{"id":44160,"date":"2015-10-30T17:38:46","date_gmt":"2015-10-30T15:38:46","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=44160"},"modified":"2015-10-30T17:38:46","modified_gmt":"2015-10-30T15:38:46","slug":"un-sinodo-che-segna-un-nuovo-inizio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-sinodo-che-segna-un-nuovo-inizio\/","title":{"rendered":"Un Sinodo che segna un nuovo inizio"},"content":{"rendered":"
\"I<\/a>
I sinodali raccolti in assemblea con papa Francesco<\/figcaption><\/figure>\n

“Un testo di ampio respiro e segnato dalla makrothym\u00eda<\/em>, ossia dalla capacit\u00e0 di guardare e sentire in grande\u201d. Non usa giri di parole mons. Marcello Semeraro<\/strong>, vescovo di Albano e membro della Commissione per l\u2019elaborazione della \u201cRelazione finale\u201d, per definire il documento conclusivo del Sinodo, approvato in tutti i suoi 94 paragrafi da una maggioranza qualificata. \u201cSeguendo la suggestione dell\u2019intervento di un vescovo letto in aula – aggiunge Semeraro -, paragonerei il Sinodo appena terminato alle nozze di Cana dove il vino, che \u00e8 motivo di gioia, \u00e8 sembrato, talvolta, mancare e ci\u00f2 ha destato dell\u2019ansia. Per\u00f2, la docilit\u00e0 dei servi alla parola di Ges\u00f9, di riempire nonostante tutto le anfore con acqua, ha reso possibile il mutamento\u201d.<\/p>\n

Eccellenza, quali sono i passaggi principali della Relazione finale?<\/strong><\/p>\n

\u201cPi\u00f9 che \u2018passaggi\u2019, indicherei alcuni atteggiamenti, che se pure tornano specialmente nella terza parte della Relatio<\/em>, tuttavia la segnano profondamente per tutto il suo svolgersi. Sono quelli descritti con i termini di discernimento, accompagnamento e integrazione. Queste tre parole attraversano l\u2019intero documento e si richiamano l\u2019una l\u2019altra\u201d.<\/p>\n

Il testo approvato \u00e8 solo frutto di un buon compromesso oppure \u00e8 indicatore di quel \u201ccamminare insieme\u201d tanto auspicato dal Papa?<\/strong><\/p>\n

\u201cIn origine il termine \u2018compromesso\u2019 indicava un impegno condiviso. Sotto questo profilo la Relatio mi pare un testo nel quale almeno una maggioranza qualificata si \u00e8 ritrovata\u201d.<\/p>\n

Sui numeri 84-85-86, che trattano del \u201cdiscernimento e integrazione\u201d dei divorziati risposati, il numero dei non placet, per\u00f2, \u00e8 cresciuto…<\/strong><\/p>\n

\u201cA me pare che la ragione sia nel fatto che essi implicano un passaggio molto importante: dalla morale dei comandamenti alla morale delle virt\u00f9. In breve, nella prima il soggetto sembra essere valutato come un produttore di atti secondo la legge e la coscienza pare considerata prevalentemente come facolt\u00e0 di notifica e di applicazione della legge. La morale delle virt\u00f9, per sua parte, intende fare propria la pedagogia evangelica che mira all\u2019\u2018albero\u2019 prima che ai frutti, nella convinzione che se l\u2019albero (ossia la persona e la sua libert\u00e0) \u00e8 buono, anche i frutti (le azioni) lo saranno (cf. Mt<\/em> 7). Nella Relatio<\/em> si legge pertanto: \u2018Il Vangelo della famiglia nutre pure quei semi che ancora attendono di maturare, e deve curare quegli alberi che si sono inariditi e necessitano di non essere trascurati\u2019 (n. 50)\u201d.<\/p>\n

Pare di capire che lo \u201csguardo\u201d pi\u00f9 che al dettaglio sia stato indirizzato verso l\u2019ampiezza del tema della famiglia…<\/strong><\/p>\n

\u201cConsidererei il testo da tre prospettive. Per la prima userei la parola fragilit\u00e0. La sua etimologia ci riporta a qualcosa che pu\u00f2 rompersi o essere rovinato, ma pure a ci\u00f2 che \u00e8 prezioso e perci\u00f2 merita di essere custodito e curato. Ora, nella prima parte la Relatio<\/em> si accosta alla famiglia proprio in questa prospettiva: \u00e8 \u2018grembo di gioie e di prove\u2019, attraversata dalla crisi ma pure oggetto di speranza e di speranze. Indico l\u2019altra prospettiva con la parola sguardo. Anche questo \u00e8 un termine ricorrente nella Relatio<\/em>. Ancora nell\u2019omelia della messa di chiusura Francesco ha detto: \u2018Abbiamo condiviso con lo sguardo rivolto al Signore e ai fratelli, nella ricerca dei sentieri che il Vangelo indica al nostro tempo per annunciare il mistero di amore della famiglia. Proseguiamo il cammino che il Signore desidera. Chiediamo a Lui uno sguardo guarito e salvato, che sa diffondere luce, perch\u00e9 ricorda lo splendore che lo ha illuminato\u2019. Uno sguardo sulla fragilit\u00e0, infine, esige connaturalmente la scelta di parole fragili. Un proverbio africano recita che la ferita provocata da una parola non guarisce! Era, dunque, necessario, per quella realt\u00e0 cos\u00ec preziosa e fragile che \u00e8 la famiglia scegliere parole buone, parole di cura, che aiutano a cambiare la vita. Lo spot televisivo di un famoso registratore degli anni Ottanta faceva vedere l\u2019immagine di una notissima cantante jazz che con la potenza della sua voce frantumava un bicchiere di cristallo. I padri sinodali, per\u00f2, non erano stati convocati per produzioni di questo tipo. Invece di essere quei \u2018cooperatori del disastro\u2019, di cui parla il profeta (cf. Zac<\/em> 1,15), hanno preferito, come dice Paolo, essere \u2018cooperatori della gioia\u2019 (cf 2Cor 1,24)\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

“Un testo di ampio respiro e segnato dalla makrothym\u00eda, ossia dalla capacit\u00e0 di guardare e sentire in grande\u201d. Non usa giri di parole mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e membro della Commissione per l\u2019elaborazione della \u201cRelazione finale\u201d, per definire il documento conclusivo del Sinodo, approvato in tutti i suoi 94 paragrafi da una maggioranza […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[2824],"tags":[2245],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/44160"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=44160"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/44160\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":44162,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/44160\/revisions\/44162"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=44160"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=44160"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=44160"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}