{"id":37142,"date":"2015-07-02T11:55:48","date_gmt":"2015-07-02T09:55:48","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=37142"},"modified":"2015-07-02T11:55:48","modified_gmt":"2015-07-02T09:55:48","slug":"tutto-il-bello-dellumanesimo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tutto-il-bello-dellumanesimo\/","title":{"rendered":"Tutto il bello dell\u2019Umanesimo"},"content":{"rendered":"<figure id=\"attachment_37143\" aria-describedby=\"caption-attachment-37143\" style=\"width: 350px\" class=\"wp-caption alignleft\"><a href=\"https:\/\/www.lavoce.it\/tutto-il-bello-dellumanesimo\/millet_angelus\/\" rel=\"attachment wp-att-37143\"><img loading=\"lazy\" decoding=\"async\" class=\"size-full wp-image-37143\" alt=\" L\u2019Angelus di Millet\" src=\"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-content\/uploads\/2015\/07\/MILLET_Angelus.jpg\" width=\"350\" height=\"291\" \/><\/a><figcaption id=\"caption-attachment-37143\" class=\"wp-caption-text\">L\u2019Angelus di Millet<\/figcaption><\/figure>\n<p>\u201cNon si pu\u00f2 capire Firenze se non nel segno di una visione che mette insieme, e non distingue, la dimensione caritativa e quella culturale: una fede cristiana che si fa immagine di bellezza e vita di carit\u00e0. L\u2019unit\u00e0 di questi due elementi \u00e8 il contesto in cui vogliamo accogliere il Convegno ecclesiale nazionale di novembre\u201d.<\/p>\n<p>Lo ha affermato l\u2019arcivescovo della citt\u00e0, card. <strong>Giuseppe Betori<\/strong> , nel presentare le iniziative culturali che l\u2019arcidiocesi promuove in occasione del Convegno che vedr\u00e0 la Chiesa italiana riunirsi proprio a Firenze per riflettere sul tema \u201cIn Ges\u00f9 Cristo il nuovo umanesimo\u201d.<\/p>\n<p>Le iniziative culturali, ha aggiunto Betori, serviranno \u201ca far vedere che l\u2019Umanesimo fiorentino non \u00e8 stato una voce che distacca l\u2019uomo da Dio, o che pone l\u2019uomo sopra Dio, ma un riscoprire l\u2019uomo alla luce della fede\u201d.<\/p>\n<p>La proposta culturale si articoler\u00e0 essenzialmente in quattro iniziative. La prima \u00e8 la mostra \u201cBellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana\u201d; si svolger\u00e0 a palazzo Strozzi.<\/p>\n<p>Un percorso sul rapporto tra arte e Sacro tra met\u00e0 Ottocento e met\u00e0 Novecento. In esposizione opere come la <em>Piet\u00e0<\/em> di Van Gogh in prestito dai Musei Vaticani, la <em>Crocifissione bianca<\/em> di Chagall, da Chicago, e l\u2019<em>Angelus<\/em> di Millet dal Mus\u00e9e d\u2019Orsay di Parigi.<\/p>\n<p>Gli spazi sotterranei della basilica di San Lorenzo ospiteranno invece la mostra \u201cSi fece carne. L\u2019arte contemporanea e il Sacro\u201d: dall\u2019<em>ex-voto<\/em> di Yves Klein ad artisti come Mimmo Paladino e Giuliano Vangi, con una sezione dedicata anche a una selezione delle opera commissionate ad artisti contemporanei in occasione della pubblicazione del Nuovo lezionario Cei .<\/p>\n<p>Le iniziative culturali promosse dall\u2019arcidiocesi di Firenze comprendono inoltre la pubblicazione di un volume, che sar\u00e0 offerto a tutti i convegnisti, dal titolo <em>Icone dell\u2019uomo. Arte e fede a Firenze nel Rinascimento<\/em> (ed. Mandragora) in cui quattro tra i massimi esperti di arte sacra &#8211; Cristina Acidini, Antonio Natali, Antonio Paolucci, Timothy Verdon &#8211; rileggono venti opere d\u2019arte di scuola fiorentina, da Giotto a Michelangelo, alla luce della teologia e della fede del tempo in cui sono nate.<\/p>\n<p>\u201cNell\u2019arte dell\u2019Umanesimo e del Rinascimento &#8211; ha ricordato mons. <strong>Verdon<\/strong> &#8211; l\u2019iconografia cristiana \u00e8 dominante: possiamo dire che \u00e8 nella raffigurazione di Cristo e di Maria che l\u2019arte di quel periodo ha ridefinito l\u2019immagine dell\u2019uomo\u201d.<\/p>\n<p>L\u2019ultima iniziativa sar\u00e0 dedicata a Dante, nel 750\u2019 anniversario della nascita: un percorso a cura dell\u2019associazione Culter che far\u00e0 ripercorrere, nel complesso della basilica di Santa Croce, gli ambienti e i personaggi della <em>Divina Commedia<\/em> attraverso suoni, profumi e colori, secondo lo stile della \u201clettura popolare\u201d che ha sempre reso accessibile Dante a un vasto pubblico di appassionati, esperti e gente comune.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>\u201cNon si pu\u00f2 capire Firenze se non nel segno di una visione che mette insieme, e non distingue, la dimensione caritativa e quella culturale: una fede cristiana che si fa immagine di bellezza e vita di carit\u00e0. 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