{"id":34581,"date":"2015-06-04T10:12:23","date_gmt":"2015-06-04T08:12:23","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=34581"},"modified":"2015-08-06T14:30:51","modified_gmt":"2015-08-06T12:30:51","slug":"e-una-ripresina","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/e-una-ripresina\/","title":{"rendered":"\u00c8 una \u201cripresina\u201d"},"content":{"rendered":"

\"meccanica-imprese\"<\/a>Forse il peggio \u00e8 passato. Secondo l\u2019indagine congiunturale tra le imprese dell\u2019Umbria di Confindustria, nel primo trimestre di quest\u2019anno la produzione \u00e8 aumentata dello 0,7% rispetto al primo trimestre 2014.<\/p>\n

Non una grande crescita: \u201cDate le premesse del periodo – \u00e8 detto nell\u2019indagine – ci si attendeva qualcosa di meglio. Viste le esperienze, \u00e8 meglio stringere i denti, una volta di pi\u00f9, e prepararsi ad altri mesi di tensione\u201d.<\/p>\n

\u00c8 comunque il segnale – si spera – di un\u2019inversione di tendenza dopo tanti \u201csegni meno\u201d. Si tratta di \u201cuna ripresa – dice Confindustria – che non \u00e8 ancora del tutto a pieno regime, ma va comunque apprezzata\u201d.<\/p>\n

Trascinata soprattutto dal tessuto industriale della provincia di Terni, che registra un +0,8, mentre nelle imprese di quella di Perugia l\u2019aumento della produzione \u00e8 stato dello 0,5%, dunque inferiore alla media regionale.<\/p>\n

A confermare la maggiore difficolt\u00e0 delle aziende della provincia di Perugia \u00e8 anche il confronto con l\u2019ultimo trimestre del 2014 che vede la produzione industriale calata dello 0,6% mentre in quella di Terni c\u2019\u00e8 stata una crescita dello 0,6%. Merito soprattutto delle imprese meccaniche mentre sono in crisi quelle della carta, cartotecnica e stampa, pi\u00f9 presenti in provincia di Perugia.<\/p>\n

L\u2019indagine congiunturale di Confindustria registra anche segnali positivi sulla ripresa degli ordinativi, anche se – si precisa – \u201csiamo al minimo del pessimismo fin qui registrato\u201d.<\/p>\n

Segnali che, secondo Confindustria, autorizzano \u201ca prevedere un generale miglior profilo congiunturale nel trimestre aprile-giugno, specialmente se l\u2019aumento di occupazione nelle imprese partecipanti innescher\u00e0 gli attesi effetti di amplificazione dell\u2019impatto sulla domanda intema, e se si manterranno le favorevoli condizioni del contesto intemazionale. Snodo cruciale per un effettivo e generale rilancio delle attivit\u00e0 produttive – afferma ancora l\u2019indagine – resta in ogni caso il recupero delle nostre tradizionali buone attivit\u00e0 manifatturiere. In Italia come in Umbria\u201d.<\/p>\n

Perch\u00e9 questo avvenga \u201csarebbe necessario poter fare affidamento su una seria politica industriale, che orienti le scelte delle imprese, le sostenga nella ricerca di alcune soluzioni strategiche, e le inviti a unirsi maggiormente in rapporti di collaborazione e condivisione di risorse comuni: sia su scala nazionale, sia nella dimensione regionale, dove le scelte possono essere declinate considerando le specificit\u00e0 territoriali\u201d.<\/p>\n

Insomma, serve un impegno di chi governa Stato e Regioni per \u201cuna seria politica industriale\u201d; ma anche quello degli imprenditori, che devono puntare sull\u2019innovazione e sulla collaborazione tra aziende per poter operare sui mercati internazionali. Creando finalmente nuovi posti di lavoro.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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