queste opere, ai quali va tutto il nostro ringraziamento per la loro bella testimonianza di solidariet\u00e0 verso i pi\u00f9 deboli\u00bb.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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