{"id":45560,"date":"2016-02-26T13:18:53","date_gmt":"2016-02-26T11:18:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=45560"},"modified":"2016-02-26T13:18:53","modified_gmt":"2016-02-26T11:18:53","slug":"un-falso-scoop-su-giovanni-paolo-ii","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-falso-scoop-su-giovanni-paolo-ii\/","title":{"rendered":"Un falso scoop su Giovanni Paolo II"},"content":{"rendered":"

\"giovanni-paolo-ii-cmyk\"<\/a>In merito alla pubblicazione, da parte della BBC inglese, di una sorta di scoop riguardo ai contatti intercorsi tra Karol Wojtyla e una donna sposata, Anna Teresa Tymieniecka, volevo contribuire, da biografo di papa Wojtyla, a fare luce su tale questione. E dimostrare che, secondo buon senso, non si tratta nemmeno di una notizia. Anna Teresa Tymieniecka nacque nel 1923 a Marianowo, villaggio della Pomerania occidentale, da una famiglia appartenente alla nobilt\u00e0 terriera. Dopo la guerra studi\u00f2 filosofia all’ UJ di Cracovia sotto la guida del professor Roman Ingarden, allievo di Edmund Husserl, di cui fu allievo anche Andrzej Poltawski, marito di Wanda Poltawska. Spos\u00f2 nel 1956 l’ economista americano Hendrik Houthakker, docente alle universit\u00e0 di Stamford e Harvard e si trasfer\u00ec negli Stati Uniti, nel Vermont. I suoi interessi filosofici nell’ ambito della fenomenologia la portarono a fondare nel 1969 un istituto internazionale di ricerca sulla fenomenologia di Husserl che poi andr\u00e0 perfezionando con il tempo. Divenne anche la redattrice della collana Analecta Husserliana i cui volumi dovevano diffondere il pensiero di Husserl nel mondo.<\/p>\n

La passione per la fenomenologia la fece imbattere in Persona e atto di Wojtyla, che partendo da un metodo d’indagine fenomenologico tentava di proporre un moderno umanesimo cristiano quale concreta risposta sull’uomo e la societ\u00e0. Rimase colpita dall’opera del cardinale di Cracovia e decise di proporgli una versione inglese da diffondere nelle universit\u00e0 e negli ambienti fenomenologici. Dal 1974 ebbe inizio la collaborazione tra la signora Tymieniecka ed il cardinale Wojtyla. Quando la donna si trovava in Polonia si recava regolarmente in curia per lavorare alla ristesura riveduta e corretta di Persona e atto insieme al suo autore. Gli chiese anche di tenere alcune conferenze che lei organizzava sull’argomento e Wojtyla, i cui interessi filosofici erano sempre vivissimi, ader\u00ec con entusiasmo alla proposta.<\/p>\n

Anna Teresa Tyminiecka, che viveva negli Stati Uniti, si premur\u00f2 di organizzargli, nell’estate 1976, alcune conferenze in varie citt\u00e0 americane. Il cardinale Wojtyla si trovava negli USA in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale che si tenne tra il primo e l’8 agosto. Poi ospit\u00f2 qualche giorno Karol ed il segretario Stanislaw nella sua casa nel Vermont. Le messe venivano celebrate addirittura sul tavolino da ping pong e le ore in libert\u00e0 venivano consumate in lunghe passeggiate sulle colline intorno alla casa e a nuotare in un laghetto. La Tymieniecka cur\u00f2 la revisione e la traduzione in lingua inglese di Persona e atto. Ci\u00f2 che ne risult\u00f2, come mi ha spiegato anche Andrzej Poltawski, fu una forzatura del testo originale, un maltrattamento del pensiero di Wojtyla. A tale motivo seguirono delle proteste dal Vaticano, con tanto di lunghe controversie legate alla pubblicazione dell’opera in lingua inglese, pur non essendo cos\u00ec interessato alla cosa l’ormai papa Wojtyla. Tanto che ancor oggi la versione inglese \u00e8 quella meno fedele al testo scritto dal cardinale Wojtyla.<\/p>\n

Delle 350 lettere lette e studiate dal giornalista Edward Stourton si sono estrapolate appena un paio di frasi di senso compiuto (un po’ come si fa con le intercettazioni telefoniche), spacciandole per indizi che tra il card. Wojtyla e la Tymieniecka vi fosse un rapporto da pi\u00f9 che amici, meno che amanti (che in s\u00e9 non significa niente) e che mentre la signora desiderava che il rapporto fosse di carattere sentimentale, Wojtyla lo volesse invece mantenere solo su un piano culturale. Qualsiasi persona dotata di buon senso pu\u00f2 ben capire che se in una corrispondenza di 350 lettere, tra l’altro tradotte, il passaggio pi\u00f9 \u201cintrigante\u201d scovato dal solerte giornalista \u00e8 un Mia cara Teresa, tu parli di essere separati ma io non so trovare risposta a queste parole oppure Anche adesso che sono papa, non voglio che il nostro scambio di idee, che ho sempre pensato che sia cos\u00ec creativo e fecondo, si interrompa, significa che non c’\u00e8 nulla da scoprire, che la ricerca non ha prodotto i risultati (forse) sperati. Basterebbe questo, ma non mi fermo qua.<\/p>\n

