{"id":36161,"date":"2015-06-23T18:08:12","date_gmt":"2015-06-23T16:08:12","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=36161"},"modified":"2015-06-23T18:57:26","modified_gmt":"2015-06-23T16:57:26","slug":"famiglia-recupero-evasione-fiscale-terzo-settore-tre-vie-per-un-aiuto-contro-lattuale-crisi-economica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/famiglia-recupero-evasione-fiscale-terzo-settore-tre-vie-per-un-aiuto-contro-lattuale-crisi-economica\/","title":{"rendered":"Famiglia, recupero evasione fiscale, terzo settore: tre vie per un aiuto contro l\u2019attuale crisi economica"},"content":{"rendered":"
Nelle \u201cConsiderazioni finali 2014\u201d il governatore della Banca d’Italia Visco afferma che la ripresa \u201csi \u00e8 avviata\u201d. Tuttavia il quadro economico continua a presentare elementi di preoccupazione: una disoccupazione elevata (12,4%), nonch\u00e9 un ingente volume del debito pubblico (2.194 miliardi): nei primi quattro mesi del 2015 lo stesso \u00e8 aumentato di circa 60 miliardi. Si pensi, per un confronto, che il c.d. \u201cbonus Renzi\u201d vale circa 10 miliardi l\u2019anno.<\/p>\n
Di fronte a questi numeri ci si chiede come riattivare un\u2019economia di crescita. Oltre al necessario buon andamento sostanziale delle istituzioni e della pubblica amministrazione, pare opportuno indicare tre ambiti su cui lavorare, meritevoli di particolare attenzione.<\/p>\n
1) \u201cTerzo settore\u201d. Nell\u2019attuale contesto (e soprattutto nel campo del welfare) diventa quanto mai essenziale praticare politiche di sussidiariet\u00e0 che consentano agli enti no-profit di sviluppare il loro potenziale. La riforma normativa in atto potrebbe essere un aiuto in tal senso.<\/p>\n
2) Fisco, con particolare riguardo al recupero dell\u2019evasione. Esistono varie indagini che stimano l\u2019imponibile sommerso in volumi superiori ai 200 miliardi all\u2019anno; le imposte evase toccano verosimilmente una cifra intorno ai 90 miliardi. Su questo versante occorrerebbe lavorare di pi\u00f9 per diminuire l\u2019utilizzo del denaro contante (\u201cwar on cash\u201d).<\/p>\n
3) Famiglia (sul cui \u00e8 opportuno, per la sua importanza, soffermarsi con pi\u00f9 attenzione). Essa \u00e8 la cellula fondamentale ed insostituibile della struttura sociale, luogo primario di produzione del \u201ccapitale sociale\u201d di una comunit\u00e0. Attualmente la famiglia vive un momento di particolare difficolt\u00e0, in quanto ai problemi economici dovuti alla crisi si assomma un diffuso smarrimento sul senso di questa istituzione: oggi circa il 31% dei matrimoni finisce prematuramente.<\/p>\n
Questa cifra dell\u2019instabilit\u00e0 familiare non pu\u00f2 non far preoccupare anche dal punto di vista dell\u2019economia. Potrebbe esservi il rischio che si sia compromessa l\u2019aspettativa di fiducia nella stabilit\u00e0 del rapporto, che \u00e8 essenziale per le scelte familiari, le quali sono per loro natura scelte di lungo periodo (es. figli), con importanti ricadute anche sul piano economico (es. edilizia). Conseguentemente non pare fuori luogo chiedersi quali \u201cstimoli\u201d per l\u2019economia potranno risultare efficaci, nonch\u00e9 quale \u201ccrescita economica\u201d potr\u00e0 prodursi qualora vi fosse una significativa diminuzione della volont\u00e0 di realizzazione personale in un contesto familiare coeso e duraturo. Potrebbe pertanto esistere una significativa interrelazione tra la considerazione che la famiglia riceve dalle istituzioni pubbliche, che oggi pare essere piuttosto debole, ed il tasso di stabilit\u00e0 familiare, nonch\u00e9 tra questi due fattori ed il dinamismo economico, che crea posti di lavoro.<\/p>\n
Per favorire la crescita economica in modo stabile nel tempo \u00e8 importante poter contare su un adeguato ricambio generazionale. Ma ci\u00f2 che per le statistiche rappresenta una cifra percentuale di incremento della popolazione, all\u2019interno di una famiglia \u00e8 il bene inestimabile di un figlio, frutto di un complesso progetto interpersonale. Queste dinamiche, che sono al tempo stesso private e pubbliche, morali e materiali, si muovono sul crinale di una continua conciliazione tra la libert\u00e0 (ed il desiderio) della procreazione e le responsabilit\u00e0 che ne conseguono. Esse pertanto si reggono su equilibri delicatissimi. Se \u00e8 vero che i figli sono per lo stato la principale garanzia del suo futuro, tuttavia il metterli concretamente al mondo presuppone per i genitori un impegno solidale e reciproco di lunga durata. Ma potrebbe essere sempre pi\u00f9 difficile trovare chi voglia prendersi tale impegno se il sostegno pubblico alla famiglia – specialmente quello connesso ai figli – \u00e8 debole e se circa il 31% delle unioni va in crisi. Peraltro gi\u00e0 abbiamo un tasso di fecondit\u00e0 (1,39) tra i pi\u00f9 bassi di Europa.<\/p>\n
La famiglia sta alla base della societ\u00e0 e dello stato, e non viceversa. Si pu\u00f2 dunque convenire che tutto ci\u00f2 che faccia bene alla famiglia faccia bene allo stato, e che il favorire la famiglia possa porre le basi per una economia in qualche misura meno soggetta ad oscillazioni congiunturali. Su questo tema vi sono alcuni aspetti sui quali si potrebbe lavorare (tenendo presente che il sostegno alla famiglia non si esaurisce con provvedimenti di favore verso le responsabilit\u00e0 genitoriali, pur costituendone un’aspetto qualificante):<\/p>\n
a) promuovere e consolidare una legislazione pro-famiglia (come conseguenza degli artt. 29-30-31 della Costituzione) che valorizzi adeguatamente l’impegno di entrambi i coniugi; dare priorit\u00e0 nell\u2019assegnazione di risorse pubbliche alla formazione ed al sostegno della famiglia (evitando che le convivenze siano economicamente pi\u00f9 convenienti);<\/p>\n
b) rivedere provvedimenti (es. divorzio breve) che rischiano di banalizzare l’istituzione familiare: senza famiglie forti nella comunione e stabili nell’impegno, i popoli si indeboliscono\u201d (Dsc n. 213). In tale contesto anche l\u2019introduzione di nuovi modelli familiari (es. civil partnership) dovrebbe essere attentamente soppesato dal legislatore;<\/p>\n
c) riformare il sistema tributario in modo da realizzare un effettivo sostegno alla famiglia, specialmente all\u2019aumento del numero dei figli; i sistemi tariffari di utenze e servizi (es. acqua, luce, gas, etc.), dovrebbero rifondarsi in termini di consumi equivalenti e non assoluti, al fine di stimolare consumi virtuosi anzich\u00e9 penalizzare i nuclei pi\u00f9 numerosi;<\/p>\n
d) adottare tutte quelle iniziative (bonus scuola, conciliazione famiglia-lavoro, agevolazioni tariffe locali, etc.) che possano favorire la vita quotidiana della famiglia.<\/p>\n