{"id":44001,"date":"2015-10-23T15:29:28","date_gmt":"2015-10-23T13:29:28","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=44001"},"modified":"2015-10-23T15:29:28","modified_gmt":"2015-10-23T13:29:28","slug":"ludopatia-la-legge-ce-ma-inapplicata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ludopatia-la-legge-ce-ma-inapplicata\/","title":{"rendered":"Ludopatia: la legge c\u2019\u00e8, ma inapplicata"},"content":{"rendered":"

\"slot-machine-video-poker\"<\/a>Dal Lotto<\/em> al Grattaevinci<\/em>, dal Bigmatch<\/em> all\u2019Eurojackpot<\/em>: ci sono 13 giochi, tutti legali (l\u2019elenco \u00e8 consultabile sul sito della Agenzia delle dogane e dei monopoli) nei quali gli umbri spendono pi\u00f9 di un miliardo di euro all\u2019anno, quasi 3 milioni di euro al giorno. Lo stesso sito internet fornisce anche l\u2019elenco dei locali e delle sale gioco pi\u00f9 vicine (basta indicare il codice postale del luogo dove si abita). C\u2019\u00e8 poi tutto il mondo del gioco d\u2019azzardo, dei videogiochi e delle scommesse clandestine.<\/p>\n

Un fiume di soldi che ogni giorno escono dalle tasche di persone anche in difficolt\u00e0 economica, allettate dalla speranza di fare il colpo grosso. In genere per\u00f2 non arriva, con la conseguenza di tentare di nuovo, fino, in tanti casi, a rovinarsi economicamente e a diventare malati di quella che si chiama \u201cdipendenza da gioco d\u2019azzardo patologico\u201d o ludopatia.<\/p>\n

Un anno fa la legge regionale<\/strong><\/p>\n

Problemi seri, sia quelli economici – famiglie rovinate, persone che diventano vittime di usurai o usate dalla criminalit\u00e0 organizzata per riciclare soldi \u2018sporchi\u2019 – sia quelli di salute. In Italia i malati di gioco d\u2019azzardo patologico sarebbero circa un milione. Bene, circa un anno fa, il 14 novembre 2014, il Consiglio regionale dell\u2019Umbria aveva approvato a grande maggioranza (20 voti a favore, uno contrario e 4 astenuti) la legge sulle \u201cnorme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d\u2019azzardo patologico\u201d.<\/p>\n

Una legge che aveva ottenuto un ampio consenso bipartisan e che per\u00f2, dopo tante acclamazioni, \u00e8 rimasta nei cassetti degli uffici della Regione: gli adempimenti e le relative scadenze non sono state rispettate, nell\u2019indifferenza e nel silenzio di quei consiglieri e quei partiti che l\u2019avevano sostenuta e approvata nella scorsa legislatura. Silenzio che \u00e8 continuato anche nel nuovo Consiglio, con rare eccezioni come ad esempio l\u2019interrogazione urgente nel settembre scorso del capogruppo di Fratelli d\u2019Italia, Marco Squarta, che per\u00f2 attende ancora una risposta.<\/p>\n

Adesso a smuovere le acque \u00e8 intervenuta, anche con iniziative pubbliche, l\u2019associazione \u201cLibera contro le mafie\u201d che si era battuta per l\u2019 approvazione di questa legge, partecipando attivamente alla sua elaborazione.<\/p>\n

Dopo un anno un niente di fatto<\/strong><\/p>\n

\u201cQuel 14 novembre – ricorda Walter Cardinali, referente del Coordinamento regionale della associazione – noi di Libera eravamo in aula ad appluadire l\u2019approvazione dell\u2019importante provvedimento, che certo non pu\u00f2 risolvere il grave problema, ma che comunque \u00e8 un valido strumento per cercare di ridurre i danni. Purtroppo \u00e8 successo ci\u00f2 che troppo spesso accade nella politica italiana: si varano provvedimenti sull\u2019onda delle emozioni e delle richieste dell\u2019opinione pubblica ma poi, quando ci sono interessi economici in ballo, quelli che vogliono che tutto resti come prima spesso ci riescono\u201d.<\/p>\n

