{"id":43428,"date":"2015-09-24T10:39:05","date_gmt":"2015-09-24T08:39:05","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=43428"},"modified":"2015-09-24T10:39:05","modified_gmt":"2015-09-24T08:39:05","slug":"strade-treni-e-aerei-si-progetta-il-futuro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/strade-treni-e-aerei-si-progetta-il-futuro\/","title":{"rendered":"Strade, treni e aerei: si progetta il futuro"},"content":{"rendered":"
\"Il<\/a>
Il treno deragliato nell\u2019aprile del 2013 nel comune di Umbertide<\/figcaption><\/figure>\n

Il problema della mobilit\u00e0 in Umbria e il Piano regionale dei trasporti 2014-2024<\/em> nella prima met\u00e0 di settembre sono stati al centro della discussione del nuovo Consiglio regionale in varie occasioni, in particolare in tre sedute della seconda Commissione, presieduta da Giuseppe Biancarelli<\/strong>, con la partecipazione dell\u2019assessore regionale Giuseppe Chianella<\/strong> (l\u2019ultima si \u00e8 svolta luned\u00ec scorso).<\/p>\n

Ex Fcu<\/strong><\/p>\n

Una delle questioni pi\u00f9 calde \u00e8 quella della ex Ferrovia centrale umbra, con la sospensione del servizio nel tratto Umbertide – Citt\u00e0 di Castello proprio in concomitanza con l\u2019inizio dell\u2019anno scolastico. Sono 24 km di linea ritenuti non sicuri in un tratto pi\u00f9 ampio, da Sansepolcro a Umbertide, dove gi\u00e0 da tempo i convogli non possono viaggiare a pi\u00f9 di 50 km all\u2019ora. Una ferrovia obsoleta, con un secolo di vita, che da nord a sud attraversa proprio il cuore dell\u2019Umbria, da Sanseplocro a Terni, passando ai piedi dell\u2019acropoli perugina, e che poteva essere una sorta di \u201cmetropolitana\u201d della nostra regione.<\/p>\n

Nel 1982 – ricorda il deputato Pd Walter Verini<\/strong> – \u201cla Regione approv\u00f2 il primo Piano urbanistico territoriale nel quale la Ferrovia centrale umbra veniva definita \u2018metropolitana regionale di superficie\u2019. Da circa 35 anni, per\u00f2, non viene pi\u00f9 considerata questa ipotesi che rappresenta, ancora oggi, la soluzione di collegamento sostenibile migliore tra San Giustino a Terni. Gli investimenti fatti \u2013 ribadisce \u2013 sono stati effettuati senza un respiro strategico che tendesse veramente a questo obiettivo\u201d.<\/p>\n

Nel 2008, ad esempio, sono stati acquistati 4 treni \u201cMinuetto\u201d per una spesa di circa 16 milioni di euro. Treni elettrici non utilizzabili nei tratti di ferrovia non ancora elettrificata, e che spesso sono rimasti fermi per la mancanza di pezzi di ricambio. Adesso, come detto, si \u00e8 giunti alla soppressione del servizio tra Citt\u00e0 di Castello e Umbertide (con i treni sostituiti da autobus) per lavori di ammodernamento della linea. Una decisione che ha suscitato proteste, reazioni e polemiche e tante preoccupazioni sul futuro di questa ferrovia.<\/p>\n

Nell\u2019ultima seduta del Consiglio regionale, rispondendo a un\u2019interrogazione dei consiglieri Chiacchieroni<\/strong> (Pd) e Mancini<\/strong> (Lega nord), l\u2019assessore Chianella ha detto che \u201cle criticit\u00e0 manutentive della struttura erano note, anche se non ci aspettavamo di trovarci in questo periodo, con la riapertura delle scuole, a dover affrontare la chiusura di un tratto cos\u00ec ampio. Ma la sicurezza dei viaggiatori viene prima di tutto. I costi di manutenzione per la tratta Citt\u00e0 di Castello ammonteranno a circa 6 milioni di euro. I lavori dovrebbero durare circa 7 mesi, a cui aggiungere i tempi del bando di gara\u201d.<\/p>\n

Alta velocit\u00e0<\/strong><\/p>\n

I treni in Umbria sono utilizzati ogni giorno da 18.000 viaggiatori. Ci sono 162 stazioni, ma il 90 per cento del traffico fa capo a 32 di esse. Lo ha detto l\u2019ing. Stefano Ciurnelli<\/strong>, che ha curato la stesura del Piano trasporti, illustrando alla seconda Commissione gli \u201cobiettivi previsti per la modalit\u00e0 ferroviaria\u201d. Al primo posto c\u2019\u00e8 il miglioramento dei collegamenti dell\u2019Umbria con la rete ad Alta velocit\u00e0. In particolare c\u2019\u00e8 il progetto per la realizzazione di una fermata nel tratto Roma-Firenze, a sud di Arezzo. Si tratta della nuova stazione \u201cMedioetruria\u201d, la cui collocazione non \u00e8 stata ancora decisa. Dal tavolo comune tra le Regioni Umbria e Toscana e Trenitalia – ha detto l\u2019ingegnere – vengono per\u00f2 indicazioni per costruirla nella zona di Farneta di Cortona, in provincia di Arezzo. Si sta ancora valutando se sia un\u2019operazione \u201ceconomicamente sostenibile\u201d.<\/p>\n

