{"id":46430,"date":"2016-06-07T15:00:47","date_gmt":"2016-06-07T13:00:47","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=46430"},"modified":"2017-09-01T18:10:14","modified_gmt":"2017-09-01T16:10:14","slug":"a-tavola-si-rivela-chi-siamo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/a-tavola-si-rivela-chi-siamo\/","title":{"rendered":"A tavola si rivela chi siamo"},"content":{"rendered":"

\"AltareBibbia\"<\/a>In questo brano Luca ci presenta un episodio raccontato anche dagli altri evangelisti, seppure in maniera diversa. Con l\u2019attenzione al particolare e la vivacit\u00e0 che lo contraddistinguono, Luca dipinge un affresco di straordinaria intensit\u00e0 e ricchezza, che possiamo guardare da molte angolazioni. L\u2019angolazione che abbiamo scelto \u00e8 la seguente. Siamo a tavola, e Ges\u00f9 \u00e8 un commensale, invitato alla mensa di un fariseo di nome Simone. A Ges\u00f9 piaceva stare a tavola, tanto che si era quasi fatto la fama di beone e di mangione (vedi Mt 11,19)<\/em>. Ma Ges\u00f9 sapeva che la tavola \u00e8 un luogo straordinario per costruire la comunit\u00e0, per stringere rapporti, per rafforzare le amicizie. Ecco perch\u00e9 la tavola \u00e8 cos\u00ec importante in una casa. Da come \u00e8 fatta una tavola, si capisce come \u00e8 fatta una famiglia. Una tavola piccola con poche sedie fa vedere una famiglia poco aperta all\u2019accoglienza. Una tavola disadorna, relegata in un angolo, fa vedere quanto poco sia importante l\u2019attenzione all\u2019altro. Nelle famiglie dei nostri progenitori, famiglie contadine, stare a tavola era l\u2019occasione per vivere insieme momenti belli e momenti brutti della famiglia. Dopo un lutto si era soliti ritrovarsi insieme con amici e parenti e fare un pasto comunitario per ricordare il defunto. Il matrimonio era un\u2019occasione per fare festa, e tutto il paese si riuniva a casa dei festeggiati (non al ristorante). La tavola quindi era un elemento importante sia per la famiglia che per la comunit\u00e0. Ma come per la nube che accompagnava la fuga di Israele verso il Mar Rosso, buio per gli egiziani e luce per gli ebrei, la tavola \u00e8 \u201csegno di contraddizione\u201d, di crescita ma anche di scandalo. Perch\u00e9 la tavola scopre, rivela. A tavola ci si conosce e ci si riconosce. O si pensa di conoscerci e riconoscerci.<\/p>\n

Simone il fariseo pensava di conoscere Ges\u00f9: un uomo interessante, ma che lui misurava con il suo metro. Un parametro fisso, rigido: o stai dentro o stai fuori. Per un \u201cmetro\u201d non esiste il perdono ma solo il giudizio. Troppo spesso per Simone, ma anche per noi, si misura con il metro del \u201cvalore\u201d, della \u201cmorale\u201d, della \u201creligione\u201d e non con il metro dell\u2019amore. Per un valore, o sei buono o sei cattivo. Se si perde di vista la persona, il valore non pu\u00f2 perdonare, perch\u00e9 \u00e8 prevista una relazione solo con un parametro ideale, quello del \u201cmoralmente, eticamente corretto\u201d, del \u201csecondo la legge\u201d. Simone pensava di conoscere \u201cquella l\u00e0\u201d. Una donna di malaffare, una peccatrice. Ma la tavola ti avvicina. Mangi lo stesso pane, fianco a fianco, gomito a gomito. \u00c8 pi\u00f9 facile capire: la tonalit\u00e0 della voce, il gesto della mano, l\u2019espressione del volto spiegano pi\u00f9 di tante parole. Sei cos\u00ec vicino che potresti sentire il pensiero di chi ti sta accanto. \u201cSimone, ho qualcosa da dirti\u201d. Questo metro non va proprio bene. Non funziona per Ges\u00f9 e non funziona nemmeno per la donna. La tavola avvicina e svela. Succeder\u00e0 ancora: un\u2019altra tavola, in cui un boccone dato a un amico rivela il nome di un traditore. Era gi\u00e0 successo: una rivelazione alla tavola di una festa di nozze. \u201cManca il vino\u201d… e un semplice gesto cambia le cose. Uno svelamento straordinario. Un miracolo che solo chi era vicino a tavola ha potuto vedere. Le nostre tavole sono troppo spesso posti in cui si consuma un pasto in solitudine e non si condivide nulla. Eppure Ges\u00f9 ha scelto il pane e il vino per significare addirittura il suo corpo e il suo sangue. Simboli che dovremmo riscoprire nella loro semplicit\u00e0, ma anche nella loro \u201cpericolosit\u00e0\u201d. Occorre essere sinceri a tavola. Se invitiamo Cristo alla nostra tavola, pu\u00f2 essere pericoloso. Ma se sapremo invitarlo come ospite d\u2019onore, rivelando noi stessi e la nostra vera identit\u00e0, allora la tavola diventer\u00e0 una vera comunione con i nostri commensali. La radice umana \u00e8 il terreno concreto delle nostre eucarestie; la base su cui Cristo costruisce la sua Chiesa. I cinque pani e due pesci che Ges\u00f9 trasfigura nel suo corpo e suo sangue, senza i quali (se non glieli offriamo) non potrebbe trasfigurare un bel nulla. Se sapremo farlo, spegnendo telefonini e facendo pi\u00f9 attenzione a chi ci sta accanto, se impareremo a misurare con l\u2019amore, allora le nostre tavole diventeranno palestre in cui riconoscere il vero volto del commensale, in cui accorgerci del gesto straordinario dell\u2019offerta del profumo prezioso, del pianto che lava i piedi, dei capelli che asciugano. Se sapremo avere lo sguardo di Ges\u00f9, esse ci aiuteranno a far crescere le nostre famiglie e le nostre comunit\u00e0.<\/p>\n

Chi \u00e8 la famiglia Riccardini-Carli<\/a><\/p>\n

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In questo brano Luca ci presenta un episodio raccontato anche dagli altri evangelisti, seppure in maniera diversa. Con l\u2019attenzione al particolare e la vivacit\u00e0 che lo contraddistinguono, Luca dipinge un affresco di straordinaria intensit\u00e0 e ricchezza, che possiamo guardare da molte angolazioni. L\u2019angolazione che abbiamo scelto \u00e8 la seguente. Siamo a tavola, e Ges\u00f9 \u00e8 […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[45],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/46430"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=46430"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/46430\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":49697,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/46430\/revisions\/49697"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=46430"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=46430"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=46430"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}