{"id":44170,"date":"2015-11-03T19:51:10","date_gmt":"2015-11-03T17:51:10","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=44170"},"modified":"2015-11-03T19:51:11","modified_gmt":"2015-11-03T17:51:11","slug":"cose-che-nota-soltanto-gesu","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/cose-che-nota-soltanto-gesu\/","title":{"rendered":"Cose che nota soltanto Ges\u00f9"},"content":{"rendered":"

\"MESSALE<\/a>“Non ci rendiamo conto di quanto siamo presuntuosi e di quanto l\u2019orgoglio spirituale ci conduca sottilmente a voler costruire da noi stessi la santit\u00e0\u201d. Queste parole provengono da un preziosissimo libro suggeritoci circa un anno fa da don Mauro Salciarini, nostro ex parroco e ora direttore spirituale del Seminario regionale umbro. Il libro \u00e8 La via dell\u2019imperfezione<\/em> di Andr\u00e9 Daigneault, editrice Effat\u00e0. In questa XXXII domenica del tempo ordinario le letture sono orientate, come sempre, a farci entrare di pi\u00f9 nella logica di Dio. Nella prima lettura ascolteremo l\u2019episodio in cui il profeta Elia viene inviato da una vedova in un periodo di siccit\u00e0 e quindi di scarsit\u00e0 di cibo. Il Signore dice ad Elia: \u201c\u00c0lzati, va\u2019 a Sarepta di Sidone; ecco, io l\u00e0 ho dato ordine a una vedova di sostenerti\u201d. Non credo siamo i soli a stupirci che in un momento di carestia la persona incaricata di dare sostentamento all\u2019uomo di Dio sia una vedova, ovvero la persona meno in grado di poterlo fare. Sarebbe stato pi\u00f9 comprensibile vederci presentare un uomo ricco, straniero o ebreo, ma una vedova era la persona meno importante, la pi\u00f9 povera che si potesse immaginare all\u2019epoca. E infatti non aveva pi\u00f9 cibo nemmeno per s\u00e9 e per suo figlio. Poi sappiamo cosa \u00e8 successo, \u201cl\u2019olio nell\u2019orcio e la farina nella giara non sono finiti\u201d. Per di pi\u00f9 il racconto prosegue dicendo che il figlio della vedova si ammala, muore e il profeta intercede ottenendo la sua risurrezione. Questo \u00e8 ci\u00f2 che Dio fa quando trova persone che si fidano e aspettano solo da Lui ogni bene. \u00c8 la \u201cfede-nonostante\u201d di cui parlavamo due domeniche fa. Nel Vangelo, Ges\u00f9 ci mette nuovamente in guardia: stavolta i due pericoli sono la vanit\u00e0 e l\u2019ipocrisia. In entrambi i casi la pratica religiosa \u00e8 ostentata, resa evidente; nel primo atteggiamento questo porta ad avere onore, dunque a soddisfare il desiderio di ingrandire se stessi, e porta a guardare gli altri dall\u2019alto in basso. In questa posizione Dio diventa quasi un intralcio, a meno che non sia un motivo di vanto. Nel secondo, ostentare la devozione \u00e8 finalizzato a nascondere un comportamento inaccettabile; nella fattispecie si tratta di compiere ingiustizie e soprusi nei confronti dei deboli e dei bisognosi. \u00c8 ovvio, d\u2019altronde, se guardiamo gli altri dall\u2019alto in basso, che le loro istanze e i bisogni che hanno saranno meno importanti dei nostri, dunque \u00e8 logico che non venga dato loro aiuto.<\/p>\n

Nella lingua della Bibbia<\/strong> la parola \u201cpeccato\u201d \u00e8 correlata etimologicamente con il \u201cbersaglio mancato\u201d: l\u2019uomo che pecca \u00e8 chi non ha centrato l\u2019obiettivo. I due atteggiamenti descritti da Ges\u00f9, e attribuiti agli scribi, sono due esempi concreti di questo: se si mira all\u2019io e al suo bisogno di essere consolidato, il bersaglio \u00e8 completamente mancato. Si punta all\u2019esteriorit\u00e0 e a come si appare, il resto \u00e8 una semplice (ma drammatica) conseguenza. Poi Ges\u00f9 si mette nuovamente a sedere e a guardare. Ecco nuovamente Ges\u00f9 che, appena finito di insegnare, continua a sedere accanto a noi. Stavolta sembra davvero attratto da ci\u00f2 che sta osservando, come uno che sta apprendendo qualcosa di nuovo. Si manifesta cos\u00ec l\u2019atteggiamento di Dio, teneramente abbassato verso di noi; e ci\u00f2 che attira la sua attenzione \u00e8 una vedova. Nonostante la distanza di tempo che separa la vedova di Zarepta da questa, la condizione vedovile non \u00e8 affatto cambiata. Le vedove non vedevano riconosciuti i loro diritti, nemmeno quello di mantenere la propria casa, salvo nel caso in cui avessero pagato profumatamente coloro che avrebbero dovuto tutelarle. Addirittura si arrivava a casi di vero e proprio parassitismo di scribi ed esperti della legge che sfruttavano l\u2019ospitalit\u00e0 di queste povere donne. La scena si svolge accanto a cassette a forma di imbuto chiamate \u201ctrombe\u201d dentro le quali il pio israelita deponeva la sua offerta in denaro. Certamente l\u2019importo della donazione veniva reso noto, forse addirittura ad alta voce. Ecco come i ricchi facoltosi dissetavano la loro brama di vanagloria. Ma cos\u00ec \u201cricevevano gi\u00e0 la loro ricompensa\u201d. Poi eccola l\u00ec, la vedova che sembra osservata da Ges\u00f9 con tenerezza tutta particolare. Egli \u00e8 compiaciuto per aver trovato un\u2019anima cos\u00ec. Da come ne parla, ha scrutato nel suo cuore e ha trovato quella povert\u00e0 cui Dio non resiste (\u201cDio resiste ai superbi\u2026\u201d). Facciamo caso al fatto che qui Ges\u00f9 non opera nessun prodigio: non ce n\u2019\u00e8 bisogno! Questa donna ha gi\u00e0 Dio con s\u00e9, altrimenti non avrebbe donato tutto quanto aveva per vivere. Se lo ha fatto, \u00e8 perch\u00e9 confida nel suo Signore, lo ama gi\u00e0 \u201ccon tutto il suo cuore, con tutta la mente e con tutte le forze\u201d. Bello anche vedere che il Signore ha colto l\u2019occasione di questo fatto – di cui non si \u00e8 accorto nessun altro – per fare lui stesso una riflessione da condividere con i discepoli. Ges\u00f9 \u00e8 sempre pronto a imparare da ci\u00f2 che gli accade. Questo \u00e8 il vero Maestro, colui che non smette mai di apprendere e di stupirsi! Siamo di nuovo davanti a un Dio che si china verso di noi, scende da noi, e noi non dobbiamo far altro che fargli posto, annullandoci e aprendoci con fiducia.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

“Non ci rendiamo conto di quanto siamo presuntuosi e di quanto l\u2019orgoglio spirituale ci conduca sottilmente a voler costruire da noi stessi la santit\u00e0\u201d. Queste parole provengono da un preziosissimo libro suggeritoci circa un anno fa da don Mauro Salciarini, nostro ex parroco e ora direttore spirituale del Seminario regionale umbro. Il libro \u00e8 La […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[1235],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/44170"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=44170"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/44170\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":44171,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/44170\/revisions\/44171"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=44170"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=44170"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=44170"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}