La strada E45<\/strong><\/p>\n

Un\u2019altra delle questioni che aveva animato il dibattito negli ultimi anni \u00e8 quella della trasformazione in autostrada della superstrada E45, quasi 400 km da Mestre a Orte, con il rischio, per tanti pendolari umbri, di dovere pagare il pedaggio. Un \u201cComitato NO E45\u201d aveva raccolto 8.500 firme contro questo progetto, con la proposta alternativa di mettere in sicurezza una strada con un asfalto in pessime condizioni.<\/p>\n

Tante polemiche, ma la strada \u00e8 rimasta com\u2019era, e ora l\u2019assessore Chianella, rispondendo nell\u2019ultimo question time<\/em> al consigliere Maria Grazia Carbonari<\/strong> (Movimento 5 stelle), ha assicurato ufficialmente che la \u201cE45 non diventer\u00e0 pi\u00f9 un\u2019autostrada. Con l\u2019insediamento del ministro Del Rio l\u2019opera \u00e8 stata accantonata\u201d. Nei primi giorni di agosto c\u2019era stato un incontro con il ministro \u201cnel quale – ha detto – si \u00e8 parlato della necessit\u00e0 di interventi per la messa in sicurezza dell\u2019infrastruttura e del miglioramento della qualit\u00e0 dei servizi a essa connessi\u201d.<\/p>\n

Il Nodo di Perugia<\/strong><\/p>\n

Nello stesso incontro si \u00e8 parlato anche del \u201cNodo di Perugia\u201d. Un progetto anche questo datato 2006, e per il quale c\u2019era stato uno studio di fattibilit\u00e0 che prevedeva un anello esterno a sud di Perugia per alleggerire il traffico nel raccordo autostradale tra Collestrada e Corciano. Opera anche questa vivacemente contestata da ambientalisti e comitati popolari, e che comunque \u00e8 rimasta sulla carta, mentre il raccordo continua a intasarsi nelle ore di punta. Il Nodo di Perugia – ha detto Chianella – \u201cresta una priorit\u00e0, che potrebbe trovare un risposta con la realizzazione della bretella Madonna del Piano – ospedale Santa Maria della Misericordia e in futuro con quella Collestrada – Madonna del Piano\u201d. Sempre per\u00f2 che si trovino i soldi.<\/p>\n

Strade verso il mare<\/strong><\/p>\n

Della Fano-Grosseto, con quel \u201cmonumento dello spreco\u201d che \u00e8 la galleria della Guinza inutilizzata da pi\u00f9 di 10 anni, si \u00e8 invece parlato il 9 settembre a Roma in un incontro con il vice ministro Riccardo Nencini<\/strong> e Anas. Anche questa – ha detto Chianella dopo il vertice – \u201c\u00e8 un\u2019opera considerata prioritaria e strategica per l\u2019Italia centrale\u201d. L\u2019Anas \u00e8 stata incaricata di individuare un nuovo tracciato per \u201cavviare i cantieri nel pi\u00f9 breve tempo possibile. Ci\u00f2 potr\u00e0 consentire il completamento dell\u2019intero asse entro il 2020\u201d. Una scadenza a dir poco ottimistica, visti i precedenti delle altre due superstrade per scavalcare gli Appennini avvicinando Umbria e Marche.<\/p>\n

I lavori sulla Perugia-Ancona – ha detto in commissione Chianella – si sono finalmente sbloccati dopo il fallimento di due general contractors<\/em>: i cantieri sono ripresi, e nei primi mesi del 2016 termineranno sul tratto umbro e di seguito anche su quello marchigiano. \u201cAttualmente – si ironizza sui social network<\/em> – si tratta della 15a scadenza annunciata\u201d dopo i tanti precedenti annunci di fine lavori per un\u2019opera cominciata quasi mezzo secolo fa.<\/p>\n

Per l\u2019assessore anche l\u2019altra grande incompiuta, la Foligno-Civitanova, dovrebbe essere aperta presto. Intanto continuano le verifiche sulla solidit\u00e0 di certe gallerie che sarebbero state costruite risparmiando un po\u2019 troppo sul cemento. Aspetti sui quali sta indagando la magistratura di Spoleto.<\/p>\n

