Mt<\/em> 25,35-36).<\/p>\nDon Elio, durante la notte che per lui ha preceduto l\u2019alba dell\u2019incontro con il Signore, ripeteva con un filo di voce e tra sofferenze che si facevano sempre pi\u00f9 acute: \u201cHo avuto fame, ho avuto sete\u2026\u201d.<\/p>\n
Sono le parole che, nell\u2019ultimo giudizio, ciascuno di noi udr\u00e0 direttamente dalla bocca di Dio, creatore e giudice di tutta l\u2019umanit\u00e0. Stupenda sintesi di una vita donata con generosit\u00e0.<\/p>\n
Di fronte a tali parole – assolutamente prive di moralismo – la coscienza di ogni uomo potr\u00e0 trovare solo una delle due possibili risposte: \u201cl\u2019ho fatto\u201d o \u201cnon l\u2019ho fatto\u201d. Non ci saranno vie di mezzo n\u00e9 giustificazioni. E nessuno potr\u00e0 dire: \u201cnon lo sapevo\u201d. Quante volte don Elio avr\u00e0 meditato in cuor suo questo brano del Vangelo; quante volte, scendendo a piedi dalla piazza grande fino a Sant\u2019Ercolano, la \u201csua\u201d chiesa, gli sar\u00e0 capitato di leggere questa sentenza incisa sugli architravi delle finestre del Palazzo di giustizia, un tempo Ospedale della Misericordia: e tante volte ne ha scritto, per mettere in guardia sul fatto che al cospetto di Dio null\u2019altro avr\u00e0 valore se non l\u2019amore praticato e vissuto.<\/p>\n
Cari confratelli Vescovi, cari sacerdoti, cari familiari, illustri autorit\u00e0 civili, siamo riuniti nella Chiesa cattedrale per dare il cristiano commiato a mons. Elio Bromuri, per noi sempre \u201cdon Elio\u201d: un uomo, un sacerdote di grande valore, un intellettuale acuto, un vero perugino. Concretamente e fin dai primi passi della vocazione sacerdotale, ha cercato di incarnare l\u2019aspetto oblativo dell\u2019esistenza umana: donarsi con tutto quello che si ha e che si \u00e8; mettersi a completa disposizione per servire la Parola e\u00a0 il Popolo di Dio.<\/p>\n
Uomo di spiccate qualit\u00e0, teologo, umanista, docente di storia e filosofia nei licei, fu scelto dai vescovi perugini per seguire da vicino il vasto mondo dell\u2019Universit\u00e0 statale, che negli anni ha attirato a Perugia migliaia di giovani da tutta Italia, specie dal Sud. Come responsabile della Cappella universitaria, docente alla Stranieri, e animatore della pastorale d\u2019ambiente, don Elio s\u2019\u00e8 sentito interpellare dalle esigenze umane, culturali e spirituali di tanti ragazzi, spesso inesperti della complessa realt\u00e0 urbana e accademica e un po\u2019 spauriti, trovandosi lontano da casa.<\/p>\n
Per loro ha procurato un luogo di riferimento e di accoglienza nell\u2019antico palazzo dell\u2019Opera Pia Marianna Paoletti, nel cuore di Perugia. Aiutato dai giovani della FUCI, ha avuto cos\u00ec la possibilit\u00e0 di avvicinare tanti studenti, offrendo loro il calore dell\u2019amicizia, la consolazione della stima e l\u2019abitudine al ragionamento, all\u2019uso non mistificato della ragione, grazie al quale il dialogo pu\u00f2 avvenire con chiunque, da qualsiasi punto di vista si parta. Mettere tutti intorno ad un tavolo per trattare di questioni teologiche, sociali e politiche era per don Elio un servizio per far vivere ai giovani, ma anche a tanti adulti, esperienze utili alla crescita umana, solo grazie alla quale \u00e8 possibile anche una sana crescita spirituale.<\/p>\n
Operando in questo mondo dell\u2019accoglienza, don Elio, con l\u2019\u00e9quipe che intanto gli \u00e8 cresciuta accanto, scopre l\u2019esistenza dello \u201cstraniero\u201d, che professa fedi religiose \u201caltre\u201d, per non parlare delle ideologie disparate e non di rado in contrasto reciproco, con relative strumentalizzazioni. Siamo negli anni Settanta, e Perugia, con le sue due Universit\u00e0, \u00e8 un crogiuolo di presenze da tutto il mondo. Esse interpellano l\u2019intelligenza e la fede di un uomo e sacerdote della tempra di don Elio, che al servizio dell\u2019Altro ha ormai posto la sua vita\u2026<\/p>\n
Nasce cos\u00ec, con questo spirito dialogico, l\u2019esperienza del Centro Ecumenico Universitario San Martino in via del Verzaro, la cui attivit\u00e0 prosegue ancora, senza soste, da pi\u00f9 di cinquanta anni.\u00a0 Le aperture del Concilio Vaticano II al mondo contemporaneo trovano nella mente fervida di don Elio una profonda attenzione. La Chiesa sta spalancando le braccia sul mondo intero, come non era mai avvenuto. Inizia un\u2019avventura affascinante che trova a Perugia un laboratorio di iniziative culturali e religiose, forse unico in Italia.<\/p>\n
