{"id":46547,"date":"2016-06-29T13:48:10","date_gmt":"2016-06-29T11:48:10","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=46547"},"modified":"2016-06-30T17:34:18","modified_gmt":"2016-06-30T15:34:18","slug":"bassetti-da-50-anni-nel-cuore-della-chiesa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/bassetti-da-50-anni-nel-cuore-della-chiesa\/","title":{"rendered":"Bassetti, da 50 anni nel cuore della Chiesa"},"content":{"rendered":"

\"Bassetti-cardinale\"<\/a>Gli sarebbe bastata la messa con il Papa a Santa Marta il 2 maggio scorso con i sei sacerdoti perugini che con lui hanno raggiunto quest\u2019anno il 50\u00b0 di ordinazione presbiterale, ma la diocesi far\u00e0 festa al suo arcivescovo, il cardinale Gualtiero Bassetti, mercoled\u00ec 29 giugno alle ore 18 nella Cattedrale di San Lorenzo. Nato il 7 aprile 1942 a Popolano di Marradi, ordinato prete il 29 giugno 1966 al termine della formazione ricevuta nel seminario di Firenze, nominato Vescovo il 3 luglio 1994, arriva a Perugia nel 2009 dopo essere stato vescovo di Arezzo (dal 1998) e prima ancora vescovo di Massa Marittima-Piombino. E da Perugia Papa Francesco lo chiama a far parte del collegio cardinalizio il 22 febbraio 2014.<\/p>\n

Eminenza, mercoled\u00ec celebra 50 anni di ordinazione sacerdotale e giusto quattro giorni prima nella stessa Cattedrale ordiner\u00e0 tre nuovi preti. Com\u2019\u00e8 cambiata la sua vocazione, da prete, vescovo e ora cardinale?<\/strong><\/p>\n

\u201cLa domanda che mi fanno i bambini quando vado in visita alle scuole: cosa hai fatto per diventare vescovo? E io rispondo: vedete, mi sono preparato per 10 anni per diventare sacerdote, e poi il Papa mi ha scritto una lettera e in 5 minuti mi \u00e8 stato comunicato che mi nominava vescovo. Quindi gi\u00e0 c\u2019\u00e8 questa differenza di fondo. La mia vocazione rimane quella del prete, di stare con la gente, fare il pi\u00f9 possibile una Chiesa di popolo, accogliere i piccoli, gli ultimi, dare voce a chi non ce l\u2019ha, annunciare il Regno di Dio nel suo amore, nella sua giustizia, nella sua santit\u00e0. Sono i motivi che spingono un giovane a diventare prete. E che mi hanno spinto a diventare prete nel \u201966\u201d.<\/p>\n

Ragioni sempre attuali anche per i giovani che entrano in seminario?<\/strong><\/p>\n

\u201cSempre attuali. Magari quando sono stato ordinato si insisteva pi\u00f9 sulla sacralit\u00e0 del prete, sul- l\u2019aspetto spirituale e sacramentale. Pur rimanendo oggi si insiste pi\u00f9 sul servizio e sulla diaconia. Io non mi aspettavo altro, anche se il mio sacerdozio l\u2019avevo sentito un po\u2019 sacrificato quando, due anni dopo l\u2019ordinazione, mi era stato chiesto un servizio nel Seminario, come Rettore, che poi \u00e8 durato per 22 anni. E quando, dopo 22 anni, ho chiesto una parrocchia, il card. Piovanelli mi disse \u2018Guarda, ho indetto il sinodo bisogna che tu mi dia una mano come vicario generale\u2019. Pensavo fosse qualcosa di temporaneo perch\u00e9 avevo 48 anni e pensavo ancora di poter finire in mezzo alla gente. Poi nel \u201994 \u00e8 arrivata questa chiamata a servire la Chiesa di Massa Marittima Piombino, una delle diocesi pi\u00f9 antiche ma un po\u2019 ai margini, nel cuore della Maremma. Ma l\u00ec io sono andato molto molto volentieri perch\u00e9 direi che di tutte \u00e8 stata la diocesi in cui ho esercito di pi\u00f9 la mia dimensione di presbitero stando veramente con la gente, essendo piccola, avendo tempo, avendo energie\u201d.<\/p>\n

