{"id":40930,"date":"2015-07-29T10:18:55","date_gmt":"2015-07-29T08:18:55","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=40930"},"modified":"2015-07-29T10:18:56","modified_gmt":"2015-07-29T08:18:56","slug":"droga-basta-con-i-silenzi-in-chiesa-e-in-famiglia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/droga-basta-con-i-silenzi-in-chiesa-e-in-famiglia\/","title":{"rendered":"Droga: basta con i silenzi in Chiesa e in famiglia"},"content":{"rendered":"

\"droga-disagio-giovani-alcol\"<\/a>I recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto un giovane tifernate, deceduto a Riccione, hanno lasciato il segno in tante persone, non solo a Citt\u00e0 di Castello.<\/p>\n

Con due sacerdoti tifernati abbiamo provato a riflettere su questa vicenda in un\u2019ottica cristiana e umana, cercando di trarne alcuni spunti in senso costruttivo.<\/p>\n

Don Samuele Biondini<\/strong>, da anni a fianco di tanti giovani nella Pastorale giovanile diocesana, ritiene che per un cristiano, \u201cquanto \u00e8 successo dovrebbe essere un invito alla conversione; un invito a trasformare la propria vita rinunciando a ogni cristianesimo di facciata o a una vita liturgica rituale, capace solo di allontanare i giovani\u201d.<\/p>\n

\u201cLa societ\u00e0 tutta \u00e8 chiamata a fare di questa tragedia uno spartiacque con l\u2019avvio di una lotta senza quartiere alla droga. Gli adulti stessi, dato che sono in tanti a farlo, dovrebbero essere i primi a smettere di drogarsi. Stronchiamo il mercato iniziando dal non alimentarlo! Oggi – ha proseguito – purtroppo la fragilit\u00e0 dei giovani coincide con una societ\u00e0 incapace a difenderli, una societ\u00e0 che ha rinunciato a essere comunit\u00e0, che d\u00e0 una grande libert\u00e0 al giovane e lo stimola, invece di frenarlo. Viviamo in un mondo che convince il giovane a commisurare tutto sul divertimento, non pensando a cosa sia utile a lui o al mondo\u201d.<\/p>\n

\u201cI giovani – conclude – si trovano nel futuro, noi spesso viviamo nel passato, e cos\u00ec non riusciamo a incontrarci. Forse come Chiesa dovremo incontrarci, anche insieme alla societ\u00e0 civile, per riflettere su chi siano i giovani. A memoria mia non abbiamo mai speso neanche un giorno come comunit\u00e0 diocesana per capirli; ovviamente questo rende difficile affiancarli. Propongo un\u2019Assemblea diocesana sul tema giovani\u201d.<\/p>\n

Sulla stessa linea d\u2019onda anche don Paolino Trani<\/strong>, presidente del Ceis tifernate, che si augura \u201cun maggiore dialogo tra giovani e comunit\u00e0 educante, la quale non deve mai stancarsi di cercare il dialogo e soprattutto di mettersi in ascolto dei giovani, delle loro esigenze, delle loro esperienze e di quello che vivono\u201d. Secondo don Paolino, per\u00f2 \u201coggi essere genitore o educatore in generale \u00e8 molto complicato: il mondo cambia continuamente e i punti di riferimento sono dati da un tipo di societ\u00e0 problematica, con valori falsi, che creano vuoto e insicurezza\u201d.<\/p>\n

A questo – prosegue – si lega anche il fatto che le trasgressioni degli adolescenti di oggi, tra cui rientra anche l\u2019uso di droghe, come stupefacenti o alcol, sono spesso pericolose, \u201ce non sempre famiglie o educatori sono consapevoli dei rischi a esse legati\u201d.<\/p>\n

Per iniziare a contrastare seriamente la diffusione delle sostanze stupefacenti, comunque, don Paolino, impegnato da pi\u00f9 di 25 anni nella lotta alle tossicodipendenze, ha le idee ben chiare: \u201cBisogna iniziare a parlarne in famiglia, nelle scuole, in parrocchia. La droga deve divenire un argomento abituale di conversazione\u201d.<\/p>\n

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\u201cUna tragedia che ci chiama tutti in causa\u201d<\/strong><\/p>\n

I funerali del giovane Lamberto, celebrati dal vescovo Cancian in cattedrale<\/em><\/p>\n

I funerali del giovane Lamberto, morto poco pi\u00f9 di una settimana fa a Riccione, si sono svolti il 24 luglio nel duomo di Citt\u00e0 di Castello. La celebrazione, officiata dal vescovo Domenico Cancian<\/strong>, \u00e8 stata contrassegnata dal dolore di un\u2019intera citt\u00e0; un dolore testimoniato dal silenzio con cui le tante persone presenti – fuori e dentro la cattedrale – hanno partecipato alle esequie.<\/p>\n

Lo stesso Vescovo a inizio messa ha invitato tutti al silenzio, alla riflessione e alla preghiera, spiegando: \u201cDinanzi all\u2019irreparabile tragedia della morte di Lamberto, la comunit\u00e0 cristiana e civile si ritrova qui, nella nostra cattedrale, sgomenta. Le parole appropriate sono difficili da trovare e rischiano di essere di troppo, o fuori posto\u201d.<\/p>\n

Nell\u2019omelia, poi, con la voce rotta dall\u2019emozione, ha ricordato come anche per \u201cGes\u00f9 tutto era finito nel modo pi\u00f9 disastroso: terminando la sua vita in croce, fra due ladroni. La cosa straordinaria per\u00f2 \u2013 ha continuato \u2013 \u00e8 stato il fatto che Ges\u00f9 sia morto invocando il perdono per quelli che lo stavano crocifiggendo. La sua Parola \u00e8 l\u2019unica a darci speranza. Il Signore, in modo misterioso, sa trasformare il male in bene. Ravviviamo questa certezza centrale della fede e confidiamo nella resurrezione pasquale, che riesce a dare un conforto significativo anche a questo dolore\u201d.<\/p>\n

Assieme a un messaggio di speranza, per\u00f2, il Vescovo tifernate ha voluto richiamare le \u201cnostre responsabilit\u00e0 umane\u201d: \u201cUna tragedia del genere, infatti, chiama in causa tutti noi, uomini e donne liberi, e perci\u00f2 responsabili del bene e del male. Senza giudicare nessuno e senza alimentare sentimenti negativi, noi adulti \u2013 dobbiamo dircelo \u2013 possiamo fare di pi\u00f9 e meglio come educatori. Soprattutto, tutti insieme, dovremmo mostrare che ci si pu\u00f2 divertire in modo bello e costruttivo. Mi permetto anche – ha concluso rivolgendosi ai tanti giovani presenti – di rivolgermi ai nostri ragazzi. Prendetevi le vostre responsabilit\u00e0 per custodire la vostra vita, il bene pi\u00f9 prezioso per voi e per gli altri\u201d.<\/p>\n

Tra i giovani, molto numerosa la presenza dei compagni di classe, degli amici e dei compagni di calcio di Lamberto, che a fine celebrazione hanno voluto ricordarlo con alcuni toccanti pensieri.<\/p>\n

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