<\/a>Il cardinale Gualtiero Bassetti oltre a visitare Cassano allo Ionio, ha conosciuto, il 6 marzo, alcune comunit\u00e0 parrocchiali di \u201cperiferia\u201d dell\u2019Alto Ionio calabrese. Accompagnato dal vescovo diocesano mons. Francesco Savino, ha fatto sosta a Roseto Capo Spulico: accolto dai rappresentanti delle Istituzioni, ha visitato il suggestivo Castello di epoca Sveva che si riflette nell\u2019Ionio. Poi si \u00e8 recato a Montegiordano, che si divide tra l\u2019abitato del paese, situato a 650 metri s.l.m., e la frazione Marina. Complessivamente non raggiunge le 1.900 anime, quando mezzo secolo fa ne contava 3.200. L\u2019emigrazione \u00e8 la sua principale piaga sociale e diversi montegiordanesi vivono anche in Umbria. Nel 2012 La Voce dedic\u00f2 un reportage a questi \u201cumbri-calabresi\u201d. Montegiordano, in quattro secoli di vita, ha conosciuto soprusi e ingiustizie, subendo, nel 1933, la distruzione della seicentesca chiesa madre a tre navate in stile barocco. A Montegiordano Marina il cardinale \u00e8 stato accolto, sulla gradinata della chiesa Ges\u00f9 Redentore, dai ragazzi dell\u2019Oratorio. In chiesa ha ricevuto il saluto dal vescovo, dal sindaco Francesco Fiordalisi e dal parroco don Pasquale Zipparri. Durante la messa il cardinale ha detto: \u201cMontegiordano ci richiama al fiume Giordano di Terra Santa, dove \u00e8 stato battezzato Ges\u00f9. Siate fieri del nome del vostro comune, perch\u00e9 \u00e8 un grande dono che Dio vi ha fatto. Sappiate custodire e migliorare Montegiordano per il bene di tutti\u201d. Ha poi benedetto il nuovo campo di calcetto e visitato le suore Missionarie Catechiste che animano la Colonia \u201cStella Maris\u201d. Accompagnato dal sindaco, il cardinale ha sostato sul lungomare intitolato a Giorgio Liguori, medico e politico, raccogliendosi in preghiera davanti alla lapide che ne ricorda la figura. Liguori mor\u00ec a 48 anni nell\u2019adempimento del suo mandato di consigliere regionale, vivendo la politica con spirito di servizio e contribuendo da convinto cattolico al riscatto sociale del ceto meno abbiente. In paese il porporato, prima di visitare la chiesa consacrata nel 1970, dove \u00e8 stato salutato dal parroco padre Emmanuel Kayombo, e di benedire il Calvario ottocentesco a cinque croci appena ristrutturato, ha fatto visita a tre famiglie in difficolt\u00e0 e con disabili, di cui una di giovani romeni \u201cadottata\u201d dai montegiordanesi. Un segno di solidariet\u00e0 molto apprezzato da Bassetti, che l\u2019ha definito \u201cun esempio di accoglienza per tutti\u201d. Il presule \u00e8 rimasto colpito anche dai vivaci \u201cMurales\u201d dipinti sulle pareti di numerose case, che raccontano la storia e la quotidianit\u00e0 di usi e sentimenti di una comunit\u00e0 rurale dalla grande dignit\u00e0. Sono opere in gran parte dell\u2019artista Franco La Teana, che danno notoriet\u00e0 a Montegiordano al di fuori dei suoi confini. Due quadri dipinti da La Teana sono stati donati a Bassetti e a mons. Savino durante l\u2019incontro sulla storia sociale e religiosa di Montegiordano nella chiesa edificata in un vecchio granaio, nel 1941, a seguito della demolizione di quella seicentesca. A illustrare le vicende storiche sono stati gli studiosi Teresa Carla Loprete e Carmelo Mundo. Al cardinale \u00e8 stata fatta presente la grande devozione di questa gente a santa Rita da Cascia. A lei e ad altri Santi \u00e8 stato affidato l\u2019avvio del riscatto socio-culturale di una popolazione semplice ed umile. Alcuni fedeli hanno donato alla chiesa una statua, in tanti hanno messo alle figlie il nome Rita, col tempo si \u00e8 iniziato a celebrarne la festa con triduo, messa e processione. Addirittura, nella frazione Marina, alla Santa umbra sono stati intitolati uno stabilimento balneare e una pescheria.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Il cardinale Gualtiero Bassetti oltre a visitare Cassano allo Ionio, ha conosciuto, il 6 marzo, alcune comunit\u00e0 parrocchiali di \u201cperiferia\u201d dell\u2019Alto Ionio calabrese. Accompagnato dal vescovo diocesano mons. Francesco Savino, ha fatto sosta a Roseto Capo Spulico: accolto dai rappresentanti delle Istituzioni, ha visitato il suggestivo Castello di epoca Sveva che si riflette nell\u2019Ionio. 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