{"id":4426,"date":"2005-04-22T00:00:00","date_gmt":"2005-04-22T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4426"},"modified":"2021-12-02T19:02:25","modified_gmt":"2021-12-02T17:02:25","slug":"lunga-vita-a-papa-benedetto-xvi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/lunga-vita-a-papa-benedetto-xvi\/","title":{"rendered":"Lunga vita a Papa Benedetto XVI"},"content":{"rendered":"
Perugia – Citt\u00e0 della Pieve. Condividiamo le preoccupazioni di papa Ratzinger e collaboriamo per rinnovare la ChiesaIl nuovo Papa \u00e8 il cardinale Joseph Ratzinger, che ha assunto il nome di Benedetto XVI. A lui la devota filiale piena fedelt\u00e0 della Chiesa perugino-pievese. Per cogliere i suoi intendimenti occorre rifarsi agli interventi fatti in abbondanza nei giorni della Pasqua sino al discorso ai cardinali prima di entrare in conclave. Emerge una preoccupazione condivisa all’interno della Chiesa: quella del ‘restauro’ d’un capolavoro ‘ la Chiesa di Cristo, appunto ‘ che il tempo e le vicende hanno deturpato, causando ‘macchie e rughe’ come diceva l’apostolo Paolo. Una Chiesa ‘stanca’, soprattutto in Europa, che ha bisogno d’un rinnovamento nella piena fedelt\u00e0 alla parola del Signore. Ed anche una societ\u00e0 ‘disorientata’, che non ha punti di riferimento per distinguere il bene dal male e soffre per la dittatura d’un relativismo devastante. A ben guardare non c’\u00e8 diversit\u00e0 tra il programma di Giovanni Paolo II, che ha proposto con forza una nuova evangelizzazione per rifare il ‘tessuto cristiano delle comunit\u00e0 ecclesiali’ e, di conseguenza, rifare il ‘tessuto cristiano della societ\u00e0 umana’: \u00e8 la priorit\u00e0 delle priorit\u00e0, che urge dovunque. \u00c8 nella Chiesa, quindi, che urge il lavoro di rinnovamento, viste le tendenze a ridurla ad una lobby etico-sociale con la perdita del punto focale del mistero cristiano che \u00e8 Ges\u00f9 Cristo, o a considerarla una ‘religione civile’ buona per tutte le occasioni, per credenti e miscredenti. In buona sostanza quell’invito ad aprire senza paura le porte a Cristo, che fu di Giovanni Paolo, \u00e8 anche l’invito di Benedetto, che sapr\u00e0 ripeterlo con la chiarezza e la forza che gli \u00e8 propria. Ma a far capire gli intenti del nuovo Papa \u00e8 anche il nome inatteso che egli ha assunto, Benedetto XVI, in continuit\u00e0 con l’opera di quel Benedetto XV che defin\u00ec ‘inutile strage’ la prima guerra mondiale; a lui gli stessi musulmani dedicarono un monumento in Turchia. Per superare il contrasto tra Italia e Santa Sede Benedetto XV propose ‘ come testimonia nelle sue memorie il plenipotenziario Carlo Monti ‘ di rinunciare a possedimenti territoriali purch\u00e9 alla Santa Sede fosse riconosciuta dall’Italia e dal consesso delle nazioni piena indipendenza e libert\u00e0 di collegamento con le chiese di tutto il mondo. Piace ricordare a questo punto, a testimonianza dell’apprezzamento della sua opera a favore della pace, e della sua definizione della guerra come ‘inutile strage’, l’erezione d’una edicola commemorativa alla Madonna della Pace tuttora esistente in San Martino di Tisciano, tra Castel Rigone e Lisciano Niccone, da parte del parroco di allora, don Mario Cavicchi, che ne ebbe poi fastidi dal potere politico. A questo campione di pace e di solidariet\u00e0 con le vittime della guerra, osteggiato dai potenti del tempo, il nuovo Papa ha voluto espressamente collegarsi per dire in che direzione intenda muoversi. Ed \u00e8 una direzione che gi\u00e0 conosciamo. Piace infine quel nome Benedetto, che fu proprio d’un umbro legato alla cristianizzazione dell’Europa nell’et\u00e0 feudale: ed anche questo \u00e8 tema particolarmente caro a papa Ratzinger come lo fu a papa Wojtyla. ‘ Giuseppe ChiarettiSpoleto-Norcia. Il nuovo Papa \u00e8 l’antico maestro che ci ha introdotto nella rinnovata teologia conciliareIl nuovo Papa \u00e8 l’antico maestro che ci ha introdotto nel rinnovamento della teologia del Vaticano II: ‘Introduzione al cristianesimo’ che nacque dal Rettore