Da l\u00ec \u00e8 stato chiamato alla diocesi di Arezzo, molto pi\u00f9 grande<\/strong><\/p>\n

\u201c\u00c8 la seconda diocesi pi\u00f9 grande della Toscana dopo Firenze. Come territorio \u00e8 una delle pi\u00f9 grandi dell\u2019Italia centrale e meridionale, ci sono cinque vallate immense, tanta montagna, con una religiosit\u00e0 popolare, agricola, che in parte poi l\u2019ho ritrovata nella diocesi di Perugia verso il Lago, verso Citt\u00e0 della Pieve. E poi sono venuto a Perugia che ha altre tradizioni date da una storia diversa. Lo Stato Pontificio era altra cosa dal Granducato di Toscana\u201d.<\/p>\n

Ogni passaggio un cambiamento della vocazione iniziale\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cLa vocazione al sacerdozio con una responsabilit\u00e0 molto diversa, perch\u00e9 il vescovo \u00e8 in pienezza padre, pastore e sposo della Chiesa. L\u2019anello lo porta il vescovo non il sacerdote. Il sacerdote ha una parte del potere del vescovo per l\u2019esercizio del Ministero. Il Concilio Vaticano II con la Lumen gentium ha chiarito molto bene che l\u2019episcopato, il presbiterato e il diaconato differiscono non solo di grado ma di natura, di essenza, e questo \u00e8 importante perch\u00e9 prima c\u2019era una visione molto diversa\u201d.<\/p>\n

Questi 50 anni sono stati molto ricchi di eventi e cambiamenti, e molto stimolanti\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cMolto belli. Il mio sacerdozio, nel \u201966, \u00e8 avvenuto in una Chiesa, quella fiorentina, che era un\u2019esplosione di preti eccezionale. Basta dire Turoldo e Balducci, ma anche tanti altri, preti diocesani come don Bensi e don Facibeni, o don Bartoletti e don Agresti insieme a laici come La Pira. Ho respirato una ricchezza culturale e spirituale davvero enorme, e quell\u2019Umanesimo fiorentino \u00e8 il contesto in cui io sono nato come prete. In quegli anni si viveva una spiritualit\u00e0 che ha portato ai preti operai. C\u2019era il desiderio di condividere la vita degli altri, di essere prete come fratello in mezzo ai fratelli, chiamato da Dio. Quindi sono 50 anni di cui 27 di prete e 23 di vescovo\u201d.<\/p>\n

Nel 2014 Papa Francesco la vuole cardinale e questo la colloca nel cuore della Chiesa universale\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cDirei anche nei problemi pi\u00f9 delicati, perch\u00e9 con la Congregazione dei vescovi ho la responsabilit\u00e0 di dover proporre dei candidati al Papa\u201d.<\/p>\n

Sabato c’\u00e8 stata l\u2019ordinazione di tre seminaristi. Sappiamo che lei ha una attenzione particolare per i seminaristi e per i giovani preti.<\/strong><\/p>\n

\u201cAnche in questi giorni sto andando in seminario per gli ultimi colloqui con i seminaristi. \u00c8 molto importante che il vescovo li conosca, che ci parli\u201d.<\/p>\n

Si pu\u00f2 dire che in seminario lei \u00e8 sempre stato di casa\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cQuando, eletto cardinale ci si present\u00f2, i nuovi cardinali di fronte ai vecchi cardinali, io esordii dicendo \u2018Sono un caso psichiatrico perch\u00e9 ho fatto 42 anni di seminario e nessuno di voi l\u2019ha fatto!\u2019 Dieci anni per diventare prete, ventidue come Rettore e dieci come Visitatore apostolico. Nel visitare i seminari d\u2019Italia che esperienza mi son fatto delle diocesi, dei vescovi!\u201d.<\/p>\n

