{"id":43182,"date":"2015-09-10T13:01:26","date_gmt":"2015-09-10T11:01:26","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=43182"},"modified":"2015-09-10T13:01:26","modified_gmt":"2015-09-10T11:01:26","slug":"perche-assumere-94-nuovi-dipendenti-in-regione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/perche-assumere-94-nuovi-dipendenti-in-regione\/","title":{"rendered":"Perch\u00e9 assumere 94 nuovi dipendenti in Regione?"},"content":{"rendered":"
\"Palazzo<\/a>
Palazzo Donini sede della presidenza della Regione dell\u2019Umbria<\/figcaption><\/figure>\n

In un periodo cos\u00ec lungo di crisi economica, che si trascina da anni, l\u2019assunzione alla Regione Umbria di 94 dipendenti tra laureati e diplomati – anche se solo per tre anni – rappresenta un\u2019opportunit\u00e0 troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.<\/p>\n

Ma proprio perch\u00e9 c\u2019\u00e8 una situazione dell\u2019occupazione molto difficile, occorre far capire bene quanto avverr\u00e0, visto che da mesi si parla di personale in esubero dalle Province, dopo la riforma di questi enti.<\/p>\n

Il dubbio \u00e8 questo: perch\u00e9 assumere 94 dipendenti, anche se a tempo determinato, quando sono in corso le procedure per assegnare alla stessa Regione 200 dipendenti in uscita dalla Province?<\/p>\n

La Regione dell\u2019Umbria, anche in risposta ai rilievi del capogruppo del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati<\/strong>, attraverso l\u2019assessore alle Riforme, Antonio Bartolini<\/strong>, ha sottolineato che il bando per attuare il cosiddetto Pra (Piano di rafforzamento amministrativo) \u201c\u00e8 stato chiesto direttamente dalla Commissione europea per migliorare le performance della Regione in materia di finanziamenti comunitari, con il chiaro intento di agevolare lo sviluppo regionale e il tessuto economico locale\u201d.<\/p>\n

E quindi le 94 assunzioni verranno finanziate attraverso fondi strutturali (vincolati esclusivamente a questo scopo) e – ha osservato Bartolini – \u201cnon mettono in alcun modo in crisi il processo di riassorbimento del personale delle Province, che \u00e8 disciplinato da un apposito protocollo d\u2019intesa con i sindacati. Le assunzioni avverranno dopo l\u2019attuazione delle legge 10 del 2015 relativa al riordino delle Province, quindi a trasferimento avvenuto del personale provinciale impegnato nelle materie delegate alla Regione. Rappresentano un\u2019opportunit\u00e0 professionale per una generazione che ha capacit\u00e0 e talento, ma fatica ad affacciarsi al mondo del lavoro. \u00c8 una risposta rapida e concreta per i giovani umbri\u201d.<\/p>\n

Il M5s ha parecchi dubbi in merito, espressi da Liberati: \u201cCe lo chiede l\u2019Europa. Non sappiamo davvero perch\u00e9, ma, se lo esige l\u2019Europa, allora la vecchia politica obbedisce pedissequamente come sempre fa. Ecco dunque che sulle 94 persone di cui, secondo l\u2019assessore regionale Bartolini, l\u2019Europa imporrebbe e pagherebbe l\u2019assunzione, qualche domanda nasce spontanea: sanno a Bruxelles che qui, nella piccola e lontana Umbria, devono ancora essere assorbite le centinaia di dipendenti delle vecchie Province, dipendenti talora privi di concreti compiti nella pletorica amministrazione pubblica italiana, e umbra in particolare? Sa la mano destra quel che fa la sinistra? Su questa operazione sembra mancare una logica rigorosa e una visione d\u2019insieme. Prendiamo 94 persone per tre anni e – sostiene Liberati – le parcheggiamo in ufficio. Quanti, frattanto, saranno invece fatti scivolare verso la pensione, come sarebbe necessario per non intrupparsi negli uffici, facendo poco o nulla? E cosa accadr\u00e0 dopo tre anni ai \u2018magnifici\u2019 94?\u201d. L\u2019ultimo interrogativo resta, ovviamente, senza risposta.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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