{"id":4456,"date":"2005-05-06T00:00:00","date_gmt":"2005-05-06T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4456"},"modified":"2021-12-02T19:02:24","modified_gmt":"2021-12-02T17:02:24","slug":"un-viaggio-durato-4-anni-ora-conosco-la-mia-diocesi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-viaggio-durato-4-anni-ora-conosco-la-mia-diocesi\/","title":{"rendered":"Un viaggio durato 4 anni ‘Ora conosco la mia diocesi’"},"content":{"rendered":"

Ha bussato alla porta di ogni parrocchia, anche la pi\u00f9 piccola, ed ora, dopo quattro anni pu\u00f2 dire d’averle incontrate tutte, e di ciascuna di aver conosciuto i volti e i cuori di coloro, preti laici e religiosi, che le animano, tanto da fargli dire di aver trovato una Chiesa viva. L’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti, aveva annunciato la visita pastorale alle circa 150 parrocchie dela diocesi il 31 maggio 2001, festa della visitazione di Maria, con una lettera pastorale dal titolo ‘Verr\u00f2 a farvi visita’ e quattro mesi dopo, il 2 settembre 2001 festa della Madonna delle Grazie, il Vescovo arrivava con la formale indizione della visita pastorale. ‘Verr\u00f2 presto a visitarvi – scriveva mons. Chiaretti nella lettera. L’apostolo Paolo diceva a Barnaba, suo compagno di fatiche apostoliche: ‘Torniamo a visitare i fratelli in tutte le citt\u00e0 dove abbiamo annunciato la parola del Signore per vedere come stanno (At. 15,36)’. Anch’io faccio come Paolo e Barnaba e vengo a trovarvi nelle vostre parrocchie e centri pastorali per vedere ‘come state’ quanto a vita cristiana, quali siano i vostri bisogni spirituali pi\u00f9 urgenti, quali le iniziative per farvi fronte’. La visita \u00e8 iniziata il 14 ottobre 2001 con la parrocchia di Castiglione del Lago e con la zona pastorale Trasimeno ‘ pievese, per concludersi, dopo aver percorso le otto zone in cui \u00e8 articolata la diocesi, nel mese di aprile 2005 con la zona pastorale 1 (parrocchie della citt\u00e0). Sono stati quattro anni di impegno incessante, anche gravoso per il Vescovo che ora pu\u00f2 ripetere, con motivato compiacimento: ‘Ora conosco veramente la mia diocesi avendola percorsa passo passo, avendo incontrato ogni realt\u00e0 che vi esiste, avendo verificato i fermenti promettenti che vivono in ciascuno delle stesse realt\u00e0, accanto agli inevitabili problemi che ci impegneremo ad affrontare e risolvere’. Il Vescovo ha costantemente affermato che la sua presenza non era da intendersi come l’adempimento di dovere, ma piuttosto come il desiderio del Padre di essere vicino ai suoi figli per conoscerne aspirazioni ed esigenze e trovare insieme la strada per il loro possibile, adeguato e costruttivo soddisfacimento. Mons. Chiaretti ha molto insistito ovunque sulla opportunit\u00e0 di una organizzazione della pastorale che vada al di l\u00e0 dei tradizionali confini parrocchiali e che favorisca la nascita e la funzionalit\u00e0 delle unit\u00e0 pastorali. Ha molto apprezzato gli sforzi fatti per incamminarsi su questa direttrice gi\u00e0 nella visita pastorale. Al Vescovo \u00e8 stato chiesto di conoscere le sue percezioni sulla vita delle singole comunit\u00e0. Mons. Chiaretti si \u00e8 riservato di provvedere dopo adeguata riflessione ed elaborazione complessiva degli elementi raccolti. \u00c8 possibile che gi\u00e0 nel prossimo Convegno pastorale diocesano il Vescovo possa far conoscere le prime conclusioni. \u00c8 altrettanto possibile che gli elementi rilevati possano costituire materia di lavoro nell’annunciato Sinodo diocesano. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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