{"id":4305,"date":"2005-02-11T00:00:00","date_gmt":"2005-02-10T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=4305"},"modified":"2015-07-24T14:40:26","modified_gmt":"2015-07-24T12:40:26","slug":"per-essere-tentato","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/per-essere-tentato\/","title":{"rendered":"Per essere tentato"},"content":{"rendered":"

Appena si apre il racconto del vangelo che inaugura questa Quaresima, apprendiamo che Ges\u00f9 “fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo”(Mt<\/em> 4,1). Matteo \u00e8 l’unico evangelista a segnalarci con un verbo all’infinito (peirasthenai<\/em> = per essere tentato) uno scopo che viene raggiunto con l’andare di Ges\u00f9 nel deserto: Ges\u00f9 \u00e8 l\u00ec apposta, non \u00e8 un caso. Non \u00e8 un incidente di percorso la tentazione di Ges\u00f9: sta anzi all’inizio del suo ministero, o meglio, \u00e8 la conseguenza logica del battesimo che egli ha ricevuto al Giordano. Uomo come noi, Ges\u00f9 fu “provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato”, dice la lettera agli Ebrei<\/em> (Eb<\/em> 4,15).<\/p>\n

Uomo della sua gente, il popolo dell’alleanza, Ges\u00f9 subisce la prova a cui gi\u00e0 Abramo, Giobbe, e il popolo di Israele sono stati sottoposti. Per essere precisi, nella teologia di Matteo il Figlio dell’Uomo \u00e8 gi\u00e0 stato tentato, e proprio dal Battista: in Mt<\/em> 3,14 leggiamo che Giovanni voleva impedire a Ges\u00f9 di essere battezzato, e a questa provocazione egli deve rispondere (quasi come dopo risponder\u00e0 al tentatore) ribadendo che deve essere adempiuta “ogni giustizia”, concetto, quest’ultimo, molto caro a Matteo. Il senso di tale dettaglio \u00e8 che Ges\u00f9 durante il battesimo \u00e8 proclamato Figlio di Dio, ma questo non baster\u00e0 a definire il futuro ministero del Messia; rimane infatti sospesa una domanda: in quale modo Ges\u00f9 eserciter\u00e0 il suo essere Figlio? Col potere o col servizio? Sul suo rapporto col Padre, e sul modo in cui servir\u00e0 il suo popolo, Ges\u00f9 viene messo alla prova. La scena delle tentazioni ha alcune importanti caratteristiche formali, alcune solo matteane, altre condivise con Marco e Luca. Ad es., il numero delle tentazioni, tre, si ritrover\u00e0 non solo qui, ma anche nelle tre volte in cui Ges\u00f9 torna ai suoi discepoli durante la preghiera nel Getsemani (Mt<\/em> 26,36-46), o nel triplice rinnegamento di Pietro.<\/p>\n

Il racconto viene costruito da Matteo secondo una precisa progressione spaziale, ovvero da un luogo basso si passa a un luogo alto: la prima tentazione avviene nel deserto; la secondo sul pinnacolo del tempio; l’ultima su una montagna altissima. Come sappiamo, l’ordine delle tentazioni non \u00e8 invece lo stesso per Luca, che racconta di come Ges\u00f9 vada subito, dal deserto, a Gerusalemme. La cosa pi\u00f9 importante per\u00f2, la chiave della narrazione, \u00e8 che nelle risposte al diavolo, tutte e tre le volte Ges\u00f9 cita il libro del Deuteronomio (8,3; 6,16; 6,13). Ges\u00f9, come il popolo di Israele che \u00e8 uscito dall’Egitto (“dall’Egitto ho chiamato mio figlio”: Mt<\/em> 2,15), ha appena attraversato il Mar Rosso (il battesimo), e ora non pu\u00f2 omettere l’esperienza solitaria e dolorosa della prova.<\/p>\n

I capitoli 6-8 del Deuteronomio<\/em>, infatti, sono proprio quelli con i quali si dice di Israele nel deserto. Ges\u00f9 risponde con le parole di Dt<\/em> 8,3 alla tentazione della fame. In Dt<\/em> 8,2-3 \u00e8 scritto: “Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che neppure i tuoi padri avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore”. Sono qui presenti alcuni elementi della storia matteana della prova di Ges\u00f9: il numero 40, il deserto, la fame, la tentazione. Ges\u00f9 risponde con Dt<\/em> 6,16 alla tentazione di un facile messianismo, senza croce e dolore; il versetto completo recita: “Non tenterete il Signore vostro Dio come lo tentaste a Massa”, luogo, cio\u00e8, dove Israele rimpiange di essere uscito dall’Egitto per dover soffrire la sete, ma dove soprattutto si domanda: “Il Signore \u00e8 in mezzo a noi s\u00ec o no?” (Es<\/em> 17,7).<\/p>\n

Infine, Ges\u00f9 risponde con Dt<\/em> 6,13 alla tentazione dell’idolatria: “Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai, e giurerai per il suo nome”. Ges\u00f9 ri-vive nella sua esperienza quello che il suo popolo ha passato. Se allora nel Vangelo di Marco<\/em> Ges\u00f9 \u00e8 raffigurato pi\u00f9 chiaramente come il nuovo Adamo che supera la prova (vedi ad es. la presenza delle fiere in Mc<\/em> 1,13), in quello di Matteo \u00e8 invece il ricapitolatore della storia della salvezza compiuta da Dio con Israele. Dove il popolo ha fallito uscendo sconfitto dall’esperienza del deserto, lamentandosi per la mancanza di cibo, rimpiangendo il tempo in cui in Egitto si stava bene, costruendo il vitello idolatrico, proprio l\u00ec invece Ges\u00f9 esce vittorioso.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Appena si apre il racconto del vangelo che inaugura questa Quaresima, apprendiamo che Ges\u00f9 “fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo”(Mt 4,1). Matteo \u00e8 l’unico evangelista a segnalarci con un verbo all’infinito (peirasthenai = per essere tentato) uno scopo che viene raggiunto con l’andare di Ges\u00f9 nel deserto: Ges\u00f9 \u00e8 l\u00ec […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[2756,1458],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4305"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=4305"}],"version-history":[{"count":5,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4305\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":40231,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4305\/revisions\/40231"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=4305"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=4305"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=4305"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}