{"id":4569,"date":"2005-07-01T00:00:00","date_gmt":"2005-06-30T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4569"},"modified":"2015-07-16T16:08:15","modified_gmt":"2015-07-16T14:08:15","slug":"laicita-ovvero-rispetto-e-collaborazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/laicita-ovvero-rispetto-e-collaborazione\/","title":{"rendered":"Laicit\u00e0, ovvero rispetto e collaborazione"},"content":{"rendered":"

La festa di san Benedetto, quella liturgica che si celebra l’11 luglio (in sostituzione della data pi\u00f9 lungamente rispettata del 21 marzo) in tutte le chiese del mondo e in modo particolare nelle chiese europee data la sua qualit\u00e0 di protettore dell’Europa quest’anno acquista una solennit\u00e0 ancora maggiore. Il motivo pu\u00f2 essere solo occasionale, data la scelta del nome di Benedetto da parte del nuovo papa Ratzinger, che ha riportato tutti istintivamente a ripensare alla figura del santo fondatore del monachesimo occidentale ed a riscoprirne una insospettata attualit\u00e0. Un altro motivo pu\u00f2 essere la felice scelta della Russia come terra di partenza della fiaccola benedettina. La Federazione russa rappresenta dal punto di vista religioso e politico un paese di grande rilievo e importanza anche per le sorti della pace e dello sviluppo del mondo. La Chiesa ortodossa russa inoltre \u00e8 la pi\u00f9 numerosa comunit\u00e0 di fedeli ortodossi e sul piano del dialogo intercristiano \u00e8 decisiva e inevitabile interlocutrice. Per queste ragioni un politico accorto e sensibile non poteva ignorare quanto sta avvenendo in Umbria ed \u00e8 per questo che riportando il saluto della presidente Maria Rita Lorenzetti constatiamo la presa di coscienza della massima autorit\u00e0 della regione che l’Umbria, volenti o nolenti, \u00e8 sulle prime pagine internazionali di informazione per aver dato vita ad un uomo e ad un’esperienza che ha costituito ‘una delle pi\u00f9 ampie mediazioni tra fede, cultura e vita dell’uomo che mai sia partita dalla nostra terra’. Il riconoscimento della Presidente \u00e8 certamente un atto politico di grande rilievo perch\u00e9 mostra ancora una volta che ‘laicit\u00e0’ non vuol dire misconoscenza o neutralit\u00e0, ma rispetto e collaborazione tra tutte le realt\u00e0 istituzionali e private che cooperano allo sviluppo umano culturale e sociale della popolazione. (Il direttore) ‘Insigne figlio dell’Umbria’Lettera della Presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti all’Arcivescovo di Spoleto – Norcia in occasione della ‘Fiaccola benedettina per la pace’La Regione Umbria esprime piena adesione e d\u00e0 il suo ideale supporto alla ‘Fiaccola benedettina per la pace’, che giunge quest’anno alla sua trentesima edizione portando il messaggio di san Benedetto da Norcia nella Federazione russa. Con gesto di doverosa attenzione verso la Santa Ortodossia si affida alla Delegazione benedettina di esprimere il sentire del nostro popolo presso i luoghi insigni dove il monachesimo orientale \u00e8 fiorito per secoli, con cammini analoghi a quelli benedettini e parimenti meritori per la proposta di valori e la promozione dell’antropologia fondata sulla fede cristiana.Il Comune di Norcia e l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, facendosi interpreti della cultura e del patrimonio spirituale della Regione, portano in Europa, e nei paesi del mondo dove fu significativa la mediazione culturale del monachesimo, i valori che sono espressi da San Benedetto, celebrato come capostipite di una delle pi\u00f9 ampie mediazioni tra fede, cultura e vita dell’uomo, che mai sia partita dalla nostra terra. San Benedetto, \u00e8 insigne figlio dell’Umbria, non solo perch\u00e9 nacque nella nostra Regione, ma perch\u00e9 del nostro popolo e della sua cultura fu la pi\u00f9 alta espressione nel Primo Millennio dell’era cristiana. Nella cultura della pace, che appartiene sommamente al popolo umbro, si esprime l’opera di quanti a San Benedetto da Norcia si ispirano, riproponendone gli ideali di vita che sostanziano la pace come armonia con se stessi, con gli altri, con la natura, col lavoro e con Dio. La Regione si fa pienamente solidale con l’iniziativa di fare presente anche nella grande cultura russa l’ideale umbro della ricerca della giustizia e della pacifica convivenza tra i popoli attraverso la via benedettina della sapienza, del dialogo e della pari dignit\u00e0 di tutte le persone che appartengono alla comunit\u00e0 umana, qualunque sia la loro origine. L’immagine del monastero, come cellula vitale in cui si elabora e si riproduce un modello di vita societaria radicato sulla uguaglianza e sul rispetto dell’uomo a qualunque razza o popolo appartenga, sull’accoglienza e valorizzazione delle diversit\u00e0, sulla tolleranza e sulla armonica convivenza tra le persone, esprime il sentire degli umbri anche nel contemporaneo difficile momento della storia. L’iniziativa della ‘Fiaccola Benedettina per la Pace’ riafferma che san Benedetto da Norcia, figlio illustre dell’Umbria, fu tra i primi efficaci adunatori dei popoli d’Europa. La Regula Monachorum di Benedetto da Norcia resta un monumento di civilt\u00e0 che esprime la tradizione pi\u00f9 antica dell’Umbria romana, ma anche, attraverso la capillare rete di istituzioni monastiche benedettine presenti in tutto il territorio umbro, ha determinato la crescita mirabile di questa regione che, ben oltre la valenza numerica dei suoi abitanti, porta nel concerto dei popoli d’Europa grandi eccellenze culturali e vitali e si candida come avanguardia del futuro. Alla delegazione benedettina della Fiaccola della pace la Regione affida di portare un rispettoso saluto a Sua Santit\u00e0 Alessio II, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, associandosi al gesto di rispetto e considerazione che verr\u00e0 compiuto verso la comunit\u00e0 monastica, gemella di quella benedettina, presso il monastero di San Sergio di Radonetz. La Regione Umbria chiede alla delegazione benedettina di portare il proprio omaggio a Sua Santit\u00e0 Papa Benedetto XVI, che del Patriarca nursino ha voluto prendere il nome, e di farsi interprete dell’attesa che tutto il popolo umbro sente per la prossima annunziata visita del Romano Pontefice nella nostra terra che a san Benedetto dette i natali.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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