La carit\u00e0, in forma di servizio all\u2019unit\u00e0 della Chiesa e del genere umano, \u00e8 stata la missione pastorale di don Elio: se n\u2019\u00e8 giovata la citt\u00e0 e la diocesi perugina, ma anche l\u2019intera regione. Per incarico dei vescovi dell\u2019Umbria, mons. Bromuri ha diretto con raro equilibrio, per quasi trent\u2019anni, il settimanale La Voce<\/em>, organo informativo delle diocesi umbre, di contenuto non solo religioso.<\/p>\nI suoi articoli \u201cdi fondo\u201d sono stati per decenni, fino all\u2019ultimo, una lucida lettura della complessit\u00e0 del mondo in cui viviamo, e tali rimangono, attualissimi anche se letti a posteriori. Ha sempre espresso e spesso difeso il pensiero della Chiesa, senza mai cadere nel facile conformismo, senza toni catechetici n\u00e9 enfasi n\u00e9 apologie, ma \u201cin forza della stessa verit\u00e0\u201d, che sotto la sua penna appare limpidissima. Non c\u2019\u00e8 argomento, anche quelli pi\u00f9 \u201cscottanti\u201d, che non l\u2019abbia visto intervenire, senza timori o imbarazzi.<\/p>\n
Parafrasando una frase di Paolo VI circa la Chiesa, possiamo dire che anche il nostro don Elio \u00e8 stato un \u201cesperto in umanit\u00e0\u201d, non solo per le tantissime persone che nel corso della sua vita si sono avvicinate a lui e tramite lui a Cristo, ma, soprattutto, per aver saputo cogliere in profondit\u00e0 i drammi, le incertezze, le euforie di un\u2019umanit\u00e0 che ha trovato troppo spesso nel mito del progresso sociale l\u2019alibi per una vita dissipata e incurante dei valori della tradizione cristiana, ossia umana.<\/p>\n
Tutto questo egli ha vissuto, annotato e giudicato, sempre nell\u2019ottica della misericordia, alla cui luce anche un mondo disperso e dilaniato trover\u00e0 la sua trasfigurazione. La profezia della grande famiglia umana riconciliata \u00e8 l\u2019orizzonte spirituale verso il quale don Elio ha sempre fissato il suo sguardo. E, anche se non ha potuto vederne in terra la piena realizzazione, ha posto per\u00f2 \u201cin mezzo a noi\u201d le basi perch\u00e9 questo grande disegno salvifico possa realizzarsi davvero, nei tempi che solo Dio conosce.<\/p>\n
L\u2019umanit\u00e0 rinnovata, l\u2019avvento della civilt\u00e0 dell\u2019amore, sono grandi scenari che il Concilio e i grandi pontificati che si sono succeduti in questi decenni ci hanno fatto pregustare, e il caro don Elio sembra averli contemplati con singolare precognizione. Il suo impegno nelle attivit\u00e0 ecumeniche e nel dialogo con tutti gli uomini di buona volont\u00e0 non \u00e8 fine a se stesso, ma ha un senso proprio in vista di questo fine ultimo della storia, che trover\u00e0 in Cristo Signore la parola decisiva e conclusiva.<\/p>\n
Allora, \u201cquando il Figlio dell’uomo verr\u00e0 nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si sieder\u00e0 sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti. Allora il re dir\u00e0 a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredit\u00e0 il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perch\u00e9 io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato, assetato? Quando ti abbiamo visto forestiero, o nudo? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere? Rispondendo, il re dir\u00e0 loro: In verit\u00e0 vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli pi\u00f9 piccoli, l’avete fatto a me\u201d (Mt<\/em> 25, 31-40).<\/p>\n\u00c8 in questa umile e sublime responsabilit\u00e0 di custodire il genere umano e di favorirne una degna esistenza che sta il segreto della vita eterna. Chi ha vissuto per servire e ha offerto giorno per giorno la sua vita perch\u00e9 gli altri ne avessero in abbondanza, costui ha scorto nell\u2019ultimo dei fratelli il volto luminoso del Signore Ges\u00f9, e la bellezza di questo volto \u00e8 la sua ricompensa per sempre.<\/p>\n
Carissimo fratello Elio, riposa nella pace di Cristo. Noi ti pensiamo nella gioia per sempre, e nella luce che svela ogni mistero al cuore sapiente, buono e fedele che ha posto in ci\u00f2 ogni suo bene. Prega ancora per noi, per la tua citt\u00e0 di Perugia, per la nostra Chiesa perusino-pievese, che hai servito nei tuoi 62 anni di sacerdozio, che tanto hai amato e sostenuto e che oggi \u00e8 presente in misura cos\u00ec folta! Prega per ognuna di queste persone che oggi danno silenziosa e appassionata testimonianza di te, della tua fede, della tua speranza, della tua carit\u00e0.<\/p>\n
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Pubblichiamo di seguito il testo integrale dell’omelia dell’arcivescovo di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve, il cardinale Gualtiero Bassetti, in occasione dei funerali di mons. Elio Bromuri \u00a0tenutisi nella cattedrale di san Lorenzo il 18 agosto. \u201cHo avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[517],"tags":[1287,2801,2562],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/42589"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=42589"}],"version-history":[{"count":6,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/42589\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":43381,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/42589\/revisions\/43381"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=42589"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=42589"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=42589"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}