{"id":4472,"date":"2005-05-13T00:00:00","date_gmt":"2005-05-13T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4472"},"modified":"2021-12-02T19:02:24","modified_gmt":"2021-12-02T17:02:24","slug":"santa-croce-agli-ortodossi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/santa-croce-agli-ortodossi\/","title":{"rendered":"Santa Croce agli ortodossi"},"content":{"rendered":"

I primi ortodossi ad essere presenti a Perugia sono stati i greci, gli studenti greci che venivano a studiare medicina negli anni ’70 quando le loro facolt\u00e0 erano a numero chiuso. Ci sono stati anni in cui i greci che studiavano nella nostra citt\u00e0 erano circa 15\/16 mila. Poi sono venute o si sono formate le famiglie ed hanno costituito una comunit\u00e0 diffusa nel territorio.<\/p>\n

Questa comunit\u00e0 tuttora esistente e con una sua vitalit\u00e0 sociale e religiosa, si ritrova con continuit\u00e0 a periodi fissi, almeno mensili, a pregare e a celebrare le proprie liturgie. Inizialmente, l’idea di una assistenza religiosa ai greci di Perugia, appartenenti alla Chiesa ortodossa, \u00e8 venuta ad un prete cattolico, don Paolo Barrera di Torino, il quale aveva chiesto e ottenuto la facolt\u00e0 di celebrare la messa in rito latino e in rito bizantino di lingua greca.<\/p>\n

Per alcuni anni le cose sono andate avanti cos\u00ec e posso ricordare un anno in cui ho dovuto io stesso celebrare una breve cerimonia che vagamente ricalcava la processione del vangelo della risurrezione con il canto del Crist\u00f2s anesti<\/em> (Cristo \u00e8 risorto) e l’accensione delle candele nella piazza. Queste liturgie si celebravano nella Chiesa dell’Universit\u00e0, nella piazza omonima, e non vi era ombra di proselitismo, ma solo desiderio di servizio verso dei fratelli che condividono la stessa fede e celebrano gli stessi sacramenti. In seguito la Chiesa ortodossa in Italia \u00e8 riuscita a provvedere con propri sacerdoti che sono venuti da Roma, da Venezia, da Bari.<\/p>\n

Il pi\u00f9 presente e conosciuto non solo dai greci, ma anche dai cattolici, \u00e8 stato l’archimandrita Polikarpos Stavropoulos, ora vicario del metropolita Gennadios Zervos. Egli ha avuto sempre una cura particolare per la Comunit\u00e0 greca in Perugia ed ha avuto l’occasione di stringere contatti ecumenici con i vescovi perugini e con il Centro ecumenico.<\/p>\n

Tutto questo per dire che c’\u00e8 una storia a monte della manifestazione che si compie sabato prossimo, alle ore 17, in via Benincasa (una traversa di via dei Priori). L’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti consegner\u00e0 le chiavi della chiesa di Santa Croce, restaurata, al metropolita Gennadios Zervos, rappresentante in Italia del patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Il primo parroco della comunit\u00e0 che officier\u00e0 la chiesa sar\u00e0 l’attuale parroco Evangelos Ifantidis, un giovane sacerdote che studia teologia in una facolt\u00e0 pontificia a Roma.<\/p>\n

Il gesto della consegna di una chiesa agli ortodossi, (nell’intenzione di mons. Chiaretti che sia per tutti gli ortodossi), \u00e8 certamente un gesto storico e simbolico, che rappresenta con segni e gesti concreti, il nuovo clima che si \u00e8 determinato nel grande mondo della cristianit\u00e0, segno di riconciliazione e di riscoperta della comunione nella fede e nella carit\u00e0.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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