{"id":456,"date":"2012-01-16T10:50:28","date_gmt":"2012-01-16T08:50:28","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=456"},"modified":"2015-07-21T14:24:39","modified_gmt":"2015-07-21T12:24:39","slug":"gesu-ti-dice-vieni-e-vedi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/gesu-ti-dice-vieni-e-vedi\/","title":{"rendered":"Ges\u00f9 ti dice: \u201cVieni e vedi\u201d"},"content":{"rendered":"
Il Vangelo di questa seconda domenica del tempo ordinario presenta il terzo di una catena di quadri; essi compongono una settimana, conosciuta ordinariamente come la \u201csettimana inaugurale\u201d della vita pubblica di Ges\u00f9. Ogni quadro \u00e8 legato al successivo per mezzo di una parola-gancio: \u201cl\u2019indomani\u201d. (Verificare direttamente sui testi in Gv<\/em> 1,19-2,11). A somiglianza del libro della Genesi, che comincia: \u201cIn principio Dio cre\u00f2\u2026\u201d (Gen 1,1), il Vangelo secondo Giovanni scrive: \u201cIn principio era la Parola\u201d (Gv<\/em> 1,1). Con quelle parole la Genesi dava inizio alla prima, simbolica settimana della creazione; Giovanni evangelista alla prima settimana della nuova creazione.<\/p>\n Il primo quadro (1,19-28) presenta Giovanni Battista che testimonia solennemente dinanzi alle autorit\u00e0 religiose, ufficialmente inviate dal Tempio, di non essere il Messia, ma solo una voce mandata a prepararne la venuta. Il battesimo che egli amministra \u00e8 solo un segno di quello che amministrer\u00e0 Colui che verr\u00e0. Nel secondo quadro, introdotto da \u201cL\u2019indomani\u201d (1,29-34) Giovanni Battista domina ancora la scena, ma gi\u00e0 compare di passaggio Ges\u00f9, che egli indica alle folle come \u201cl\u2019Agnello di Dio che prende su di s\u00e9 il peccato del mondo\u201d. Egli \u00e8 il Messia che battezzer\u00e0 in Spirito santo.<\/p>\n Del terzo quadro (1,35-42), che \u00e8 la lettura liturgica di oggi, parleremo fra poco. Nel quarto quadro (1,43-51), introdotto ancora dall\u2019espressione \u201cl\u2019indomani\u201d, Giovanni Battista \u00e8 ormai scomparso; Ges\u00f9, unico protagonista, coopta altri due discepoli, Filippo di Betsaida e il suo amico Natanaele di Cana. L\u2019ultimo quadro \u00e8 introdotto dalle parole: \u201cTre giorni dopo\u201d. L\u2019episodio delle nozze di Cana. Siamo al settimo giorno: Ges\u00f9 opera il suo primo miracolo, sollecitato da sua madre. L\u2019evangelista dice che questo fu il primo \u201csegno\u201d, con cui Ges\u00f9 mostr\u00f2 la sua gloria al primo gruppetto di discepoli.<\/p>\n Torniamo alla lettura evangelica di oggi. Due discepoli di Giovanni Battista, uno dei quali si chiama Andrea, si staccano dal loro maestro per mettersi al seguito del Maestro, incuriositi dalle parole udite: \u201cQuello che vedete passare l\u00e0, \u00e8 l\u2019Agnello di Dio che prende su di s\u00e9 i peccati del mondo\u201d. Quelle parole dovettero evocare in loro la figura del Servo del Signore di cui aveva parlato il profeta Isaia, quando scrisse: \u201cEgli si \u00e8 caricato delle nostre sofferenze, si \u00e8 addossato i nostri dolori\u201d (Is<\/em> 53,4).<\/p>\n Allora gli si misero alle calcagna, silenziosi, forse un po\u2019 vergognosi. Finalmente vedevano Colui, che molti aspettavano, di cui si parlava nelle riunioni in sinagoga, ma che nessuno sapeva quando sarebbe arrivato. Cercavano di saperne di pi\u00f9. Venne loro in aiuto lui stesso, che si ferm\u00f2, si volt\u00f2 e chiese: \u201cChe cercate?\u201d. Non trovarono le parole giuste per rispondere direttamente e balbettarono: \u201cMaestro, dove abiti?\u201d. Neanche Lui ripose direttamente, dando l\u2019indirizzo di casa, ma disse significativamente: \u201cVenite e vedrete\u201d. Andarono con lui, videro, e rimasero tutta la giornata. L\u2019evangelista precisa che era verso le quattro del pomeriggio.<\/p>\n Questo breve resoconto contiene gli elementi essenziali di come si diventa discepoli di Ges\u00f9, ossia cristiani; allora come oggi. All\u2019inizio c\u2019\u00e8 uno che annuncia: \u201cPassa il Signore\u201d. Tra gli ascoltatori alcuni rimangono incuriositi e si mettono in cerca della verit\u00e0. Poi interviene lui: \u201cChe cosa volete?\u201d. L\u00ec per l\u00ec nemmeno sai bene che cosa vuoi e domandi a tua volta: \u201cDove abiti?\u201d. Lui non ti fa discorsi sofisticati per invogliarti a seguirlo, ma ti dice semplicemente: \u201cVieni e vedi\u201d. Se hai la pazienza e l\u2019umilt\u00e0 di andare a vedere, ti accadr\u00e0 che resterai con lui tutto il giorno. Da l\u00ec comincer\u00e0 a prendere senso la tua vita e non riuscirai pi\u00f9 a dimenticare quell\u2019incontro; ti ricorderai anche dei minimi dettagli. \u201cEra verso le quattro del pomeriggio\u201d. E non potrai fare a meno di raccontarlo.<\/p>\n Fu ci\u00f2 che accadde ad Andrea, uno dei due, che erano andati a vedere. Incontr\u00f2 suo fratello Simone e senza altri preamboli gli disse: \u201cAbbiamo trovato il Messia\u201d. E lo condusse da Ges\u00f9, che lo fiss\u00f2, pronunci\u00f2 il suo vecchio nome e patronimico, Simone di Giovanni, e glielo cambi\u00f2: \u201cD\u2019ora in poi ti chiameranno Roccia\u201d. Erano i primi tre cristiani. Tre fa un gruppo. Era nata la Chiesa: Ges\u00f9 era il capo e Roccia il suo vicario. La prima lettura, dall\u2019Antico Testamento, presenta un\u2019altra chiamata, quella del ragazzo Samuele. Di lui \u00e8 scritto che si sent\u00ec chiamare direttamente da Dio, ma che l\u00ec per l\u00ec non cap\u00ec di che cosa si trattava, finch\u00e9 il vecchio prete del santuario, Eli, non lo aiut\u00f2 a capire che si trattava proprio della voce di Dio. Ges\u00f9 chiamer\u00e0 al suo seguito uomini adulti; pi\u00f9 tardi ci saranno anche donne. Ma la storia di Samuele mostra che Dio chiama anche ragazzi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il Vangelo di questa seconda domenica del tempo ordinario presenta il terzo di una catena di quadri; essi compongono una settimana, conosciuta ordinariamente come la \u201csettimana inaugurale\u201d della vita pubblica di Ges\u00f9. Ogni quadro \u00e8 legato al successivo per mezzo di una parola-gancio: \u201cl\u2019indomani\u201d. (Verificare direttamente sui testi in Gv 1,19-2,11). 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