{"id":42053,"date":"2015-08-06T10:38:25","date_gmt":"2015-08-06T08:38:25","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=42053"},"modified":"2015-08-25T12:38:19","modified_gmt":"2015-08-25T10:38:19","slug":"la-questione-dirigenti-della-provincia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-questione-dirigenti-della-provincia\/","title":{"rendered":"La questione dirigenti della Provincia"},"content":{"rendered":"
\"Il<\/a>
Il palazzo della Provincia di Perugia<\/figcaption><\/figure>\n

La Provincia di Perugia vara la riorganizzazione ma \u00e8 subito polemica.<\/p>\n

Mantenere servizi efficienti, con poche risorse, e non prevedere esuberi \u00e8 un\u2019impresa quasi miracolosa per il presidente Nando Mismetti<\/strong>. Ma, intanto, resta tutto come prima dal 31 luglio al 1\u00b0 ottobre prossimo – quando entrer\u00e0 in funzione – non toccando il numero di dirigenti e posizioni organizzative.<\/p>\n

La Cisl dell\u2019Umbria ha espresso il proprio rammarico, rispetto al nuovo modello organizzativo, per il fatto che \u201cabbia prevalso – secondo il sindacato – pi\u00f9 la vecchia logica prudente e attendista di stampo politico che le esigenze reali dell\u2019operazione\u201d sottolineando che era necessario diminuire i costi.<\/p>\n

\u00c8 molto critico il giudizio del consigliere provinciale di Fi, Massimo Perari<\/strong>: \u201cLascia interdetti il comportamento al limite del credibile del Presidente della Provincia di Perugia. Un giorno annuncia il rischio di non arrivare nemmeno a pagare gli stipendi ai dipendenti, convoca tavoli di emergenza per la situazione economica dell\u2019Ente di Piazza Italia, annuncia che non si sa nemmeno se le scuole il prossimo anno potranno avere il riscaldamento e poi le posizioni apicali dei dirigenti e dei 120 minidirigenti vengono conservate in una sorta di immobilismo assolutamente incomprensibile.<\/p>\n

E pensare che con quel milione e duecento mila euro che si risparmierebbe, non certo tutto, ma molte cose si potrebbero fare. La Provincia deve necessariamente puntare ad una drastica riduzione dei dirigenti e ad un azzeramento delle posizioni organizzative, \u00e8 l\u2019unico atto concreto per non far perdere credibilit\u00e0 all\u2019Ente e non trasformare in una pantomima tutti i ragionamenti fin qui fatti sulla razionalizzazione, mentre c\u2019\u00e8 chi rischia di perdere il posto di lavoro\u201d.<\/p>\n

Mismetti ha replicato sottolineando che \u201cva ribadito come la nuova organizzazione preveda una sensibile riduzione delle aree e dei servizi, con una conseguente diminuzione dei dirigenti: da 15 (compreso il direttore generale) rispetto agli attuali 29.<\/p>\n

I nuovi servizi svolgeranno la propria attivit\u00e0 nelle funzioni fondamentali dell\u2019Ente di area vasta: attivit\u00e0 amministrativa di supporto e di assistenza ai Comuni, strade provinciali e regionali, trasporti, edilizia scolastica e servizi ambientali, cos\u00ec come previsto dalla riforma Delrio.<\/p>\n

Allo stesso tempo, tale modello organizzativo si svilupper\u00e0 attraverso un numero di uffici tendenzialmente non superiore a 30: la nuova struttura dell\u2019Ente, pertanto, si caratterizzer\u00e0 per un significativo snellimento anche delle posizioni organizzative ed individuali, che verranno ridotte addirittura a un quarto di quelle attuali (appunto contro le 120 previste dall\u2019organigramma attuale). Contestualmente, si proceder\u00e0 ad una razionalizzazione dei turni e delle reperibilit\u00e0, ridefinendone la turnazione per i soli servizi indispensabili, alla luce delle funzioni della nuova Provincia\u201d.<\/p>\n

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