{"id":3888,"date":"2004-07-02T00:00:00","date_gmt":"2004-07-01T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=3888"},"modified":"2015-07-08T15:18:38","modified_gmt":"2015-07-08T13:18:38","slug":"il-teologico-diventa-facolta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-teologico-diventa-facolta\/","title":{"rendered":"Il Teologico diventa Facolt\u00e0"},"content":{"rendered":"

L’Istituto teologico di Assisi (Ita) costituisce, nella nostra terra umbra geograficamente modesta, una delle poche realt\u00e0 stabili che esprimono in modo visibile la comunione delle otto diocesi umbre. Una comunione quanto mai necessaria ovunque, ma soprattutto in una realt\u00e0 geograficamente modesta com’\u00e8 quella umbra. Gli altri organismi della regione ecclesiastica sono il Seminario regionale che prossimamente torner\u00e0 nella sua rinnovata sede, il Tribunale ecclesiastico che ha sede in Perugia e questo stesso settimanale La Voce.Va poi detto che l’Istituto \u00e8 ormai abbastanza conosciuto in Umbria – nelle comunit\u00e0 ecclesiali (parrocchie, istituti religiosi, associazioni e movimenti) e in ambito civile (istituzioni sociali e politiche e nei centri accademici) ‘ ma non lo \u00e8 ancora in modo soddisfacente. Vi sono infatti centinaia di ambienti religiosi e di responsabili dell’azione pastorale che, oltre a non far conoscere alla popolazione le finalit\u00e0 teologiche e pastorali dell’Istituto, le opportunit\u00e0 che offre a chi desidera approfondire le ragioni della fede, le sue iniziative culturali, semplicemente le ignorano. Come se nella missione evangelizzatrice della Chiesa la cultura teologica fosse un optional, quasi un ‘accessorio’, e non invece un elemento insostituibile. ‘La cultura \u00e8 un terreno privilegiato nel quale la fede si incontra con l’uomo’ , ha detto Giovanni Paolo II, del quale \u00e8 anche opportuno far memoria di un’altra forte e densa affermazione: ‘una fede che non diventa cultura \u00e8 una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fortemente vissuta’. In altre parole, una fede superficiale, spesso folcloristica e persino capace di ridurre la croce a monile da esibire per moda o portafortuna, alla stregua di un quadrifoglio o di un cornetto, per usare sferzanti immagini dello scrittore cattolico Paul Claudel. Parliamo ovviamente di cultura non solo in senso accademico e nozionistico, ma nel pi\u00f9 ampio significato antropologico che abbraccia sia le idee sia il vissuto quotidiano: una cultura, cio\u00e8, idonea di offrire alle persone gli elementi interpretativi della realt\u00e0 (come la lingua, la letteratura, l’arte ecc.) e capace di rendere i cristiani capaci di saper evidenziare le ragioni della propria fede. Che quest’ultimo aspetto sia assai carente in larga parte del popolo cristiano \u00e8 dimostrato dalla scarsa incidenza dei cristiani negli ambiti che fortemente orientano il pensiero e la prassi dell’opinione pubblica, quali ad esempio i mezzi della comunicazione sociale e quelli politici. Una novit\u00e0 di rilievo riguardante il nostro Istituto \u00e8 il suo passaggio, che appare ormai prossimo, a Sezione o Sede della Facolt\u00e0 teologica dell’Italia centrale. La Santa Sede ha infatti nei giorni scorsi espresso la propria disponibilit\u00e0 a decretare questo passaggio che darebbe completezza accademica agli studi dell’Istituto che, attualmente, ha i primi due cicli: istituzionale il primo, della durata di cinque anni, seguito da un biennio di specializzazione. Con il terzo e ultimo ciclo, l’Istituto acquisir\u00e0 la fisionomia di una vera e completa Facolt\u00e0 teologica ove sar\u00e0 possibile conseguire anche il grado accademico del dottorato. Il cammino verso la Facolt\u00e0, iniziato nel 1996 con una lettera alla Santa Sede firmata congiuntamente dai vescovi della Toscana e dell’Umbria, dovr\u00e0 tuttavia costituire, al di l\u00e0 del traguardo raggiunto, una spinta a tutte le componenti ecclesiali presenti nella regione per una maggiore qualificazione degli studi teologici, una pi\u00f9 capillare presenza sul territorio, una pi\u00f9 forte incidenza nella vita pastorale delle Chiese locali.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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