{"id":46414,"date":"2016-06-02T19:13:18","date_gmt":"2016-06-02T17:13:18","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=46414"},"modified":"2020-08-20T15:43:04","modified_gmt":"2020-08-20T13:43:04","slug":"la-storia-di-giampiero-morettini-raccontata-dai-genitori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-storia-di-giampiero-morettini-raccontata-dai-genitori\/","title":{"rendered":"La storia di Giampiero Morettini raccontata dai genitori"},"content":{"rendered":"

Pochi giorni prima della serata in ricordo del seminarista Giampiero Morettini<\/a>, siamo andati a trovare i suoi genitori, mamma Caterina e pap\u00e0 Mario<\/strong>, nella loro casa in Sant\u2019Angelo di Celle di Deruta. Accompagnati da suor Roberta Vinerba, giunti in paese, abbiamo fatto sosta prima al cimitero. La tomba di Giampiero \u00e8 meta di un costante \u201cpellegrinaggio\u201d di amici, conoscenti ed anche di persone che non l\u2019hanno conosciuto in vita, ma ne hanno sentito molto parlare ad iniziare dalle comunit\u00e0 parrocchiali dove lui prestava servizio pastorale, formandosi sul \u201ccampo\u201d al sacerdozio.
\nQuello che colpisce della famiglia Morettini, dalle origini modeste, \u00e8 la dignit\u00e0 e la compostezza nell\u2019affrontare il dolore per la perdita di Giampiero, trasmettendo agli altri tanta fede e speranza perch\u00e9 la morte, soprattutto di un uomo che si stava preparando per donarsi totalmente a Dio, non ha mai il sopravvento sulla vita. E questa \u00e8 anche una \u00abconversione\u00bb e la prima a viverla \u00e8 mamma Caterina, come emerge dal piacevole colloquio avuto con lei e con il marito.
\n\u00abGiampiero mi ha aiutata a pregare, perch\u00e9 prima non pregavo \u2013 ci racconta Caterina \u2013, trascuravo la mia fede perch\u00e9 veniva prima il lavoro. Passavano anche due, tre anni prima di confessarmi e di fare la comunione. Adesso ho questa \u201cgrazia della preghiera\u201d e senza la messa la domenica non posso stare. Con Giampiero ci siamo avvicinati molto alla Chiesa, al Signore, anche se con Lui, in realt\u00e0, io dovrei essere arrabbiatissima per avermelo strappato. Nei giorni della sua malattia ho tanto pregato il Signore e con me tante persone in tutt\u2019Italia, ma Dio non ci ascoltava. Mi sono rimessa a alla sua decisione, anche se perdere un figlio \u00e8 un dolore che solo chi ci passa pu\u00f2 capirlo, gli altri possono immaginarlo\u00bb.<\/p>\n

Signora Caterina, quanto Giampiero ha inciso nel suo \u201critorno\u201d al Signore?<\/strong><\/p>\n

\u00abGiampiero, anche se stava in Seminario, non mi ha mai “obbligata” ad andare a messa, a fare la comunione, forse perch\u00e9 pensava che piano piano mi sarei avvicinata da sola. Invece c’\u00e8 voluta la sua morte per capire che se uno “accetta” \u00e8 solo per la fede che si ottiene qualcosa. Faccio il paragone con altre mamme che come me non hanno pi\u00f9 i figli, sono arrabbiate, non vogliono vedere nessuno. Mentre con Mario teniamo sempre le porte aperte a tutti. Invece doveva essere al contrario.<\/p>\n

Parlare spesso di Giampiero non vi crea difficolt\u00e0? Non acuisce il vostro dolore per la sua perdita?<\/strong><\/p>\n

\u00abPer noi genitori \u00e8 normale parlare di Giampiero, forse perch\u00e9 dall’inizio del suo ricovero in ospedale abbiamo avuto sempre delle persone vicine, non siamo mai stati soli e questa cosa ci ha aiutato. Anche noi siamo stati sempre disponibili a parlare della vita di Giampiero e della sua malattia, pur con emozione e sofferenza. Ci fa bene parlare di lui, perch\u00e9 cos\u00ec il dolore non ci schiaccia. Tanti genitori, purtroppo, nella nostra situazione si sono trovati isolati. Noi siamo sempre circondati anche da persone che non conoscevamo. Non ci danno niente, per\u00f2 ci danno tutto\u00bb.<\/p>\n

Cosa ricordate degli ultimi giorni di Giampiero?<\/strong><\/p>\n

\u00a0(mamma Caterina)<\/em> \u00abQualche giorno prima della forte emorragia, una dottoressa mi chiese: “Signora, come le sembra suo figlio?”. Le risposi: “Sembra un pochino meglio”. Non volevo dire davanti a Giampiero che non c’era pi\u00f9 niente da fare. Non era una domanda da farsi da parte della dottoressa. Giampiero stava malissimo e lei lo sapeva meglio di me. Dal 17 agosto, per me, Giampiero gi\u00e0 non c’era pi\u00f9. Il giorno prima la caposala mi disse che se volevo potevo riprendere i suoi oggetti: c’era il breviario di Giampiero …, perch\u00e9 tanto era finita. Per me, da quella data, era gi\u00e0 in Cielo e alle sorelle che erano fuori dalla stanza ho fatto un gesto come a dire: “Non c’\u00e8 pi\u00f9 niente da fare”. Quel giorno \u00e8 stato come se “lo avessi riconsegnato”, “donato”\u00bb.<\/p>\n

\u00a0Avete donato vostro figlio a Dio per la seconda volta \u2026<\/strong><\/p>\n