dell’Universit\u00e0 come frutto del lavoro estivo con gli studenti di ogni facolt\u00e0 per presentare Ges\u00f9, \u00e8 ancora un modello di dialogo nella sintesi dottrinale con cui affascinare i giovani interlocutori. Il ‘nuovo popolo di Dio’, che alla riflessione sulla Chiesa del Vaticano II d\u00e0 lo spessore della tradizione e il supporto dei Padri, avvi\u00f2 un metodo teologico che ci ha formato. Divenuto Pontefice, la scelta del nome di Benedetto riafferma le radici cristiane dell’Europa. Il Santo umbro, padre dei monaci, fu voluto Patrono principale d’Europa da Paolo VI, il papa che volle cardinale il teologo Joseph Ratzinger, cui aveva affidato la grande arcidiocesi di Monaco. Celebrando a Norcia il ritorno dei Benedettini presso la casa natale del grande Patriarca, il 21 marzo 2003, il Porporato dedic\u00f2 l’intera omelia alla similitudine evangelica della vite e i tralci, spiegando che il contenuto del monachesimo, ma anche l’anima pi\u00f9 profonda della Chiesa, \u00e8 l’unione con Dio. Il monosillabo latino Pax identifica ogni presenza benedettina nel mondo. La scelta del Pontefice di assumere da Papa il nome del Pontefice pi\u00f9 dimenticato del ventesimo secolo \u00e8 come rilanciare il grido di Benedetto XV che, in mezzo agli entusiasmi dei nazionalismi interventisti, stigmatizz\u00f2 la Prima Guerra Mondiale come ‘inutile strage’. ‘L’umile lavoratore della vigna del Signore’, come si \u00e8 definito Papa Benedetto dalla loggia di S. Pietro avviando il suo Ministero, lo abbiamo conosciuto per 24 anni a Roma, affiancato con silenziosa efficace sapienza all’indimenticabile Papa Giovanni Paolo, contribuendo con il suo equilibrio e la grande dottrina a fare grande un Pontificato. La Chiesa che dette i natali a San Benedetto si rallegra che il nuovo Vicario di Cristo abbia voluto, fin dal primo gesto del Pontificato, riannodare il futuro della Chiesa nel terzo millenio, alla santa radice del monachesimo e alla nostra tradizione umbra. ‘ Riccardo FontanaAssisi – Nocera – Gualdo. Ad Assisi trovava un rifugio per pregare e scrivere in solitudineLa nomina di un nuovo papa per i credenti \u00e8 sempre evento e dono. \u00c8 un evento perch\u00e9 la Chiesa ha una guida sicura e autorevole. Dopo Giovanni Paolo II, il ‘totus tuus’, a succedergli \u00e8 stato chiamato proprio un suo fedelissimo e prezioso collaboratore. Anche Benedetto XVI continuer\u00e0 a servire Cristo e l’umanit\u00e0 con la stessa passione e con lo stesso ardore di chi l’ha preceduto. \u00c8 dono di Dio, perch\u00e9 il nuovo papa, anche se la sua elezione nasce dalla fiducia del Collegio cardinalizio, in realt\u00e0 \u00e8 stato scelto dallo Spirito santo. il suo nome era gi\u00e0 scritto. \u00c8 lui il card. Joseph Ratzinger, ora Benedetto XVI, la persona che Dio ha voluto per questo nostro tempo, per il bene della Chiesa e del mondo. Ci \u00e8 stato dato un papa, che pur umile e mite per indole, \u00e8 forte e chiaro nelle sue idee e non \u00e8 poco in un tempo in cui la babele della confusione sembra voler dominare e quasi imporsi. Una persona, che pur consapevole dell’enorme responsabilit\u00e0 che \u00e8 caduta nelle sue spalle, si \u00e8 presentata mostrando una straordinaria fiducia. \u00c8 la serenit\u00e0 che nasce dalla fede, propria di chi conta non tanto nelle sue forze quanto sull’azione onnipotente di Dio e sulla collaborazione di tutti i discepoli di Cristo e degli uomini di buona volont\u00e0. Riflettendo sulla sua vita – ho avuto la fortuna di conoscerlo durante il Vaticano II quando giovane sacerdote era il teologo di fiducia del card. Frings, arcivescovo di Colonia – ai grandi servizi che ha svolto come docente, parroco, vescovo e cardinale ho ammirato, quasi inchinandomi, il modo con cui Dio prepara i successori di Pietro. L’azione di Dio \u00e8 sempre al di sopra di noi e sa scrivere cose stupende e inimmaginabili. Sono particolarmente lieto che abbia scelto il nome di Benedetto, il santo che con san Francesco ha creato l’originalit\u00e0 e la specificit\u00e0 di questa