Come avvenuto in Umbria, dove ci sono grossi interessi economici legati a quel mondo: circa 1.500 tra bar, sale gioco e esercizi commerciali che ospitano le \u201cmacchinette mangiasoldi\u201d, dove si possono fare scommesse legali su sport di tutti i tipi, compresa la corsa dei cani, e dove si vendono tagliandi di svariate lotterie. Giochi che per i gestori di negozi e bar spesso sono la fonte principale di guadagno.<\/p>\n

In Italia l\u2019industria legale del gioco, con una \u201cmacchinetta mangiasoldi\u201d ogni 150 abitanti (la pi\u00f9 alta densit\u00e0 in Europa), \u00e8 una potenza economica con un fatturato annuo di oltre 80 miliardi. Lo Stato biscazziere solo nell\u2019ultimo anno ha incassato pi\u00f9 di 8 miliardi dalle scommesse legali di chi si gioca pensione e stipendio.<\/p>\n

\u201cCon il passare dei mesi – ricorda Cardinali – la nostra soddisfazione per l\u2019approvazione della legge si \u00e8 andata lentamente affievolendo, dato che non abbiamo visto concretizzarsi in azioni reali quanto di buono previsto dalla normativa. Sulla ragioni di questo grave ritardo, come Libera, abbiamo chiesto lumi agli uffici competenti della Regione\u201d.<\/p>\n

In un primo momento era stato detto che lo Stato aveva impugnato e quindi bloccato il provvedimento. Invece questo non \u00e8 avvenuto. \u201cCi \u00e8 stato spiegato – prosegue Cardinali – che le ragioni del ritardo sono da ricercare nella complessit\u00e0 della normativa e nel fatto che essa richiede un ampio coordinamento tra diversi uffici dell\u2019ente. Per questo motivo \u00e8 stato costituito un gruppo di lavoro interdipartimentale che ha stilato un piano operativo per l\u2019applicazione concreta delle prescrizioni di legge. Pur comprendendo tutte le difficolt\u00e0 esistenti, riteniamo che il tempo sia davvero scaduto, e chiediamo con forza che la legge divenga operativa entro la fine dell\u2019anno, anche alla luce delle recenti nuove indagini della magistratura sulle pesanti infiltrazioni delle mafie nel settore dell\u2019azzardo che hanno toccato anche la nostra regione\u201d.<\/p>\n

Se c\u2019\u00e8 voluto un anno per costituire negli uffici della Regione \u201cun gruppo di lavoro interdipartimentale\u201d che dovr\u00e0 varare \u201cun piano operativo\u201d, quanto si dovr\u00e0 ancora aspettare perch\u00e9 questa legge – applaudita da tutti e poi da tutti dimenticata – trovi una concreta applicazione?<\/p>\n

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Cosa prevede la legge<\/strong><\/p>\n

La legge regionale – approvata circa un anno fa e mai attuata – si propone di promuovere \u201cl\u2019accesso consapevole e misurato al gioco\u201d per prevenire la \u201cdipendenza dal gioco d\u2019azzardo patologico\u201d con il coinvolgimento di Comuni, Aziende sanitarie, volontariato e mondo della scuola. Prevede l\u2019istituzione di un numero verde regionale per segnalazioni e richieste di aiuto, da indicare in ogni sala e apparecchio per il gioco. Questi locali devono essere lontani almeno mezzo chilometro da scuole e altri luoghi di ritrovo dei giovani. \u00c8 vietata qualsiasi pubblicit\u00e0 sull\u2019apertura di nuove sale gioco. Viene istituito un marchio regionale \u201cno slot\u201d per quei esercizi commerciali che rinunceranno alle slot machine con uno sconto fiscale per i gestori: la riduzione dell\u2019aliquota Irap dello 0,92%. Sono previsti corsi di formazione sulle problematiche relative al gioco per operatori socio-sanitari e per i gestori delle sale gioco. Per il 2014 era autorizzata una spesa di 120.000 euro. Soldi che quest\u2019anno sono stati \u201crisparmiati\u201d dalla Regione, ma non sono certo questi i tagli alla spesa pubblica che servono agli umbri.<\/p>\n

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