\u00abLa prima volta il Signore l\u2019ha portato via a noi in un modo diverso, chiamandolo al suo fianco nel servire la Chiesa e il suo popolo; la seconda volta l\u2019ha portato via per sempre\u00bb.<\/p>\n

Per voi non \u00e8 stato facile accettare che Giampiero entrasse in Seminario, lasciando la sua famiglia, il suo lavoro nella vostra azienda \u2026<\/strong><\/p>\n

(mamma Caterina)<\/em> \u00abIn effetti ho sempre espresso sinceramente qualche dubbio quando vedevo che frequentava la Chiesa (la Scuola teologica di Montemorcino, il Corso dei Dieci Comandamenti dai frati di Santa Maria degli Angeli\u2026) e non ho versato lacrime al momento. Ma poi, invece, gliene ho dette di tutte di colori … che era matto, che non capiva nulla. Mentre mio marito e l’altro figlio stavano zitti. La notte, quando Giampiero non c’era, io piangevo, ma non perch\u00e9 io volessi che lui a tutti i costi si facesse una famiglia, ma perch\u00e9 andava a “rinchiudersi” nella vita religiosa. Ho cominciato ad accettarlo al momento dell’attesa che lui entrasse in Seminario e quando sono andata la prima volta a trovarlo ad Assisi, per Natale, rendendomi conto dell’ambiente in cui viveva, studiava… Quando Giampiero \u00e8 andato in Cielo, non ho pianto tanto quanto alla sua entrata in Seminario. All’inizio \u00e8 stata dura, ma poi lo vedevo davvero felice, era cambiato, trasformato, tranquillo. Non mi ha mai raccontato se avesse problemi con i compagni in Seminario, ma se chiedevo come andava rispondeva solo: “Bene!”. Mentre quando lavoravamo insieme lo vedevo arrabbiato, teso e si litigava anche tra noi. Dopo la scelta del Seminario vedevo luce nei suoi occhi, serenit\u00e0. Negli ultimi 4-5 anni era un altro ragazzo, sereno. Ora ci d\u00e0 serenit\u00e0 a noi, altrimenti sarebbe impossibile andare avanti senza di lui\u00bb.<\/p>\n

Giampiero aiuta dal Cielo non solo la sua famiglia, anche tante persone, soprattutto i giovani\u2026<\/strong><\/p>\n

(pap\u00e0 Mario)<\/em> \u00abE\u2019 una cosa inaspettata e non credevo che mio figlio fosse cos\u00ec benvoluto da tante persone che oggi affidano anche a lui le preghiere. Se non aiuta noi non importa, ma se aiuta altre persone che ne hanno bisogno sono felice anche se non le conosco. Quello che ha colpito molto la mia famiglia \u00e8 stata la veglia del funerale di Giampiero, una vera sorpresa nel vedere tutta quella folla. Va bene a Castel del Piano, dove era conosciuto in parrocchia, ma tutta quella marea di gente non me la sarei mai aspettata. C\u2019erano uomini e donne, giovani e adulti, che neppure avevano conosciuto Giampiero, ne avevano solo sentito parlare. In un’occasione particolare per la parrocchia, due persone dissero a don Francesco Buono che avevano sognato Giampiero. Una delle due l\u2019aveva conosciuto, ma l’altra no, veniva dalla Calabria, eppure aveva dato una descrizione precisa, con i capelli lunghi, come li portava prima Giampiero … e per due-tre notti, sempre alle 3, si era svegliata dopo aver sognato nostro figlio\u00bb.<\/p>\n

Suor Roberta davanti alla tomba di Giampiero ci ha raccontato del suo intenso legame con l\u2019Eucaristia e della sua incessante preghiera del Rosario\u2026 (risponde mamma Caterina)<\/strong><\/p>\n

(mamma Caterina) <\/em>\u00abAll’inizio, Giampiero, non sapeva neppure cosa fosse l’Adorazione eucaristica. Una mattina, a una signora che pi\u00f9 volte arrivava presto nel nostro negozio di ortofrutta, chiese se stava andando al lavoro oppure tornava. Lei disse che era stata all’Adorazione eucaristica in chiesa e lui non disse pi\u00f9 nulla, perch\u00e9 non capiva le ragioni della donna che cos\u00ec presto usciva da casa. E a pensare che dopo \u00e8 diventato anche ministro straordinario dell’Eucarestia. Ad un amico disse: “Divento ministro!” e l’amico: “Ma come, prima ti dai al Rosario e poi alla politica?”. Aveva un modo particolare di dare l’Eucarestia innalzandola verso il cielo, che \u00e8 rimasto impresso a tante persone e ancora oggi me lo dicono. Anche la preghiera del Rosario la viveva con particolare raccoglimento. Mi accorsi che qualcosa stava cambiando in Giampiero proprio dalla corona del Rosario, che un giorno la lasci\u00f2 sul letto e non volevo crederci, non volevo accettarlo \u2026<\/p>\n

Cosa avrebbero provato i genitori se Giampiero fosse diventato sacerdote?\u00a0<\/strong><\/p>\n

(mamma Caterina)<\/em> \u00abIl prossimo anno Giampiero avrebbe compiuto 40 anni e sarebbe diventato sacerdote. Una vocazione adulta \u2026 Mi diceva: \u201cMamma preparati, perch\u00e9 anche tu dovrai essere vestita come ad un matrimonio, perch\u00e9 il sacerdozio \u2018\u00e8\u2019 un matrimonio\u201d. Molte volte lo penso come se lui sia diventato davvero sacerdote… nel Regno dei Cieli\u00bb.<\/p>\n

 <\/p>\n

___ Le foto della serata di presentazione del libro \u201cCon lui Dio non si era sbagliato\u201d ____
\n<\/strong><\/em><\/p>\n

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