{"id":3615,"date":"2004-02-06T00:00:00","date_gmt":"2004-02-06T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=3615"},"modified":"2021-12-02T19:02:58","modified_gmt":"2021-12-02T17:02:58","slug":"scuola-educativa-o-di-contenuti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/scuola-educativa-o-di-contenuti\/","title":{"rendered":"Scuola educativa o di contenuti?"},"content":{"rendered":"

La dimensione educativa nella riforma Moratti in un incontro promosso dalla Pastorale della scuola, Uciim e Aimc. L’intervento di Gregoria Cannarozzo, del gruppo di studio di Giuseppe Bertagna In un momento in cui la riforma della scuola \u00e8 tornata alla ribalta, la Pastorale della scuola, insieme all’Uciim e all’Aimc, ha promosso un incontro per approfondire alcuni aspetti fondamentali della riforma stessa. L’occasione \u00e8 stato il convegno proposto nell’ambito dei “Dialoghi con la citt\u00e0” che si \u00e8 svolto venerd\u00ec scorso alla sala dei Notari. Tema del convegno “La dimensione educativa della riforma scolastica: dalla scuola dell’infanzia al sistema dei licei e dell’istruzione e formazione professionale”: questo soprattutto perch\u00e9 – come ha voluto sottolineare nel suo intervento iniziale Rita Ferri, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della scuola – “il tema dell’educazione, oggi, considerate le sfide poste dal trapasso culturale in atto nella nostra societ\u00e0 \u00e8 senz’altro prioritario e diventa un compito urgente, in quanto l’educazione stessa \u00e8 sotto sfida. La scuola – ha proseguito – non pu\u00f2 dare solo istruzione e competenze, ma deve essere anche luogo di educazione e di maturazione della coscienza morale di ogni persona”. Per parlare dei principi della riforma Moratti, \u00e8 stata invitata Gregoria Cannarozzo, del gruppo di studio di Giuseppe Bertagna, (Universit\u00e0 di Bergamo). Insieme a lei sono intervenuti Anna Maria Dominici, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale dell’Umbria e mons. Giuseppe Chiaretti. La riforma Moratti vuole davvero porre l’attenzione alla persona nel suo insieme? Il ‘profilo dello studente’ pu\u00f2 essere considerato il fondamento dell’intera costruzione ed \u00e8 prima dei contenuti? Queste solo alcune delle riflessioni poste dalla Ferri ai relatori. Il direttore generale Dominici dopo aver riassunto i principi delle tre riforme della scuola (1955 – 1985 – 2004), ha sottolineato che oggi \u00e8 “necessario rendere la scuola pi\u00f9 flessibile e ogni docente dovrebbe educare tirando fuori le migliori potenzialit\u00e0 da ogni alunno, dedicandogli pi\u00f9 attenzione per ottenere da loro un protagonismo consapevole”. “Questa riforma non \u00e8 partita dal niente, – ha tenuto a precisare la Cannarozzo – ma parte da un processo che \u00e8 in atto da anni e ci\u00f2 che \u00e8 stato fatto fino ad ora non va buttato. Quello che ci vuole \u00e8 una maggiore collaborazione tra Stato, istituzioni scolastiche, famiglie e enti territoriali perch\u00e9 la scuola non pu\u00f2 farcela da sola”. Ha poi ricordato che con la riforma i genitori potranno partecipare pi\u00f9 attivamente alla vita scolastica dei figli: scegliere di mandarli in anticipo a scuola, scegliere a quale scuola mandarli, valutare la scuola in base all’offerta formativa. A proposito del “piano personalizzato”, ha precisato che “verr\u00e0 ‘costruito’ in itinere, sul campo, non all’inizio dell’anno scolastico, e per unit\u00e0 d’apprendimento, per cui ce ne sar\u00e0 uno per ogni gruppo classe”. Per quanto riguarda il portfolio – ha spiegato – “il tutor lo compiler\u00e0 insieme con i genitori e avr\u00e0 una dimensione narrativa”. Anche la figura del tutor che ha suscitato tante polemiche, secondo la Cannarozzo non creer\u00e0 difficolt\u00e0: la sua funzione sar\u00e0 quella di coordinare un lavoro di \u00e9quipe con gli altri insegnanti, “lavorare in \u00e9quipe non \u00e8 difficile perch\u00e9 lo chiede la riforma, ma lo era gi\u00e0 prima, perch\u00e9 \u00e8 difficile relazionarsi tra insegnanti, chi ha lavorato con i moduli lo sa, ma le esperienze positive ci sono state”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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