{"id":45448,"date":"2016-02-15T18:54:41","date_gmt":"2016-02-15T16:54:41","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=45448"},"modified":"2016-02-17T23:11:33","modified_gmt":"2016-02-17T21:11:33","slug":"perugia-iniziate-le-catechesi-quaresimali-in-cattedrale-dedicate-alle-opere-di-misericordia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/perugia-iniziate-le-catechesi-quaresimali-in-cattedrale-dedicate-alle-opere-di-misericordia\/","title":{"rendered":"Perugia. Iniziate le catechesi quaresimali in cattedrale dedicate alle opere di Misericordia"},"content":{"rendered":"

\"mons_paolo_giulietti-201826\"<\/a>Con la prima domenica di quaresima sono iniziate nella cattedrale di San Lorenzo a Perugia le catechesi quaresimali tenute dal Cardinale Gualtiero Bassetti e dal vescovo mons. Paolo Giulietti. Il primo \u201cquaresimale\u201d \u00e8 stato tenuto da mons. Giulietti domenica 14 febbraio proponendo ai fedeli una meditazione\u00a0 sul tema del \u201cRispondere ai bisogni primari della persona\u201d quale emerge dalle \u201copere di misericordia corporali\u201d:\u00a0 dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi.<\/p>\n

Mons. Giulietti dopo aver introdotto il tema delle opere di Misericordia, ricordando che sono richiamate dallo stesso Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia,ha commentato le tre opere citate proponendone per ciascuna una lettura attualizzata e suggerendo gesti concreti che possonoincidere nei nostri stitli di vita (vedi qui sotto il testo della meditazione). Al termine della catechesi, come previsto per ogni domenica, la testimonianza di Elisabetta Rossi, volontaria dell\u2019Emporio Caritas \u201cTabgha\u201d.<\/p>\n

Questo il programma delle prossime domeniche:<\/strong><\/p>\n

DOMENICA 21 FEBBRAIO<\/strong>: PERCH\u00c9 NESSUNO SIA SCARTATO<\/em> (Opere di misericordia: Alloggiare i pellegrini; Visitare gli infermi; Visitare i carcerati). Testimonianza diCarlo Bonucci: Volontariato APV in carcere.<\/p>\n

DOMENICA 28 FEBBRAIO:<\/strong> FARSI CARICO DEL DOLORE<\/em> (Opere di misericordia: Seppellire i morti; Consolare gli afflitti; Pregare Dio per i vivi e per i morti). Testimonianza: Don Domenico Lucchiari: cappellano dell\u2019Hospice.<\/p>\n

DOMENICA 6 MARZO:<\/strong> LA CARIT\u00c0 DELLA VERIT\u00c0<\/em> (Opere di misericordia: Consigliare i dubbiosi; Insegnare agli ignoranti; Ammonire i peccatori). Testimonianza: Nadia Piampiano: preside polo scolastico Donati-Ticchioni<\/p>\n

DOMENICA 13 MARZO:<\/strong> AMARE L\u2019ALTRO PER QUELLO CHE \u00c8<\/em> (Opere di misericordia: Perdonare le offese; Sopportare pazientemente le persone moleste). Testimonianza: Casa della tenerezza: \u00abPerdonare per amare\u00bb<\/p>\n

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Questo il testo della meditazione tenuta da mons. Paolo Giulietti il 14 febbraio<\/strong><\/em><\/p>\n

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Il richiamo giubilare alle Opere di Misericordia<\/strong><\/p>\n

Prima di entrare nel vivo del tema di oggi, vi propongo una brevissima introduzione al tema generale di questo ciclo di catechesi quaresimali.<\/p>\n

Nella Bolla di indizione del Giubileo straordinario\u00a0Misericordiae vultus<\/em>, Papa Francesco, tra le principali dimensioni dell\u2019impegno di conversione che propone al popolo di Dio, indica le Opere di misericordia. \u00ab\u00c8 mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordiacorporalee spirituale. Sar\u00e0 un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povert\u00e0 e per entrare sempre di pi\u00f9 nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. [\u2026] Riscopriamo le opere di misericordia corporale[\u2026]. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale[\u2026]. Non possiamo sfuggire alle parole del Signore e in base ad esse saremo giudicati [\u2026]. La sua carne diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga\u2026 per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura. Non dimentichiamo le parole di san Giovanni della Croce: \u201cAlla sera della vita, saremo giudicati sull\u2019amore\u201d\u00bb.<\/p>\n

