{"id":45101,"date":"2016-01-22T14:08:29","date_gmt":"2016-01-22T12:08:29","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=45101"},"modified":"2016-01-22T14:08:29","modified_gmt":"2016-01-22T12:08:29","slug":"il-nuovo-piano-sociale-in-discussione-dara-le-risposte-che-ci-si-aspettano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-nuovo-piano-sociale-in-discussione-dara-le-risposte-che-ci-si-aspettano\/","title":{"rendered":"Il nuovo Piano sociale in discussione dar\u00e0 le risposte che ci si aspetta?"},"content":{"rendered":"

\"Palazzo-Cesaroni-Consiglio-Regionale-Dell-Umbria-9314-T-cmyk\"<\/a>Il nuovo Piano sociale dell\u2019Umbria prosegue il suo percorso di partecipazione. L\u2019ultimo incontro si \u00e8 tenuto a Terni gioved\u00ec scorso, ed altri se ne terrano in altre citt\u00e0 umbre, fino al 15 febbraio, termine stabilito per la conclusione della fase partecipativa. Nonostante l\u2019impegno e la volont\u00e0 dell\u2019assessore regionale alla coesione sociale e al welfare, Luca Barberini, e gli incontri partecipati dai soggetti interessati sia istituzionali che della della scoiet\u00e0, il Piano non suscita certo l\u2019interesse e il dibattito si registra quando si parla, per esempio, di sanit\u00e0, settore che costituisce la gran parte del bilancio della regione.
\nLe cifre del Piano sociale regionale non sono tali da suscitare grandi aspettative, sia per mancanza di fondi nazionali che regionali, ragion per cui il lavoro certosino, si potrebbe dire, che la Regione sta facendo \u00e8 di utilizzare quanto pi\u00f9 possibile Fondi europei.
\n\u201cI criteri guida individuati dalla Regione per la nuova programmazione sono improntati alla partecipazione, alla trasparenza e alla condivisione perch\u00e9 – ha detto Barberini a Terni crediamo sia questa la strada giusta per la realizzazione in Umbria di politiche sociali sempre pi\u00f9 rispondenti ai bisogni delle famiglie, degli anziani, dei giovani e delle persone con disabilit\u00e0, anche alla luce dei grandi cambiamenti economici e sociali che hanno investito negli ultimi anni la comunit\u00e0 regionale e che impongono nuove risposte\u201d.
\nL\u2019assessore ha quindi ricordato le finalit\u00e0 del Piano: \u201cil perseguimento del principio di equit\u00e0; l\u2019affermazione della centralit\u00e0 della persona attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla definizione di progetti personalizzati e il coordinamento degli attori sociali in un sistema a rete aperto e flessibile; la responsabilizzazione dei cittadini mediante servizi e interventi sociali di tipo cooperativo orientati alla produzione di un valore pubblico; la definizione di un rinnovato protagonismo degli enti territoriali e dei Comuni in primo luogo\u201d.
\nDi fatto il Piano sociale dovr\u00e0 dare risposte alle famiglie, agli anziani, ai giovani e alle persone con disabilit\u00e0. Le famiglie in povert\u00e0 assoluta (1 milione e 470mila in Italia nel 2014 secondo il rilevamento Istat che non offre per\u00f2 dati regionali) e a quelle in povert\u00e0 relativa, che hanno consumi sotto la media e che in Umbria sono l\u20198% delle famiglie (30.500 nuclei) alle quali vanno aggiunte le 19mila che sono \u201cquasi povere\u201d.
\nI dubbi sull\u2019efficacia del Piano sociale sono diffusi tra gli operatori, e per vari motivi, non ultimo la burocrazia che devono affrontare i cittadini e gli operatori nel sociale, tale per cui chi non rientra nei criteri previsti non pu\u00f2 accedere ai servizi o ai benefici, e pu\u00f2 sentirsi dire, caso estremo ma reale, \u201csei troppo povero, non rientri in questo provvedimento\u201d.
\nNell\u2019incontro ternano l\u2019assessore ha evidenziato come il nuovo Piano punti al potenziamento delle Zone sociali che favoriscono una conoscenza pi\u00f9 approfondita delle difficolt\u00e0 dei cittadini e una rilevazione diretta e una capacit\u00e0 di intervento il pi\u00f9 corrispondente possibile alla realt\u00e0 e alle esigenze dei territori: \u201cIn Umbria – ha detto \u2013 \u00e8 stata costruita una rete di assistenza con una forte integrazione sociosanitaria per sostenere le persone pi\u00f9 in difficolt\u00e0 e che ha retto malgrado la crisi. L\u2019obiettivo \u00e8 di mettere in campo una programmazione che non lasci indietro nessuno, tenga conto delle esigenze delle fasce pi\u00f9 deboli attivando strumenti nuovi che saranno per la prima volta finanziati con le risorse comunitarie del Fondo sociale Europeo, che portano in Umbria 55 milioni di euro, nonch\u00e8 con le risorse stanziate dal governo centrale\u201d.
\nBarberini ha ricordato che il Piano sociale sar\u00e0 integrato con il Piano sanitario regionale per la stesura del quale si avvieranno al pi\u00f9 preso i lavori.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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