Intanto queste lettere giacevano nella biblioteca nazionale polacca a Varsavia, dunque non errano tenute segrete e sono state scoperte, ma erano disponibili in un posto pubblico. Che Giovanni Paolo II e la Tymieniecka fossero amici e che coltivassero comuni interessi filosofici era cosa arcinota. Tra l’altro la signora abitava con il marito dall’altra parte dell’oceano, come pensare a relazioni d’altra natura? Allora Wanda Poltawska, la psichiatra (e non infermiera come ci narra Il fatto quotidiano) di Cracovia? Un’amicizia pi\u00f9 lunga di venti anni rispetto a quella con la Tymieniecka, delle frequentazioni continue in vacanza tra Wanda, suo marito Andrzej e Karol, un rapporto epistolare spessissimo e pubblicato di recente, addirittura un miracolo di Padre Pio a cementare il rapporto tra Wojtyla e Wanda. La Poltawska \u00e8 stata con Giovanni Paolo II in Vaticano in tanti momenti, al Gemelli durante i ricoveri. Fino alla fine gli leggeva testi di letteratura polacca e passi del Vangelo. Quante frasi innocenti potrebbero essere estrapolate dalla loro corrispondenza e vendute come \u201csospette\u201d!<\/p>\n

La verit\u00e0 \u00e8 che Karol Wojtyla era portato ad intrattenere rapporti solidi con tutte le persone di spiccata intelligenza e personalit\u00e0, senza distinzione di et\u00e0 e sesso. Intensi rapporti ebbe per esempio con le sue compagne di teatro, Halina Krolichiewicz e Danuta Michalowska, poi spose di amici in comune con Karol, Ginka Beer, ebrea che abitava nello stesso stabile a Wadowice. A Cracovia frequentava i salotti letterari della nobil donna Zofia Starowiejska Morstinowa, zia di un suo compagno di viaggio e studi a Roma. Donna molto molto pi\u00f9 grande di lui, che ebbe influenza nella formazione del giovane sacerdote Wojtyla. Come feconda frequentazione fu quella con il sarto mistico Tyranowski, che ne favor\u00ec la vocazione sacerdotale. E poi la fraterna amicizia col suo maestro di teatro Kotlarczyc, che lo scopr\u00ec come valente attore.<\/p>\n

Il fatto \u00e8 che da sempre ebbe forti legami con i laici, i quali pi\u00f9 degli uomini di chiesa contribuirono alla sua formazione spirituale. E’ attraverso l’uomo, in quanto figlio di Dio, che trovava Dio, per questo era affascinato dall’uomo, certo da quelle persone che per cultura, intelligenza e spessore morale potevano influenzarlo in un reciproco scambio. Era dallo studio dell’uomo che vedeva scaturire quella scintilla divina in esso impressa. Quella scintilla che fece divampare nel cuore di tanti uomini con cui venne a contatto. Ed era ci\u00f2 che lo attraeva, perch\u00e9 gli consentiva di cogliere la dimensione trascendente dell’uomo. Il misticismo di Giovanni Paolo II, di cui si \u00e8 tanto parlato, era proprio questo. Un misticismo al contrario. Cio\u00e8 non comprendeva l’uomo partendo da Dio, ma esperiva il Sovrannaturale partendo dall’uomo stesso, dalla sua genealogia divina. Ecco spiegato l’interesse e il forte legame che ebbe con tanti laici, donne e uomini. Nessun uomo di chiesa ebbe tanti e assidui rapporti con dei laici come Karol Wojtyla.<\/p>\n

Ci sono due volumi, che non voglio nominare, i quali hanno tentato goffamente di gettare ombre sui rapporti di Wojtyla con la Poltawska e la Tymieniecka, molti anni prima di Stourton. Come lui basando le loro illazioni sul nulla. Un conto \u00e8 cercare un amore giovanile, mossi da un innocente interesse storico, altra cosa ipotizzare la rottura del voto di castit\u00e0 promuovendo l’adulterio in una donna sposata. Va detto che la stampa italiana non sembra prendere sul serio la presunta notizia della BBC. Forse sono io che, dilungandomi, gli assegno una dignit\u00e0 che in effetti non ha. Il fatto, per\u00f2, \u00e8 che trovo offensivo diffondere per il mondo notizie che non sono tali, spacciandolo da scoop sensazionale, creato con un artificio mentale senza alcun elemento oggettivo. Non credo siano molti quelli che ci possano rimanere fregati, ma non tutti si mettono a fare ragionamenti o vanno ad informarsi sulla verit\u00e0 delle cose. Cos\u00ec, tanto pi\u00f9 con i mezzi di oggi, si consegna un santo acclamato dalla gente alla cialtroneria di alcuni, o di molti. Un santo merita di essere studiato, ammirato e, per quanto possibile, imitato. Non si cerca di umiliare chi \u00e8 riuscito a condurre una vita santa, per soddisfare la morbosit\u00e0 della gente e ricavarne popolarit\u00e0. Al contrario va proposto quale modello di vita per se stessi e gli altri.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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