{"id":45330,"date":"2016-02-05T12:29:50","date_gmt":"2016-02-05T10:29:50","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=45330"},"modified":"2016-02-05T12:29:50","modified_gmt":"2016-02-05T10:29:50","slug":"profeti-solidali-e-speranzosi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/profeti-solidali-e-speranzosi\/","title":{"rendered":"Le parole di papa Francesco per il Giubileo della vita consacrata"},"content":{"rendered":"

\"vita-consacrata2015_CMYK.jpg\"<\/a>Da \u201creligioso\u201d anche lui (ossia appartenente alla Compagnia di Ges\u00f9, i gesuiti), Papa Francesco ha parlato dal cuore ai religiosi e religiosi venuti a Roma per il Giubileo della vita consacrata, il 1\u00b0 febbraio in aula Paolo VI. Tant\u2019\u00e8 che non ha letto il discorso che aveva preparato ma ha parlato interamente a braccio.
\nEra anche la conclusione dell\u2019Anno dedicato alla vita consacrata, la quale – ha detto Bergoglio – ha \u201ctre pilastri. Il primo \u00e8 la profezia, l\u2019altro \u00e8 la prossimit\u00e0, e il terzo \u00e8 la speranza\u201d. Ha per\u00f2 cominciato dalla pi\u00f9 \u2018classica\u2019 virt\u00f9 dei monaci: l\u2019obbedienza.
\n\u201cLa perfetta obbedienza \u00e8 quella del Figlio di Dio, che si \u00e8 annientato, si \u00e8 fatto uomo per obbedienza, fino alla morte di croce. Ci sono tra voi uomini e donne che vivono un\u2019obbedienza forte\u201d e dicono: \u201cSecondo le regole devo fare questo, questo e questo. E se non vedo chiaro qualcosa, parlo con il superiore, con la superiora, e, dopo il dialogo, obbedisco\u201d. Questa – ha commentato il Papa – \u201c\u00e8 la profezia, contro il seme dell\u2019anarchia, che semina il diavolo. \u2018Tu che fai?\u2019 – \u2018Io faccio quello che mi piace\u2019. L\u2019anarchia della volont\u00e0 \u00e8 figlia del demonio, non \u00e8 figlia di Dio!\u201d. E a proposito di profezia, essa consiste nel \u201cdire alla gente che c\u2019\u00e8 una strada di felicit\u00e0, di grandezza, una strada che ti riempie di gioia, che \u00e8 proprio la strada di Ges\u00f9. \u00c8 la strada di essere vicino a Ges\u00f9. \u00c8 un dono, \u00e8 un carisma, la profezia, e lo si deve chiedere allo Spirito santo: che io sappia dire quella parola, in quel momento giusto; che io faccia quella cosa in quel momento giusto; che la mia vita, tutta, sia una profezia… Poi l\u2019altra parola \u00e8 la prossimit\u00e0. Uomini e donne consacrate non per allontanarmi dalla gente e avere tutte le comodit\u00e0, no! Per avvicinarmi e capire la vita dei cristiani e dei non cristiani, le sofferenze, i problemi, le tante cose che si capiscono soltanto se un uomo e una donna consacrati diventano prossimo. \u2018Ma, Padre, io sono una suora di clausura, cosa devo fare?\u2019. Pensate a santa Teresa del Bambin Ges\u00f9, patrona delle missioni, che con il suo cuore ardente era prossima, e le lettere che riceveva dai missionari la facevano pi\u00f9 prossima alla gente\u201d.
\nLa scelta della vita consacrata – ha aggiunto – non \u00e8 uno status di vita che mi fa guardare gli altri cos\u00ec [con distacco]. La vita consacrata mi deve portare alla vicinanza con la gente: vicinanza fisica, spirituale, conoscere la gente\u201d. Il Papa \u00e8 quindi tornato su un tema che gli \u00e8 particolarmente caro, quando parla dello stile di vita quotidiana del cristiano, religioso o laico che sia: \u201cSentite bene: non le chiacchiere, il terrorismo delle chiacchiere! Perch\u00e9 chi chiacchiera \u00e8 un \u2018terrorista\u2019 dentro la propria comunit\u00e0, perch\u00e9 butta come una bomba la parola contro questo, contro quello, e poi se ne va tranquillo. Distrugge! Chi fa questo, distrugge. Questa, l\u2019apostolo Santiago [ossia Giacomo, vedi Gc 3,5-10] diceva che era la virt\u00f9 forse pi\u00f9 difficile, la virt\u00f9 umana e spirituale pi\u00f9 difficile da avere: quella di dominare la lingua\u201d. Infine, la speranza, la virt\u00f9 che guarda con fiducia al futuro.
\nE qui Francesco si \u00e8 confidato con l\u2019uditorio: \u201cVi confesso che a me costa tanto quando vedo il calo delle vocazioni, quando ricevo i vescovi e domando loro: \u2018Quanti seminaristi avete?\u2019 – \u2018Quattro, cinque\u2026\u2019. Quando voi, nelle vostre comunit\u00e0 religiose, maschili o femminili, avete un novizio, una novizia, due, e la comunit\u00e0 invecchia, invecchia\u2026. a me questo fa venire una tentazione che va contro la speranza: \u2018Ma, Signore, cosa succede? Perch\u00e9 il ventre della vita consacrata diventa tanto sterile?\u2019. Alcune congregazioni fanno l\u2019esperimento della \u2018inseminazione artificiale\u2019. Accolgono: \u2018Ma s\u00ec, vieni, vieni, vieni\u2026\u2019. E poi i problemi che [nascono] l\u00ec dentro\u2026 No, si deve accogliere con seriet\u00e0! Si deve discernere bene se questa \u00e8 una vera vocazione, e aiutarla a crescere. E credo che contro la tentazione di perdere la speranza, che ci d\u00e0 questa sterilit\u00e0, dobbiamo pregare di pi\u00f9. E pregare senza stancarci\u201d. Con il consueto realismo, ha aggiunto: \u201cPerch\u00e9 c\u2019\u00e8 un pericolo… questo \u00e8 brutto, ma devo dirlo: quando una congregazione religiosa vede che non ha figli e nipoti e incomincia a essere sempre pi\u00f9 piccola, si attacca ai soldi. E voi sapete che i soldi sono lo sterco del diavolo\u2026 E cos\u00ec non c\u2019\u00e8 speranza! La speranza \u00e8 solo nel Signore!\u201d.
\nPer concludere con un grande abbraccio fraterno: \u201cVi ringrazio tanto per quello che fate\u201d, voi \u201cconsacrati, ognuno con il suo carisma!\u201d.<\/p>\n

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