La visita pastorale l\u2019ha tenuta molto impegnata in questi ultimi anni\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201c\u00c8 stata un\u2019esperienza anche originale rispetto alle altre diocesi perch\u00e9 abbiamo costituito le unit\u00e0 pastorali, alcune delle quali cominciano a funzionare, e sto facendo la Visita per UP anche per promuoverle. Per questo ci sono dei momenti che coinvolgono tutta le parrocchie che formano l\u2019unit\u00e0 pastorale, per esempio l\u2019inizio e la conclusione della Visita. Ho incontrato tutti gli alunni delle scuole, sono stato nelle fabbriche, ho incontrato i malati\u2026 Per me \u00e8 importante avere questo rapporto con le persone, con i poveri, con le missioni, perch\u00e9 sono quelli che aiutano il vescovo a vivere la fede, altrimenti rischiamo di diventare come dei burocrati che dirigono la pastorale. Guai dirigere la pastorale! La pastorale va proposta e vissuta. La visita pastorale l\u2019ho fatta con l\u2019aiuto del Vescovo ausiliare Paolo Giulietti, e direi che io ho fatto la parte pi\u00f9 bella perch\u00e9 ho fatto quella strettamente pastorale mentre lui si \u00e8 preso l\u2019impegno di tutti gli organismi pastorali collegiali, quindi coi vari consigli\u201d.<\/p>\n

Come \u00e8 stato condividere questo impegno?<\/strong><\/p>\n

\u201cQuesta visita fatta in tandem \u00e8 molto bella e ci siamo dati l\u2019esempio di che cos\u2019\u00e8 una unit\u00e0 pastorale. E a me ha dato anche l\u2019occasione di ribadire l\u2019 Evangelii Gaudium , con tutti i punti che il Papa poi ha ripreso anche nell\u2019 Amoris letitia, soprattutto quell\u2019invito ad \u2018accompagnare\u2019, che puoi applicare a tutti i tipi di annuncio in parrocchia dal catechismo ai fidanzati alla preparazione degli sposi, a discernere e soprattutto a integrare\u201d.<\/p>\n

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**** Gli auguri della Conferenza Episcopale Umbra al Card. Gualtiero Bassetti
\nnel 50esimo anniversario dell\u2019ordinazione sacerdotale<\/strong><\/p>\n

I Vescovi della Conferenza Episcopale Umbra si stringono con affetto e ammirazione intorno al loro Presidente il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo Metropolita di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve, che celebra il 50\u00b0 anniversario dell\u2019ordinazione sacerdotale.<\/p>\n

I Presuli ricordano il prezioso servizio da lui svolto nella formazione dei futuri sacerdoti come Rettore dei Seminari e poi Vicario Generale di Firenze, il fecondo ministero episcopale a Massa Marittima-Piombino, ad Arezzo-Cortona-San Sepolcro e, finalmente, a Perugia-Citt\u00e0 della Pieve.<\/p>\n

\u00abRingraziamo Dio \u2013 scrivono in una nota ufficiale \u2013 per il dono del sacerdozio del Card. Bassetti ed eleviamo fervide preghiere a Cristo Buon Pastore affinch\u00e9 continui a sostenerlo nel suo servizio episcopale, rendendolo sempre pi\u00f9 annunciatore mite e coraggioso del Vangelo. Lo accompagnino in questa felice ricorrenza le parole di S. Agostino Vescovo di Ippona: \u201cSiamo presuli, e siamo servi; possiamo essere presuli solo se facciamo del bene\u201d (S. Agostino, Sermones post Maurinos reperti<\/em>, Roma 1930, p. 565)\u00bb.<\/p>\n

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