{"id":41900,"date":"2015-08-05T16:26:00","date_gmt":"2015-08-05T14:26:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=41900"},"modified":"2015-08-05T16:59:12","modified_gmt":"2015-08-05T14:59:12","slug":"chiesa-madre-dei-risposati","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chiesa-madre-dei-risposati\/","title":{"rendered":"Chiesa, madre dei risposati"},"content":{"rendered":"

\"divorzio-torta-caduta\"<\/a>Dopo la sospensione nel mese di luglio, Papa Francesco<\/strong> ha ripreso le udienze generali del mercoled\u00ec, riallacciandosi idealmente al filo interrotto a fine giugno. Tema, sempre la famiglia dunque; e prendendo subito di petto uno dei \u201ctemi caldi\u201d, quello dei divorziati risposati.<\/p>\n

Nelle nostre comunit\u00e0 – ha detto – \u00e8 urgente sviluppare \u201cun\u2019accoglienza reale\u201d verso le persone che, in seguito \u201call\u2019irreversibile fallimento\u201d del loro legame matrimoniale, hanno intrapreso una \u201cnuova unione\u201d. Dobbiamo esercitare un\u2019attenzione particolare verso coloro che sono stati feriti \u201cnel loro amore\u201d: \u201c\u00c8 necessaria una fraterna e attenta accoglienza, nell\u2019amore e nella verit\u00e0, verso i battezzati che hanno stabilito una nuova convivenza dopo il fallimento del matrimonio sacramentale. In effetti, queste persone non sono affatto scomunicate – non sono scomunicate! – e non vanno assolutamente trattate come tali: esse fanno sempre parte della Chiesa\u201d.<\/p>\n

Il Papa lo ripete anche in spagnolo, ribadendo che non si tratta affatto di scomunicati, \u201ccome alcuni pensano\u201d, e invita a guardare \u201cquesti nuovi legami\u201d con gli occhi dei figli piccoli, dei bambini: \u201c\u00c8 importante che lo stile della comunit\u00e0, il suo linguaggio, i suoi atteggiamenti, siano sempre attenti alle persone, a partire dai piccoli. Loro sono quelli che soffrono di pi\u00f9 in queste situazioni\u201d.<\/p>\n

Bergoglio perci\u00f2 chiede a se stesso e a tutti: come raccomandare ai genitori di \u201ceducare i figli alla vita cristiana, dando loro l\u2019esempio di una fede convinta e praticata\u201d, se poi teniamo i genitori stessi a distanza dalla vita della comunit\u00e0, \u201ccome se fossero scomunicati? Si deve fare in modo di non aggiungere altri pesi oltre a quelli che i figli, in queste situazioni, gi\u00e0 si trovano a dover portare. Purtroppo il numero di questi bambini e ragazzi \u00e8 davvero grande. \u00c8 importante che essi sentano la Chiesa come madre attenta a tutti, sempre disposta all\u2019ascolto e all\u2019incontro\u201d.<\/p>\n

La Chiesa, ha sottolineato Francesco, in questi decenni \u201cnon \u00e8 stata n\u00e9 insensibile n\u00e9 pigra\u201d. Si sa che queste realt\u00e0 contraddicono \u201cil sacramento cristiano\u201d, ma nella comunit\u00e0 cristiana \u201c\u00e8 molto cresciuta la consapevolezza\u201d dell\u2019accoglienza. \u201cDi qui il ripetuto invito\u201d dei suoi Predecessori \u201ca manifestare apertamente e coerentemente la disponibilit\u00e0 della comunit\u00e0 ad accoglierli e a incoraggiarli, perch\u00e9 vivano e sviluppino sempre pi\u00f9 la loro appartenenza a Cristo e alla Chiesa con la preghiera, con l\u2019ascolto della Parola di Dio, con la frequenza alla liturgia, con l\u2019educazione cristiana dei figli, con la carit\u00e0 e il servizio ai poveri, con l\u2019impegno per la giustizia e la pace\u201d.<\/p>\n

L\u2019esortazione – partendo dalla Evangelii gaudium<\/em> – \u00e8 a ispirarsi all\u2019icona biblica del Buon Pastore, alla luce della missione che Ges\u00f9 ha ricevuto dal Padre: \u201cDare la vita per le pecore. Tale atteggiamento \u00e8 un modello anche per la Chiesa, che accoglie i suoi figli come una madre che dona la sua vita per loro. \u2018La Chiesa \u00e8 chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre\u2019. Niente porte chiuse! Niente porte chiuse!\u201d.<\/p>\n

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