{"id":43434,"date":"2015-09-23T16:12:26","date_gmt":"2015-09-23T14:12:26","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=43434"},"modified":"2015-09-24T11:24:29","modified_gmt":"2015-09-24T09:24:29","slug":"macro-spunti-per-piste-pastorali","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/macro-spunti-per-piste-pastorali\/","title":{"rendered":"Macro-spunti per piste pastorali"},"content":{"rendered":"
\"assemblea-diocesana-orvieto-1\"<\/a>
Un momento dell’assemblea diocesana<\/figcaption><\/figure>\n

Una sala gremita ha partecipato senza batter ciglio all\u2019intervento di mons. Arturo Aiello<\/strong>, vescovo di Teano – Calvi, nell\u2019ambito dell\u2019annuale Assemblea diocesana tenutasi a Collevalenza sabato 19 settembre.<\/p>\n

In continuit\u00e0 e sulla scia di quanto scaturito dall\u2019incontro diocesano dello scorso anno, si colloca il tema proposto: \u201cIn Cristo camminiamo in novit\u00e0 di vita\u201d.<\/p>\n

Con un linguaggio coinvolgente il presule ha offerto macro-spunti per piste pastorali, per la meditazione e per una vita cristiana concreta, facendo subito emergere la necessit\u00e0 di camminare: \u201cAlzati e mettiti in cammino\u201d – era il tema del 2014 – con Cristo, nella storia, verso il regno di Dio. Mons. Aiello ha incentrato il suo argomentare su alcuni punti focali: la Chiesa di Orvieto-Todi in cammino, s\u00ec, ma verso dove? – L\u2019icona di Firenze (Mc<\/em>.1, 21-34) – Uno stile di Chiesa: appunti per un cammino.<\/p>\n

Stanchi di \u201cnon camminare\u201d e di introversione o di referenzialit\u00e0, \u00e8 urgente e buono ascoltare Cristo che bussa alle porte della Chiesa… per uscire! Perch\u00e9 amare \u00e8 sempre lasciare se stessi per andare verso gli altri. Perch\u00e9 la Chiesa \u00e8 di per s\u00e9 estroversa, in quanto ha a cuore il mondo. Perch\u00e9 siamo un popolo in cammino e questa \u201c\u00e8 – ha sottolineato – l\u2019espressione pi\u00f9 bella che il Concilio ci abbia consegnato\u201d, avente fondamento biblico soprattutto nel libro dell\u2019Esodo<\/em>; preti, suore, consacrati e laici che camminano nella storia.<\/p>\n

Camminare s\u00ec, ma verso dove? In merito a questo secondo punto, mons. Aiello ha affermato che non si tratta di un semplice far movimento n\u00e9 di girovagare sul motorino, sul telefonino o sul telecomando n\u00e9 semplicemente viaggiare da turisti. \u201cPiuttosto – ha continuato – invochiamo la categoria del pellegrinaggio, che \u00e8 un viaggio senza ritorno: anche se torno a casa, infatti, sono diverso\u201d.<\/p>\n

Siamo chiamati a camminare verso Ges\u00f9, con Ges\u00f9, che \u00e8 Via (dimensione itinerante: il cammino di fede \u00e8 a tappe), Verit\u00e0 (la via necessita di essere illuminata dalla luce della verit\u00e0: \u201cLampada per i miei passi \u00e8 la Tua parola\u201d, come si legge nel Salmo 118)<\/em> e Vita (dimensione esistenziale: s\u00ec, ma io non ce la faccio… Ges\u00f9 \u00e8 vita!).<\/p>\n

Inoltre, facendo riferimento al Convegno di Firenze, mons. Aiello ha aiutato a riflettere sulle domande: Tu, Chiesa, quale uomo proponi? \u00c8 possibile un umanesimo senza Dio? \u201cNon c\u2019\u00e8 – ha detto – un aut (Dio<\/em>) aut (uomo<\/em>): in Ges\u00f9 abbiamo la rivelazione massima di Dio e la rivelazione massima dell\u2019uomo. Ecco l\u2019uomo! L\u2019uomo \u00e8 Ges\u00f9, l\u2019uomo per eccellenza e amico dell\u2019uomo e dell\u2019umano. Se Ges\u00f9 \u00e8 amico dell\u2019uomo, pu\u00f2 non esserlo la Chiesa? Sembra una domanda retorica, eppure se andiamo a vedere, talvolta manca la benevolenza\u201d.<\/p>\n

Siamo ispirati e aiutati dallo stile di Ges\u00f9, che, trascorrendo una giornata a Caf\u00e0rnao (Mc<\/em> 1, 21-34), si reca nella sinagoga dove ridona dignit\u00e0 a un uomo indemoniato; nella casa di Simone dove guarisce sua suocera; e alle porte della citt\u00e0 al tramonto dove guarisce molti. Siamo stati condotti a osservare tre luoghi geografici importanti, tre ambiti di vita: il luogo dove celebriamo la fede (sinagoga), il luogo delle relazioni primarie, dell\u2019intimit\u00e0 (la casa), il luogo del condividere, della costruzione della citt\u00e0 (la piazza, tra la gente). Una triangolazione geografica (sinagoga – casa – piazza) e di vita (credere – amare – condividere) che riguarda profondamente la pastorale.<\/p>\n

La Chiesa necessita di questo stile, basato sui seguenti aspetti: la vicinanza, Ges\u00f9 si \u00e8 incarnato, la Parola si \u00e8 sporcata le mani; l\u2019aderenza e l\u2019attenzione ai tempi, alle stagioni della vita, al linguaggio, al dolore; l\u2019umile servizio alla Verit\u00e0, non solo con concetti freddi; la compagnia, lo stare con chi piange, nella famiglia, sul lavoro, nelle carceri, nelle solitudini.<\/p>\n

Mons. Aiello ha poi invitato a riflettere sul fatto che ci salveremo solo insieme; che preti e vescovo, laici e consacrati, tutti ci nutriamo dello stesso Pane e gli organi di partecipazione (Consiglio pastorale, ecc.) sono una scuola di comunione e quindi assolutamente necessari nonostante la fatica, le difficolt\u00e0 e gli scontri che possono verificarsi.<\/p>\n

Ecco, nonostante la difficile e complessa situazione in cui siamo immersi e un po\u2019 sommersi, c\u2019\u00e8 la gioia di vivere da cristiani, di essere Chiesa in mezzo agli altri e per gli altri. Il nostro compito \u00e8 quello di stare accanto – senza la presunzione di poter risolvere tutti i problemi – in questo momento. In Ges\u00f9 e con Ges\u00f9. Cristo \u00e8 sempre novit\u00e0: \u00e8 Lui che fa nuove tutte le cose. Ges\u00f9 sorprende sempre: \u00e8 fedelmente e sorprendentemente sempre Via, Verit\u00e0 e Vita.<\/p>\n

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