Aeroporto<\/strong><\/p>\n

Qualche buona notizia arriva per fortuna \u201cdal cielo\u201d. Continua la crescita dell\u2019aeroporto internazionale San Francesco di Assisi dove in agosto sono transitati 43.900 passeggeri, con un aumento del 20,5% rispetto allo stesso mese del 2014, per una media di 1.415 al giorno e punte di quasi 2.000. Dall\u2019inizio dell\u2019anno sono stati 191.131 passeggeri, con un aumento del 25,8% sul 2014. Con il nuovo collegamento Alitalia Perugia-Roma Fiumicino, in tanti hanno potuto proseguire il volo per Amsterdam, Catania, Tirana, Bruxelles, Alghero e New York. Il Piano regionale dei trasporti punta a valorizzare il ruolo dell\u2019aeroporto umbro in centro Italia come scalo per il traffico turistico e business, e come scalo sussidiario rispetto al sistema aeroportuale di Roma per il traffico low cost<\/em>.<\/p>\n

Porta la data \u201c2014-2024\u201d ma nel 2015 ancora non si vede<\/strong><\/p>\n

Siamo nel 2015, e in Consiglio regionale si sta ancora discutendo del Piano regionale dei trasporti 2014-2024<\/em> le cui \u201clinee programmatiche progettuali\u201d erano state tracciate nella precedente legislatura, ma che deve ancora essere approvato. Il rischio \u00e8 che resti un \u201clibro dei sogni\u201d per alcune scelte sbagliate del passato, con tanti cantieri sparsi \u201ca pioggia\u201d sul territorio che chiudono e aprono, opere non completate (o addirittura abbandonate), mentre i soldi a disposizione sono sempre meno.<\/p>\n

Il nuovo Piano<\/em> prevede il completamento del raccordo autostradale Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti, del cosiddetto Quadrilatero (le superstrade Perugia-Ancona e Foligno-Civitanova Marche) e della E78 Fano-Grosseto per meglio collegare l\u2019Alta Umbria con Tirreno e Adriatico. E ancora: la realizzazione del Nodo di Perugia e l\u2019ammodernamento e messa in sicurezza della superstrada E45, per la quale la precedente giunta Marini aveva invece approvato la contestata trasformazione in autostrada.<\/p>\n

Per i treni: accesso all\u2019Alta velocit\u00e0 con la nuova stazione Medioetruria al confine tra Umbria e Toscana, e raddoppio delle ferrovie a binario unico (da Terontola a Foligno sulla Perugia-Firenze e da Terni fino alle Marche per la Roma-Ancona) in modo da aumentare i treni veloci e migliorare i servizi per i pendolari. Il Piano propone poi di potenziare l\u2019aeroporto umbro con nuovi collegamenti nazionali e internazionali, migliorandone l\u2019accesso con fermate per gli autobus di linea e con navette per le stazioni ferroviarie.<\/p>\n

Solo un \u201clibro dei sogni\u201d dunque? I tempi della politica sono quelli che sono, il Piano<\/em> \u00e8 decennale e ci sono ancora nove anni per realizzarlo… ma qualche dubbio sulla sua concretezza e attuabilit\u00e0 \u00e8 legittimo. Anche perch\u00e9 i soldi a disposizione sono sempre meno. L\u2019Anas, secondo gli ultimi dati della Regione, nel 2009 aveva appaltato lavori sulle strade umbre per 58,6 milioni, scesi a 28,7 nel 2013 e ad appena 4,6 nel 2014!<\/p>\n

Intanto gli umbri ogni giorno viaggiano su strade piene di buche, su treni con carrozze non sempre ospitali, e su autobus spesso quasi vuoti (il 40 per cento ha meno di 10 passeggeri a bordo). Per i collegamenti stradali tra Umbria e Marche – come detto – ci sono, da sud a nord, la Foligno-Civitanova Marche, la Perugia-Ancona e la Grosseto-Fano. Nessuna di queste \u00e8 stata completata dopo decenni di cantieri che aprono e chiudono, e con tante \u201cinaugurazioni\u201d di tratti di qualche chilometro.<\/p>\n

Non era meglio ultimarne prima una, collegandola con la veloce autostrada che attraversa tutta la costa marchigiana? La galleria della Guinza \u00e8 uno dei simboli di questa programmazione confusa e degli sprechi che ne derivano, anche se non per colpa della Regione Umbria. Una galleria di 6 km che buca le montagne tra Marche e Umbria sulla superstrada che dovrebbe collegare l\u2019Adriatico (da Fano) con il Tirreno (Grosseto).<\/p>\n

I lavori per questo tunnel, cominciati negli anni \u201990, si sono conclusi nel 2004 e sono costati circa 300 milioni. La galleria \u00e8 ancora chiusa, isolata in mezzo ai boschi e senza collegamenti con altre strade. Nel 2012 erano dovuti intervenire i carabinieri per sgomberare una segheria abusiva: alcuni boscaioli della zona avevano trovato quel grande \u201cmagazzino vuoto\u201d ottimo per lavorare la legna. Perch\u00e9 dargli torto? Almeno quei 300 milioni di nostri soldi sarebbero serviti a qualcosa di utile…<\/p>\n

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