{"id":35394,"date":"2015-06-11T12:19:34","date_gmt":"2015-06-11T10:19:34","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=35394"},"modified":"2015-07-22T15:36:05","modified_gmt":"2015-07-22T13:36:05","slug":"difendiamo-i-nostri-figli","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/difendiamo-i-nostri-figli\/","title":{"rendered":"Difendiamo i nostri figli. Il 20 giugno famiglie in piazza"},"content":{"rendered":"

\"genitori-e-figli\"<\/a>Riaffermare un diritto costituzionalmente garantito come quello di un padre e di una madre a educare i propri figli. Potrebbe sembrare pleonastico ma oggi, di fronte al tentativo di \u201ccolonizzazione ideologica\u201d (la definizione \u00e8 di Papa Francesco) della teoria gender<\/em>, – che attraverso le scuole tenta di cancellare il concetto di identit\u00e0 sessuale legata al dato biologico, spacciandola come variabile culturale -, questo diritto non appare pi\u00f9 cos\u00ec scontato.<\/p>\n

Per ribadirlo, dando voce a milioni di famiglie, \u00e8 nato il comitato \u201cDifendiamo i nostri figli\u201d. A spiegare l\u2019obiettivo dell\u2019iniziativa \u00e8 il portavoce del comitato, il neurochirurgo Massimo Gandolfini<\/strong>.<\/p>\n

Gli organizzatori della giornata del 20 giugno<\/strong> a Roma – dice – hanno raccolto, nei diversi incontri e dibattiti con le famiglie promossi nei mesi scorsi su tutto il territorio nazionale, la disinformazione della maggior parte dei genitori sui vari progetti gender<\/em> inseriti nelle attivit\u00e0 scolastiche, e spacciati come programmi di educazione all\u2019affettivit\u00e0 e di legittimo contrasto al bullismo e alla discriminazione.<\/p>\n

Una non-conoscenza trasformatasi in \u201csconcerto e preoccupazione\u201d per questo tentativo mascherato di indottrinamento \u201cquando abbiamo prospettato loro cosa vuol dire \u2018scelta dell\u2019identit\u00e0 sessuale\u2019\u201d.<\/p>\n

A scanso di equivoci<\/strong>. Il comitato \u00e8 apartitico e aconfessionale anche se, nota il portavoce, \u201cqualcuno ha cercato di mettere il cappello all\u2019iniziativa\u201d, la quale \u201cnon nasce dal Family Day, con il quale non ha nulla a che fare\u201d, ma parte \u201cdalla richiesta di aiuto di milioni di famiglie, dal loro disagio\u201d, per dire che \u201cil comune sentire della popolazione italiana non \u00e8 quello dell\u2019ideologia gender<\/em> e dell\u2019indifferentismo sessuale\u201d.<\/p>\n

Legato al tema del gender<\/em>, prosegue Gandolfini, c\u2019\u00e8 l\u2019enorme problema della famiglia, \u201cbombardata da ogni parte, esautorata dal suo ruolo costituzionalmente garantito di educare i propri figli, del quale non pu\u00f2 essere scippata\u201d. Rispondendo alle domande dei giornalisti, chiarisce che la manifestazione del 20 giugno \u201c\u00e8 di tipo propositivo: vuole esprimere la bellezza della famiglia. Non \u00e8 contro nessuno, non \u00e8 assolutamente contro gli omosessuali\u201d.<\/p>\n

\u201cNoi – aggiunge – ci muoviamo soprattutto sul terreno dell\u2019educazione, ma intendiamo anche stimolare i parlamentari, dare loro pi\u00f9 coraggio perch\u00e9 si allertino su tematiche di grande sensibilit\u00e0 come queste. Abbiamo infatti la sensazione che non conoscano il vero sentire della gente\u201d.<\/p>\n

Adesioni trasversali.\u00a0<\/strong>\u201cNon abbiamo e non vogliamo – afferma ancora Gandolfini – un elenco di associazioni; non abbiamo raccolto firme. Non vogliamo un\u2019adesione di liste ma di persone. Alle associazioni, cattoliche, cristiane, di altre fedi e \u2018laiche\u2019, abbiamo chiesto di mandarci famiglie\u201d. E informa di avere ricevuto da pi\u00f9 parti \u201cstimoli a fare qualcosa, anche dal mondo islamico\u201d.<\/p>\n

Oltre alla massiccia presenza di aderenti al Cammino neocatecumenale, ci sar\u00e0 una folta rappresentanza della comunit\u00e0 dei sikh in Italia (che ha gi\u00e0 diffuso sulla sua emittente televisiva tre conferenze del comitato), mentre un rappresentante dell\u2019Alleanza evangelica italiana annuncia la presenza in piazza di diverse centinaia di persone. C\u2019\u00e8 da ritenere che, al di l\u00e0 del numero di chi sar\u00e0 effettivamente presente, tutto il popolo che ha a cuore la famiglia parteciper\u00e0 idealmente all\u2019iniziativa.<\/p>\n

L\u2019idea, conclude Gandolfini, \u201cnasce dagli standard europei per l\u2019educazione sessuale del 2009, da cui \u00e8 derivata in Italia la strategia Lgbt e l\u2019ideologia gender<\/em> \u201d. Di qui la risposta del comitato, che al momento \u00e8 \u201cdi scopo\u201d, per \u201crispondere rapidamente a un\u2019emergenza\u201d, ma che si propone in futuro una \u201cpresenza pi\u00f9 strutturata\u201d. Intanto \u00e8 stato attivato il sito www.difendiamoinostrifigli.it<\/a> dove confluiranno documenti e materiali informativi, formativi e normativi.<\/p>\n

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La diocesi di Perugia – Citt\u00e0 della Pieve in una nota inviata alle aggregazioni laicali \u201cesprime il proprio compiacimento per la manifestazione di sabato 20 giugno a Roma, che vedr\u00e0 la partecipazione del laicato cattolico, di esponenti di altre confessioni cristiane e fedi religiose e di numerose sigle della societ\u00e0 civile\u201d. \u201cCondividendone gli obiettivi di difesa dei diritti dei minori e di tutela della famiglia come \u2018societ\u00e0 naturale fondata sul matrimonio\u2019 – la diocesi, si legge ancora nella nota – incoraggia la partecipazione delle famiglie e delle persone di buona volont\u00e0\u201d.<\/p>\n

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