nostra regione e come vescovo di Assisi non posso dimenticare il pontificale che ha tenuto durante il centenario di Santa Chiara e i suoi frequenti ‘rifugi’ presso le Clarisse cappuccine tedesche di Santa Croce, dove, nel silenzio e nella preghiera, attendeva alla stesura di importanti documenti. Nell’innalzare a Dio una gioiosa e sentita preghiera di ringraziamento, c’\u00e8 in tutti noi il dovere di amarlo e di seguirlo con piena fiducia e totale disponibilit\u00e0. Si serve Cristo amando la sua Chiesa e Colui che \u00e8 stato chiamato a condurla e guidarla. ‘ Sergio GorettiGubbio. Una sapiente e coraggiosa guida della santa ChiesaGrati a Dio per il dono fatto alla Chiesa e al mondo per la vostra elezione, con l’Eucaristia offerta subito questa mattina per Vostra Santit\u00e0, abbiamo voluto esprimere, con affetto filiale, la nostra pi\u00f9 fervida preghiera perch\u00e9 il Signore, che vi ha scelto, vi colmi di tutti i suoi doni; esprimiamo inoltre la nostra devota e sincera fedelt\u00e0 alla vostra sapiente e coraggiosa guida della santa Chiesa, in comunione fraterna con il Collegio Episcopale che si stringe insieme intorno al suo Capo, il successore di Pietro. Ai nostri sentimenti si uniscono sacerdoti, diaconi, seminaristi, religiosi, e fedeli laici della Diocesi. ‘ Mario Ceccobelli’ Pietro BottaccioliTerni-Narni-Amelia. Per gli umbri \u00e8 motivo di gioia la scelta di Ratzinger di chiamarsi BenedettoLa rapidit\u00e0 e la forte unione con cui i cardinali riuniti in conclave hanno donato alla Chiesa il successore di Pietro – afferma il vescovo diocesano mons. Vincenzo Paglia – sono per tutti fonte di gioia e di gratitudine al Signore Risorto. Ognuno di noi si unisce da subito alla bella definizione che il Papa offre dell’identit\u00e0 del discepolo di Ges\u00f9: ‘umile lavoratore nella vigna del Signore’. Con emozione e commozione ho ascoltato da San Pietro la domanda del Papa di pregare per lui e invito cos\u00ec tutta la diocesi a rivolgere al Signore la nostra preghiera perch\u00e9 Benedetto XVI sia sostenuto e guidato nel suo ministero. La scelta del nome ci ricorda – sottolinea il Presule ternano – il Papa Benedetto XV che fu pastore della Chiesa negli anni difficili della guerra, definita gi\u00e0 allora ‘inutile strage’. Per noi umbri \u00e8 motivo di particolare gioia il fatto che San Benedetto da Norcia affondi le sue radici nella nostra terra e da qui abbia iniziato la sua opera di fondatore del monachesimo occidentale. Benedetto, patrono d’Europa, sosterr\u00e0 il pontefice nel suo impegno per confermare l’Europa nelle sue radici cristiane e nella sua vocazione alla pace. Joseph Ratzinger \u00e8 uomo del Concilio e proprio stamani ha ricordato, durante la sua prima omelia con i cardinali elettori, il Concilio Vaticano II come ‘bussola’ per orientarsi nel terzo Millennio. Ancora commosso per l’elezione del Papa non posso non ricordare in questo momento il mio ultimo incontro col cardinal Ratzinger in occasione della trattativa tra i lavoratori ternani e i vertici della multinazionale Thyssen-Krupp. Grazie alla sua nazionalit\u00e0 il nostro nuovo Papa aveva ben presente la difficolt\u00e0 e le implicazioni concrete della situazione; in quell’occasione volle augurarmi buon lavoro auspicando una soluzione positiva per tutti i lavoratori e le loro famiglie. Siamo consapevoli e felici del fatto che sia stato scelto un uomo che ha sempre espresso, nella sua vita, un grande amore per la Chiesa e una profonda capacit\u00e0 di comprensione del mondo moderno. Sono certo che Benedetto XVI sapr\u00e0 essere il Papa che la Chiesa e il Mondo attendevano per l’inizio del terzo millennio. ‘ Vincenzo PagliaCitt\u00e0 di Castello. ‘Ho conoscuto la sua grande comprensione verso i sacerdoti in difficolt\u00e0’ A nome mio personale e dell’intera diocesi di Citt\u00e0 di Castello esprimo la grande gioia per la scelta che i Cardinali, illuminati dello Spirito santo, hanno fatto nell’eleggere, come successore di Giovanni Paolo II, il card. Joseph Ratzinger. Una