La legge sulle Unioni civili \u00e8 approvata. Il ddl \u00e8 passato anche alla Camera con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti.<\/p>\n
Sul documento, che aveva ottenuto parere favorevole al Senato il 25 febbraio dopo aver eliminato la stepchild adoption e l\u2019obbligo di fedelt\u00e0, il Governo aveva posto il voto di fiducia, superato con 369 s\u00ec, 193 no e 2 astenuti.
\nLa legge, comunque, continua a suscitare polemiche nel mondo cattolico sia per i contenuti che per la decisione del Governo di porre il voto di fiducia.<\/p>\n
Il ricorso al voto di fiducia \u00e8 stato definito \u201cfuori luogo\u201d da Stefano e Rita Sereni<\/strong>, responsabili nazionali dell\u2019Area famiglia e vita dell\u2019Azione cattolica italiana. \u201cSolo un serio confronto avrebbe potuto portare a una soluzione legislativa in grado di interpretare il sentire profondo degli italiani\u201d, hanno detto.<\/p>\n \u201cRispetto alla stesura originale del disegno di legge, indubbiamente, alcuni punti particolarmente negativi come l\u2019introduzione della stepchild adoption sono venuti meno – riconoscono -, ma le questioni al centro della legge sono di grandissima importanza e, per questo, ci sembra quanto mai fuori luogo il ricorso del governo alla fiducia. Avremmo auspicato che ci si prendesse tutto il tempo necessario per un dibattito su temi cos\u00ec importanti, che richiedono una delicatezza estrema, perch\u00e9 coinvolgono direttamente gli aspetti pi\u00f9 fondanti e decisivi dell\u2019umano, le sue aspirazioni pi\u00f9 profonde: il bisogno di amare e di essere amati, il desiderio di vedere riconosciuta la propria identit\u00e0 e la propria capacit\u00e0 di intessere relazioni profonde\u201d.<\/p>\n Secondo i coniugi Sereni, \u201cuna legge per regolare le convivenze omosessuali probabilmente andava fatta, ma ogni legge deve essere fatta bene, perch\u00e9 riguarda tutti gli individui, tutta la societ\u00e0 e quello che essa vuole essere. Avremmo perci\u00f2 preferito che si tornasse a discutere, a confrontarsi senza pregiudizi e senza secondi fini, per trovare una soluzione legislativa che davvero potesse interpretare il sentire profondo degli italiani arrivando a un punto alto di sintesi\u201d. La scelta di porre la fiducia \u201cha invece azzerato la possibilit\u00e0 che si sviluppasse un confronto serio\u201d.<\/p>\n \u201cLa decisione di porre la fiducia su un tema cos\u00ec delicato e che incide molto nella societ\u00e0 e sulla vita dei cittadini – afferma il presidente dell\u2019Ainc (Associazione italiana notai cattolici), Roberto Dante Cogliandro<\/strong> – \u00e8 apparso fuori dalla storia democratica del nostro Paese che su questioni cos\u00ec rilevanti, sin dalla Carta costituzionale, ha sempre cercato un dialogo, un confronto anche duro tra le tante componenti della societ\u00e0.<\/p>\n In buona sostanza, chi ha scritto la Costituzione aveva in mente un mondo pi\u00f9 grande\u201d. \u201cCome anche gi\u00e0 ribadito dalla Cei – ha proseguito Cogliandro – l\u2019esecutivo avr\u00e0 pure le sue logiche, le sue esigenze, ma il voto di fiducia, non solo per questo governo ma anche per quelli passati, spesso rappresenta una sconfitta per tutti. Mettere la fiducia su una materia cos\u00ec sensibile come le unioni civili \u00e8 lo strumento per eliminare il dibattito e quindi il confronto parlamentare, tipico di un Paese democratico, quando invece \u00e8 giusto che ci sia una politica familiare molto pi\u00f9 attenta e rispettosa dei principi costituzionali. Avremmo auspicato maggiore spazio al dialogo e alla libert\u00e0 di coscienza\u201d.<\/p>\n Roberto Rossini<\/strong>, neo-presidente nazionale delle Acli, chiede per\u00f2 di andare avanti e di pensare ad \u201cuna legislazione seria sulla famiglia\u201d \u201cGi\u00e0 da tempo – ricorda Rossini – come Acli abbiamo approvato un documento nel quale aprivamo alla possibilit\u00e0 di riconoscere le unioni civili per tutelare diritti individuali, evitando per\u00f2 l\u2019equiparazione con il matrimonio\u201d. Su quest\u2019ultimo aspetto la legge – commenta Rossini – \u00e8 \u201cperfettibile\u201d, essendo stata oltretutto legata a \u201cuna dinamica, quella del voto di fiducia, che dovrebbe essere eccezionale e si fatica a giustificare per una materia di questo tipo, pur comprendendo la realt\u00e0 delle cose\u201d.<\/p>\n Tuttavia, ora che le unioni civili entrano nell\u2019ordinamento, \u201criteniamo prioritaria una legislazione che favorisca la famiglia, quella composta da un uomo e una donna che con la generativit\u00e0 garantiscono il futuro di questo Paese\u201d, conclude il presidente delle Acli, ricordando che il diritto di famiglia vigente, in Italia, risale al 1975, quando c\u2019era \u201cuna situazione del tutto diversa da oggi\u201d.<\/p>\n \u201cQuesta legge – afferma la deputata Eugenia Roccella<\/strong> (Idea)- \u00e8 andata avanti cos\u00ec, senza che si sia potuto votare un solo emendamento in aula. Al Senato ci sono state numerose violazioni della costituzione\u201d. \u201cQuesta legge \u00e8 fatta contro il paese, che \u00e8 diviso su questo tema, ma anche contro il Parlamento. Le aule del Parlamento – ha concluso – sono vuote ma le piazze sono piene perch\u00e9 la protesta cresce contro il merito e il metodo di questa legge\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La legge sulle Unioni civili \u00e8 approvata. Il ddl \u00e8 passato anche alla Camera con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti. 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