{"id":43734,"date":"2015-10-09T12:51:32","date_gmt":"2015-10-09T10:51:32","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=43734"},"modified":"2015-10-09T12:51:33","modified_gmt":"2015-10-09T10:51:33","slug":"misericordia-junior","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/misericordia-junior\/","title":{"rendered":"Misericordia \u2018junior\u2019"},"content":{"rendered":"
\"L\u2019intervento<\/a>
L\u2019intervento del Vescovo durante la veglia dei giovani per la festa di san Francesco<\/figcaption><\/figure>\n

In occasione della ricorrenza del 4 ottobre la Pastorale giovanile diocesana ha organizzato la consueta \u201cVeglia di san Francesco\u201d, in occasione della quale iniziano le attivit\u00e0 del nuovo anno pastorale. In questa occasione, per\u00f2, la veglia ha rappresentato il punto di partenza di altri due importanti appuntamenti cui sono chiamati tutti i giovani di Citt\u00e0 di Castello. Nella serata, infatti, \u00e8 stata presentata la Gmg 2016 di Cracovia ed \u00e8 stato introdotto il prossimo Giubileo della Misericordia. Non a caso il tema della serata \u00e8 stato \u201cBeati i misericordiosi\u201d.<\/p>\n

Alcuni giovani hanno introdotto la veglia rappresentando con le ombre cinesi la parabola del Padre misericordioso (Lc<\/em> 15,11-31). Da questo brano, poi, padre Eugenio Landrini<\/strong> ha preso spunto per proporre ai presenti una catechesi: \u201cQuesta parabola racchiude in s\u00e9 il centro del Vangelo\u201d. L\u2019 appare evidente che il modo di agire del Padre misericordioso \u00e8 molto lontano dal nostro: \u201cIl figlio – ha proseguito padre Eugenio – si allontana da casa, troncando anche le relazioni familiari. Allontanarsi a volte \u00e8 anche una cosa positiva, se serve per creare una famiglia propria o per riconoscere meglio il valore di qualcosa che abbiamo sempre avuto; ma in questo caso il figlio chiede anche la sua eredit\u00e0, che significa vedere il padre come fosse morto\u201d. A questo comportamento del figlio, il padre risponde con misericordia. Misericordia testimoniata dalla pazienza e dalla sofferenza dell\u2019attesa, dal corrergli incontro e dall\u2019abbraccio, \u201csegno di accoglienza, che parla di una comunione grande, nel cuore. L\u2019atteggiamento di questo padre ci chiama in causa tutti quanti\u201d ha concluso padre Eugenio, citando san Francesco, che dopo una giovinezza mondana, \u201cha trovato la felicit\u00e0 nel cuore, solo nel momento in cui si \u00e8 sentito amato da Dio\u201d.<\/p>\n

Al termine della veglia ha poi preso la parola il vescovo, mons. Domenico Cancian<\/strong>, che ha salutato i ragazzi richiamando i tragici fatti di cronaca che hanno riguardato la comunit\u00e0 tifernate nella scorsa estate: \u201cSpero – ha aggiunto – che questi incontri vi aiutino davvero a prendere coscienza che certe situazioni sono irreversibili. Ricordate che la vita \u00e8 sacra e non si pu\u00f2 bruciare; \u00e8 un dono bello da curare e custodire. Dopo questa sera, poi, dal vostro impegno, vorrei che nascesse un percorso cristiano ed evangelico.<\/p>\n

Il sogno che ho su di voi \u00e8 che ognuno possa intercettare e centrare il progetto che Dio ha su di lui. Per fare questo dobbiamo accogliere l\u2019amore del Signore dentro di noi ed essere capaci di trasmetterlo agli altri attraverso una vita santa\u201d ha affermato infine il Vescovo, ringraziando la nuova \u00e9quipe della Pastorale giovanile, che sar\u00e0 guidata da don Paolo Bruschi e don Filippo Milli.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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