gioia, questa, condivisa unanimemente dai sacerdoti della diocesi, riuniti nella mattinata di oggi presso il Seminario vescovile per il Ritiro mensile. Quanto prima invier\u00f2 personalmente a Sua Santit\u00e0 Benedetto XVI un telegramma in cui, oltre alle felicitazioni, esprimer\u00f2: la riconoscenza al Signore per averci donato un degno successore di Pietro, la gioia, l’affetto e soprattutto la fedelt\u00e0 al suo Magistero, assieme all’assicurazione della costante e quotidiana preghiera, come lui stesso ieri ha chiesto dalla Loggia delle Benedizioni. Certamente abbiamo un Papa che conosce molto bene il gregge affidatogli. Non possiamo dimenticare la sua ventennale e stretta collaborazione con Giovanni Paolo II, che gli \u00e8 valsa l’appellativo di ‘architrave’ di quel pontificato per quanto concerne i problemi della Fede e della fedelt\u00e0 al Magistero. Per averlo conosciuto personalmente, posso testimoniare che Benedetto XVI \u00e8 senza dubbio una persona s\u00ec forte e di grande personalit\u00e0, ma allo stesso tempo gentile e affabile nel tratto e molto umano e dolce nel parlare. La mia conoscenza personale \u00e8 dovuta al fatto di aver operato per cinque anni nella Commissione per l’esame delle richieste dei sacerdoti di dispensa dal ministero, presso il Dicastero della Congregazione della Fede. In questo contesto ho avuto con lui molti incontri, nei quali ho potuto toccare con mano la sua grande considerazione per l’umanit\u00e0 dei sacerdoti. Sono stato poi presente in Vaticano alla sua nomina a Cardinale, in quanto assieme a lui c’erano altri carissimi amici, tra i quali il card. Bernardin Gantin, suo predecessore nell’incarico di Decano del Collegio cardinalizio. Ed \u00e8 proprio per questa conoscenza personale che per due volte, negli anni passati, l’ho invitato a presiedere la solenne celebrazione dei nostri santi Patroni, ma gli impegni, sempre numerosissimi, glielo avevano impedito. Posso dire di essere veramente felice di avere questo nuovo Sommo Pontefice. ‘ Pellegrino Tomaso RonchiOrvieto-Todi. Dopo essere stato un ottimo stopperora \u00e8 chiamato a fare il regista. Il Signore lo assistaUn nome. Una garanzia. E in questo momento di euforia, ma anche di una certa confusione, c’\u00e8 bisogno di tanta garanzia, di sicurezza. Lo Spirito santo far\u00e0 sicuramente il resto: ci far\u00e0 capire il grande dono che ci ha fatto. Mi viene in mente un’immagine calcistica. Nella squadra di Wojtyla il card. Ratzinger ha fatto ottimamente lo stopper; ha difeso egregiamente. Ora sapr\u00e0 fare il regista con tutta l’eleganza, la fantasia e la creativit\u00e0 di cui ha bisogno oggi la Chiesa. Il grande sant’Agostino, a cui spesso il nostro Papa si \u00e8 ispirato, sapr\u00e0 indicargli le nuove strade per condurre il gregge del terzo Millennio. Che il Signore gli dia tanta serenit\u00e0 e salute.’ Giovanni Scanavino E’ tata per me una grande gioia apprendere che i sigg. cardinali ispirati dallo Spirito santo di Dio, hanno eletto Sommo Pontefice l’Em.mo sig. cardinale Giuseppe Ratzinger, che ha assunto il nome di Benedetto XVI. Avevo desiderato questa designazione: sono convinto che il nuovo pontefice continuer\u00e0 e completer\u00e0 l’opera grande svolta dal suo predecessore S.S. Giovanni Paolo II di veneratissima memoria. Rimettendomi a quanto avrebbe deciso lo Spirito santo avevo pregato perch\u00e8 questa veneratissima persona fosse eletto Pontefice. Desidero ricordare che nel 1985 il card. Ratzinger, aderendo al mio invito, fu mio ospite ad Orvieto e presiedette la celebrazione del ‘Corpus Domini’, rivolgendoci la sua preziosa Parola nell’omelia della solenne concelebrazione eucaristica nel nostro Duomo. Ringraziamo il Signore. E preghiamo il Signore che lo assista e lo guidi. Potr\u00e0 contare sulla nostra preghiera e certamente lo aiuter\u00e0 il veneratissimo Giovanni Paolo II, che \u00e8 accanto al Signore Ges\u00f9. Viva il Papa! ‘ Decio Lucio GrandoniFoligno. Dopo la mestizia ecco la gioia. Lunga vita a Benedetto XVIDopo la mestizia per la malattia