Pu\u00f2 sorprendere che il riferimento alle Opere si apra con il richiamo alla riflessione; essa si impone, in realt\u00e0, in quanto l\u2019orizzonte culturale nel quale oggi la Chiesa si trova ad esercitare la carit\u00e0 \u00e8 certamente cambiato rispetto a quello in cui l\u2019elencazione delle quattordici Opere ha avuto origine. Esse, cos\u00ec come oggi sono formulate, non si ritrovano nella Scrittura, anche se si possono rintracciarne le origini in Mt25, 31-46, dove il giudice divino esamina le genti su sei azioni verso altrettante categorie di poveri, ed \u00e8 possibile riconoscerne altre fonti in diversi passi biblici (ad es. \u201cseppellire i morti\u201d pu\u00f2 essere collegato con Tb1, 17-18). La sistemazione attuale pu\u00f2 essere fatta risalire al XII-XIV secolo, quando nascono e si diffondono una serie di formule da mandare a memoria, poi riprese dai catechismi post-tridentini come struttura dell\u2019impianto dottrinale per l\u2018istruzione del popolo.<\/p>\n

Le formule mnemoniche, scomparse dagli otto volumi del Catechismo per la vita cristiana, sono state riproposte dal Sinodo dei vescovi del 1977 e dalla successiva esortazione apostolica sulla catechesi, qualora ben comprese e interiorizzate, come \u00absorgente di vita cristiana personale e comunitaria\u00bb. In seguito a tali indicazioni il Catechismo della Chiesa Cattolica<\/em>, cos\u00ec come l\u2019edizione giovanile YouCat<\/em>, hanno riproposto le Opere di misericordia nell\u2019ambito della trattazione del settimo comandamento, come espressione concreta dell\u2019attenzione e dell\u2019amore della Chiesa per i poveri.<\/p>\n

La necessit\u00e0 di un\u2019attualizzazione<\/strong><\/p>\n

La riproposizione delle Opere \u00e8 coincisa con la consapevolezza di una loro necessaria rilettura: esse infatti esprimono – insieme all\u2019esortazione a un atteggiamento di profonda empatia e compassione verso i poveri – una visione essenzialmente \u201cassistenziale\u201d della carit\u00e0 cristiana, che si fa carico dei mali dell\u2019uomo, senza preoccuparsi delle relative cause e senza che l\u2019esistenza di una data povert\u00e0 metta in discussione l\u2019ordine esistente, nel quale \u2013 e spesso dal quale – essa si genera.<\/p>\n

La stessa distinzione tra azioni dirette al corpo e azioni dirette allo spirito appare oggi inadeguata, per le interazioni sempre pi\u00f9 evidenti tra l\u2019una e l\u2019altra sfera della persona umana, che concorrono a determinare le varie povert\u00e0. La nuova comprensione delle Opere che Papa Francesco sollecita va dunque in una duplice direzione: l\u2019allargamento dell\u2019orizzonte e l\u2019approfondimento della comprensione delle dinamiche di ogni situazione. Oltre a ci\u00f2, la considerazione delle Opere deve tener conto del fatto che la misericordia viene insistentemente proposta dal Pontefice come categoria centrale nell\u2019essere e nell\u2019agire della Chiesa. Proprio l\u2019interiorizzazione di tale assunto e la conseguente scelta della misericordia come criterio di fondo della pastorale ecclesiale costituisce il motivo dell\u2019Anno giubilare: \u00abLa Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona. La Sposa di Cristo fa suo il comportamento del Figlio di Dio che a tutti va incontro senza escludere nessuno. Nel nostro tempo, in cui la Chiesa \u00e8 impegnata nella nuova evangelizzazione, il tema della misericordia esige di essere riproposto con nuovo entusiasmo e con una rinnovata azione pastorale. \u00c8 determinante per la Chiesa e per la credibilit\u00e0 del suo annuncio che essa viva e testimoni in prima persona la misericordia. Il suo linguaggio e i suoi gesti devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre\u00bb.<\/p>\n

La pericope giovannea ci guida nella riflessione<\/strong><\/p>\n

La riflessione sulla prime tre Opere, che riguardano tutte bisogni primari della vita umana \u2013 il cibo, l\u2019acqua e i vestiti – ci \u00e8 stata introdotta dalla lettura del racconto giovanneo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. In essa il \u201cdar da mangiare\u201d di Ges\u00f9 alle folle accade secondo una dinamica che vogliamo prendere in considerazione per lasciarci guidare nella riflessione:<\/p>\n