e la dipartita del Papa Giovanni Paolo II, ecco esplodere nel popolo cristiano e non cristiano la gioia per la nomina del nuovo Papa Benedetto XVI. Non dimenticheremo Giovanni Paolo II per tanti motivi: \u00e8 stato il Papa delle comunicazioni sociali, delle missioni, ha raggiunto ogni continente e dappertutto ha portato il Vangelo della speranza e della consolazione. Ognuno di noi l’ha sentito come amico e compagno di viaggio, guida sicura nella gioia e nella sofferenza. L’uomo di fede che della fedelt\u00e0 al Credo ha fatto lo scopo della vita. Non lo dimenticheremo a Foligno. Due volte ci ha visitato, nella gioia della preghiera alla Beata Angela e nelle angustie del terremoto del 1997. La sua parola ci ha edificato e consolato. Insieme al riconoscente ricordo del Papa defunto ci apriamo, tuttavia, al dono del Papa nuovo. Di cuore ringraziamo il Buon pastore per avercelo dato e per averci regalato lui, la sua figura di pastore esperto della volont\u00e0 di Dio. Vogliamo rassicurare il nuovo Papa della nostra preghiera costante e fervorosa quella preghiera che per prima cosa Egli ha chiesto a tutti noi nel suo primo apparire, da Papa, alla Loggia di S. Pietro. Lunga vita al Papa Benedetto XVI. ‘ Arduino BertoldoNorcia. Evoc\u00f2 san Benedetto che affronta TotilaLa storica visita di RatzingerNorcia ha conosciuto il nuovo Papa in occasione dei festeggiamenti benedettini del 2003. L’intervento pi\u00f9 atteso dei festeggiamenti, quello dell’allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, se si considera il tempo travagliato: si parlava infatti di un imminente attacco delle forze anglo-americane all’Iraq. Le dichiarazioni di Joseph Ratzinger ‘ di cui tutti ‘oggi’ sappiamo la devozione al Santo di Norcia ‘ in merito alla questione della pace non furono molte, come in molti si sarebbero aspettati; poche parole ma decise, incisive. Nella Sala dei Quaranta del Palazzo comunale, ricevuto dal sindaco Alberto Naticchioni, proprio il 21 marzo, giorno della memoria del protettore d’Europa, aveva esordito: ‘A me fa sempre molta impressione l’episodio in cui San Benedetto incontra il barbarico e sanguinario Totila, principe dei Goti, e con la sua dignit\u00e0 e la sua grandezza riesce a trasformare almeno per un momento questo personaggio cos\u00ec violento che aveva a disposizione grandi eserciti. In questo particolare momento di guerra, ognuno di noi deve avere la stessa forza e la stessa grandezza d’animo di Benedetto e preghiamo affinch\u00e9 il Signore ce la conceda’. Sempre nella stessa mattina, il cardinale Ratzinger aveva poi presieduto il solenne Pontificale nella Basilica benedettina, al fianco dell’arcivescovo mons. Riccardo Fontana e di una vasta parte del clero diocesano e religioso del territorio. E proprio durante l’omelia, aveva proferito ‘Ascolta e porgi l’orecchio ai miei detti: \u00e8 questa la prima frase della Regola di San Benedetto tratta dal libro dei Proverbi della letteratura sapienziale dell’Antico Testamento. \u00c8 in questa frase che si riassume la visione biblica della storia umana, e san Benedetto ne completa e spiega il senso. Il Santo di Norcia, infatti, ha messo in pratica con i suoi insegnamenti ci\u00f2 che questo imperativo vuol significare al mondo: insegnare l’arte di essere uomo, mostrare la strada della buona vita’. Inoltre, Ratzinger aveva ricordato: ‘Sentiamo Cristo nella saggezza dei Santi, e san Benedetto \u00e8 un esempio da seguire’. ‘Il fragore delle grandi acque della saggezza – aveva poi continuato – risuona nella sua sapiente Regola, scuola di vita in cui si impara ad essere uomo. Ci sono al mondo molti maestri falsi: seguirli \u00e8 sbagliato. Per questo – ha invitato infine – l’uomo deve ascoltare il vero Maestro’. Il Prefetto aveva poi concluso la sua ‘visita’, nel capoluogo della Valnerina, con la benedizione inaugurale nella biblioteca del monastero benedettino di S. Maria Sedes Sapientiae.Eleonora Rizzi<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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